Giallo di Cassina: Corrado Paroli fermato per l'omicidio della madre
Sul letto di Margherita Colombo trovati gli abiti pronti per essere utilizzati per il funerale
Omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela. Questa l'ipotesi di reato che pende sul capo di Corrado Paroli, 48 anni, figlio di Margherita Colombo, la 73enne trovata morta in casa a Cassina Valsassina nella mattinata di lunedì. Il provvedimento di fermo emesso dalla Procura di Lecco è stato notificato a Paroli in ospedale a Lecco dove si trova ricoverato e sorvegliato a vista dopo che è stato rinvenuto privo di conoscenza davanti alla salma della madre.
Giallo di Cassina: Corrado Paroli fermato per l'omicidio della madre
La svolta nelle indagini del "Giallo di Cassina", sebbene il quadro sia apparso agli occhi degli inquirenti abbastanza chiaro sin dal primo istante, è arrivata nelle ultime ore e sembra siano state proprio le parole dell'uomo, che non è più in pericolo di vita, a incasellare tutte le tessere del puzzle.
A fornire il quadro generale, anche se al momento mancano il movente e i dettagli sull'esecuzione del delitto, sono stati oggi, venerdì 22 novembre 2024, il colonnello dei Carabinieri di Lecco Nicola Melidonis e il procuratore Capo Ezio Domenico Basso.
"Durante la degenza di Corrado Paroli in ospedale sono emersi elementi che non hanno lasciato spazio al alcun dubbio dubbio e che di conseguenza hanno portato al decreto di fermo omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela - ha detto il procuratore capo - Al momento l'indagato non è stato sottoposto a formale interrogatorio. Si sta valutando la possibilità di procedere in questo senso, se le condizioni lo permetteranno, prima dell'udienza di convalida del fermo davanti al Gip che, con tutta probabilità verrà celebrata nel corso della giornata di lunedì".
Un omicidio seguito da un tentato suicidio. Questo quindi sarebbe avvenuto lunedì mattina in un appartamento della palazzina al civico 18 di via Colombo dove Paroli e la mamma Margherita abitavano. Una tragedia che è stata scoperta dai Carabinieri della stazione di Introbio che sono stati allertati da Verdiana Galli, ex moglie e madre dei due figli di Paroli che, proprio nella mattinata di lunedì ha rinvenuto, all'interno della cassetta della posta della sua abitazione tre lettere. Due erano molto brevi, ed erano indirizzate ai bimbi. La terza, più lunga era per lei, figlia dell'ex consigliere regionale Stefano Galli travolto, insieme a un nutrito gruppo di politici, dallo scandalo "Rimborsopoli" sulle spese pazze a Palazzo Lombardia. A scrivere Corrado Paroli e nero su bianco c'era l'intento di farla finita. Così la donna ha immediatamente allertato le forze dell'ordine.
Quando i militari sono entrati nell'appartamento non c'erano segni di effrazione. La casa era in perfetto ordine segno che nessuno estraneo vi aveva fatto ingresso. I Carabinieri hanno trovato Margherita Colombo sul divano, prima di vita. A terra una scatola di psicofarmaci e poco più in là Paroli incosciente, ma vivo. L'ipotesi è che sia stata proprio una alta dose di farmaci a causare la morte della donna e il malore dell'uomo, ma sarà solo l'esito degli esami tossicologici (l'autopsia sul corpo della 73enne è stata eseguita ieri) a chiarire questo aspetto. Di sicuro sul corpo della donna non sono state individuate lesioni o segni di violenza.
"Quel che è certo è che oltre alle lettere indirizzate alla ex compagna gli investigatori in casa hanno trovato anche un manoscritto di Paroli in cui lasciava chiare indicazioni per il suo funerale - Ha aggiunto il procuratore capo - Tra le altre cose non voleva i manifesti funebri".
E poi un particolare tanto doloroso quanto inquietante: sul letto della madre i Carabinieri hanno trovato degli abiti eleganti da donna, ben disposti e pronti per un eventuale funerale.
E mentre la magistratura ha concesso il nullaosta per la celebrazione dei funerali di Margherita Colombo, resta da capire cosa abbia spinto Paroli a togliere la vita alla madre e a tentare di interrompere la sua.