Situazione ormai intollerabile

Treni nel caos, i sindaci fanno quadrato: "Stop ai ritardi e nuovo ponte sull'Adda non più rinviabile"

Chiesto un incontro all'assessore Terzi

Treni nel caos, i sindaci  fanno quadrato: "Stop ai ritardi e nuovo ponte sull'Adda non più rinviabile"
Pubblicato:

"Le criticità che, ancora oggi, affliggono il sistema ferroviario lombardo ed in particolare le condizioni che giornalmente migliaia di cittadini dei nostri territori devono subire causa le
inefficienze del sistema regionale": queste le spinose tematiche che ha affrontato Conferenza dei Sindaci del Meratese che si è riunita nei giorni scorsi. Un tema caldo, purtroppo sempre attuale: tra ritardi, cancellazioni e soppressioni nell'ultimo periodo, ma non solo, la vita dei pendolari lecchesi e brianzoli e simile ad una accidentata corsa a ostacoli.

LEGGI ANCHE Le linee ferroviarie lecchesi sono tra le peggiori della Lombardia

Treni nel caos, i sindaci del meratesi fanno quadrato

Una situazione mal tollerata e non più tollerabile che ha spinto i primi cittadini di Robbiate Daniele Villa, Merate Massimo Panzeri, Paderno d’Adda Gianpaolo Torchio, i Verderio Robertino Manega, di Imbersago Fabio Vergani,  Calco Stefano Motta, Brivio Federico Airoldi, Airuno Alessandro Milani, Olgiate Molgora Giovanni Battista Bernocco, La Valletta Brianza Marco Panzeri, a Maria Hoé Efrem Brambilla,  Montevecchia Ivan Pendeggia, Cernusco Lombardone Gennaro Toto,  Osnago Paolo Brivio e Lomagna Cristina Citterio a chiedere un incontro all’Assessorato di competenza, ovvero quello ad  Infrastrutture trasporti e mobilità sostenibile diretto da Claudia Maria Terzi per capire quali sono  i progetti  di Regione, RFI e Trenord per aumentare affidabilità, frequenza e qualità del servizio.

LEGGI ANCHE Odissea sui treni: la testimonianza di una pendolare: "Paghiamo le tasse e continuiamo a subire l'inefficienza"

Treni spostati a Rogoredo

Diversi i temi posti dai sindaci a partire  dalla scelta di spostare dalla stazione di Milano Centrale a quella di Milano Rogoredo il capolinea di 4 treni della tratta Milano-Lecco a percorrenza veloce con fermate ridotte (RegioExpress). "Tra l’altro lamentiamo la mancata comunicazione verso i soggetti coinvolti, in particolare i pendolari, in quanto il cambio di destino per il treno 2895 (poi 2855) dovrebbe essere effettuata già fin dal prossimo 01.12.2021, in piena emergenza Covid, peraltro con dati di contagio nuovamente in crescita".

Treni costantemente in ritardo

Per non parlare dei ritardi, diventati quasi sistematici.  Non una sensazione, ma una realtà che ,dati alla mano disegna un quadro che ha decisamente più luci che ombre. "Basti pensare che dal 13 ottobre al 09 novembre 2021 (dati denunciati dal Comitato Pendolari del Meratese) sono stati effettuate rilevazioni sulla puntualità dei treni del Meratese in 20 giornate su 27. Le linee interessate sono: la Milano - Lecco via Carnate (comprese 2 corse del mattino Carnate - MI PG), la Bergamo - Milano PG via Carnate e tre “direttini”: Colico - Milano C.le del mattino e le due corse della sera da Milano C.le a Lecco - sottolineano i sindaci -  Attraverso il sito “viaggiatreno” sono stati rilevati gli arrivi al capolinea di ben 2108 treni: ebbene, di questi il 31% è arrivato con un ritardo di oltre 5 minuti, oppure è stato limitato o addirittura cancellato! La giornata peggiore è stata il 3 novembre che ha visto il 45% dei treni non puntuali (cioè oltre 5 minuti dall’orario previsto). La giornata migliore (se così si può dire) è stata il 19 ottobre con il 14%. I treni cancellati o limitati sono stati il 4%. Su 20 giornate esaminate, solo in 3 (pari al 15%) non ci sono state limitazioni o cancellazioni".

Focus particolare poi sulla linea Milano-Bergamo via Carnate, con fermata alla stazione di Paderno-Robbiate "che è oggetto di frequentissimi ritardi e cancellazioni che hanno ridotto in modo significativo la qualità del trasporto ferroviario. Questo malgrado la tratta abbia subito, con il cambio di orario del dicembre 2020, l’eliminazione del 20% delle corse".

Il sovraffollamento sui treni e la sicurezza nelle stazioni

"Continui ritardi e le cancellazioni (siano esse totali o solo parziali) provocano tra l’altro problemi di sovraffollamento degli stessi convogli, ed in questo periodo, come detto, dove la pandemia sta ricominciando a circolare è quantomai opportuno mantenere condizioni di sicurezza e distanziamento" proseguono gli amministratori meratesi che segnalano anche    problemi di sicurezza nelle stazioni "dove interventi strutturali da soli non possono certo bastare a mantenere un grado di sicurezza accettabile: è necessario sviluppare ove possibile sinergie anche con le forze di polizia locali, in particolar modo nel periodo invernale".

 

Cogliere le opportunità offerte dal Pnrr

"In vista delle importanti risorse del PNRR è necessario quanto prima avviare un confronto con i territori e implementare progetti che possano migliorare il servizio ed in particolare occorre proseguire con la soppressione dei passaggi a livello, realizzare la banalizzazione (circolazione dei treni nella stessa direzione su entrambi i binari) della tratta Monza-Lecco con passaggi tra i binari pari dispari, etc… Per il nostro territorio non possiamo perdere l’occasione dei finanziamenti per la rete ferroviaria e vogliamo essere coinvolti nelle scelte da effettuare".

Il nuovo ponte sull'Adda

C'è poi  tema delle infrastrutture che pasa necessariamente dal futuro del Ponte di Paderno. "La costruzione di un nuovo ponte di attraversamento ferroviario sul fiume Adda è priorità non più rimandabile: nel quadro dell’attuale organizzazione del trasporto ferroviario, il ponte San Michele è una strozzatura che impedisce lo sviluppo della linea e il miglioramento della qualità del materiale rotabile. Naturalmente l’opera, attraverso un’attenta valutazione di impatto ambientale e paesaggistico, dovrà essere pensata e realizzata per porsi all’altezza del contesto storico e naturale in cui si inserisce. L’impegno verso una mobilità sostenibile, anche su treno, è tra gli obiettivi primari del Piano di Nazionale Ripresa e Resilienza e dovrebbe essere costantemente sostenuto, sviluppato e facilitato. In questo quadro, si impone anche il tema del secondo ponte viario proposto in sostituzione al ponte San Michele, che porterebbe notevoli ricadute sul Meratese e sui territori limitrofi. E’ necessario che vengano coinvolti tutti i Comuni interessati a scavalco tra le tre Provincie di Bergamo, Lecco e Monza-Brianza per individuare soluzioni con una visione ampia, che tengano conto delle necessità di attraversamento dell’Adda, ma salvaguardino i centri abitati potenzialmente più esposti da un insostenibile incremento di traffico di attraversamento sia leggero che pesante".

 

 

 

Seguici sui nostri canali