Sparatoria di Olginate: mercoledì l'autopsia sul corpo di Salvatore De Fazio
L'arma, usata per uccidere De Fazio, non è ancora stata trovata. Così come irreperibile è il principale sospettato dell'omicidio e del ferimento, Stefano Valsecchi, 53 anni, con casa a Calolzio
Verrà eseguita oggi, mercoledì 16 settembre 2020 l'autopsia sul corpo di Salvatore De Fazio, 47 anni, vittima della sparatoria di Olginate avvenuta poco dopo le 13.30 di domenica.
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Il Pubblico Ministero Paolo del Grosso, che coordina le indagini dei Carabinieri, ha disposto l'esecuzione dell'esame autoptico che dovrà chiarire quanti colpi sono stati inferti all'uomo, e quali di essi abbiano portato alla sua morte avvenuta prima che il 47enne arrivasse in ospedale. Di certo la ferita alla testa è stata devastante ma gli spari esplosi, che per altro hanno colpito anche Alfredo De Fazio, 50 anni, fratello della vittima, tutt'ora ricoverato a Varese, sono stati diversi.
Principale sospettato ancora alla macchia
L'arma, usata per uccidere De Fazio, non è ancora stata trovata. Così come irreperibile è il principale sospettato dell'omicidio e del ferimento, Stefano Valsecchi, 53 anni, con casa a Calolzio. Valsecchi è sparito proprio da domenica. I suoi familiari hanno nominato un legale, l'avvocato Marcello Perillo del Foro di Lecco. Intanto i Carabinieri stanno tentando di ricostruire la vicenda, a partire dalla lite avvenuta sabato notte e che avrebbe visto tra i "contendenti" proprio gli esponenti delle due famiglie. In particolare, ad avere la peggio nella discussione degenerata botte, avvenuta in via Cantù a Olginate , è stato uno dei figli di Valsecchi, 25 anni, che è finito in ospedale con un trauma alla testa e la frattura della mandibola.
Regolamento di conti
L'ipotesi, al vaglio dei militari, che comunque non escludono nessun pista, è quindi quella di un regolamento di conti avvenuto dopo la cruenta lite di sabato notte. Ma difficilmente il singolo episodio potrebbe spiegare la violenza che si è scatenata in strada domenica pomeriggio.