Emergenza Covid-19

Coronavirus: superati i 100 casi nel Lecchese. Gallera: "Ospedali di Lecco e Merate in sofferenza" LA MAPPA AGGIORNATA

113 i lecchesi positivi, ieri erano 89

Coronavirus: superati i 100 casi nel Lecchese. Gallera: "Ospedali di Lecco e Merate in sofferenza" LA MAPPA AGGIORNATA
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Emergenza Coronavirus: nella nostra provincia sono stati superati i 100 casi (VEDI LA MAPPA SOTTO). Lo ha ufficializzato l'assessore regionale Giulio Gallera che, come ogni giorno ha fornito i dati ufficiali. I lecchesi positivi risultano 113. Ieri erano 89. Non solo ma l'assessore ha anche sottolineato che, sebbene rispetto ad altri territori quello lecchese abbia numeri inferiori "gli ospedali di Lecco e Merate sono al momento in una situazione di sofferenza". Lo abbiamo per altro testimoniato ieri, con le lunghe code di ambulanze fuori dal Leopoldo Mandic.

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Coronavirus: superati i 100 casi nel Lecchese

L’assessore Gallera aggiornando i dati ha sottolineato come “stia crescendo la consapevolezza dell’emergenza”. “Tutti insieme – ha aggiunto – dobbiamo continuare ad impegnarci per bloccare la diffusione di questo virus. Bisogna evitare di contagiare e di essere contagiati. E’ un bel segnale, gli italiani stanno comprendendo che la battaglia riguarda tutti e che va giocata fino in fondo”.

“In Regione Lombardia – ha garantito l’assessore - non c'è "nessuna linea guida per privilegiare alcuni malati rispetto ad altri. Il personale fa le valutazione sulle singole criticità dei pazienti. Il lavoro dei medici è teso a curare tutti i pazienti e non c'è un medico che non stia dando il massimo per offrire il meglio delle cure, e tutti sono impegnati al massimo”.

- i casi positivi sono 7.280, ieri erano 5.791. L’incremento significativo di oggi è dovuto al fatto che una parte dei tamponi ieri non era ancora stata processata. L’altro ieri erano

5.469, il giorno prima 4.189 e poi 3.420/2.612

- i deceduti 617, ieri 468/333/267/154

- in isolamento domiciliare 1.351/1.248/756/722

- in terapia intensiva 560/466/440/399/359. Ad oggi 610 posti per pazienti Covid. In alcuni presìdi ci sono situazioni di grande difficoltà.  Il 38% dei pazienti ha tra 64 e 75 anni, il 20% ha più di 75 anni, il 32% ha trai 50 e i 64 anni, il 9% ha trai 25 e i 49 anni e l'1% tra i 18 e i 24 anni

- i ricoverati non in terapia intensiva sono 3.852/3319/2.802/2.217/1.661. Ogni giorno sono quindi circa 500 le persone in più. “Per fortuna – ha sottolineato Gallera - non è un dato esponenziale, anche se è troppo presto per dire se è un segno da prendere in considerazione”.

- i tamponi effettuati 25.629/21.479/20.135/18.534/15.778

BG   1.815/1.472/1.245/997/761/623/537

BS   1.351/790/739/501/413/182/155

CO   77/46/40/27/23/11/11

CR   1.061/957/916/665/562/452/406

LC   113/89/66/53/35/11/8

LO   1.035/963/928/853/811/739/658

MB   85/65/64/59/61/20/19

MI   925/592/506/406/361 (di cui 359 a Milano città)

MN   137/119/102/56/46/32/26

PV   403/324/296/243/221/180/151

SO   13/7/7/6/6/4/4

VA   75/50/44/32/27/23/17

e 190 in corso di verifica.

Risposta eccezionale della sanità lombarda

“La sanità lombarda sta dando risposte che non so quante altre realtà nel mondo sarebbero riuscite a dare”.Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, spiegando che è “bisogna continuare ad impegnarsi con la massima determinazione per non accrescere il numero delle persone contagiate ogni giorno. Dobbiamo quindi fare in modo che si inverta la tendenza, anche attraverso quei comportamenti virtuosi che stiamo fortemente raccomandando e diffondendo e che contribuiscano concretamente a interrompere la diffusione del virus”.

Le terapie intensive

Gallera ha ricordato che la Lombardia, fatti salvi quelli degli ospedali mono specialistici aveva 724 posti in terapia intensive. “Oltre ai 223 che siamo riusciti ad aprire nelle prime due settimane – ha spiegato - fra ieri e oggi ne abbiamo aperti altri 43 arrivando a 920. Ne apriremo altri ancora, mentre andiamo avanti a esplorare anche altre possibilità”. La Regione Lombardia ha anche attivato la casella di posta elettronica  perlalombardia@regione.lombardia.it alla quale è possibile segnalare la disponibilità come medico o infermiere. “Non vogliamo fermare il cuore della Lombardia – ha concluso Gallera - ma rallentarlo, facendo salvi tutti i servizi essenziali”

 

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