Valle San Martino

Commosso addio a Cosimo De Franco, "Il Dottore": "Anche da lassù continua a guidarci"

I nipoti: "Ti hanno nominato Cavaliere della Repubblica, cittadino onorario, sei stato fondatore di associazioni, amministratore comunale, ma per noi sei e resterai nonno Mimino"

Commosso addio a Cosimo De Franco, "Il Dottore": "Anche da lassù continua a guidarci"
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Una folla commossa oggi, martedì 5 aprile 2022, ha tributato l'ultimo saluto e il doveroso omaggio ad un uomo che ha lascato un profondo segno in tutta la Valle San Martino. Nella gremita chiesa di Rossino sono stati celebrati i funerali del Dottor Cosimo De Franco scomparso domenica 3 aprile 2022, dopo aver combattuto per un anno intero contro un brutto male.

Commosso addio a Cosimo De Franco, "Il Dottore"

Presenti i rappresentanti delle  associazioni di Calolzio, i Volontari del Soccorso e la Pro Loco che aveva contribuito a fondare, gli amministratori comunali della città,  del piccolo comune di Erve di cui era cittadino onorario e tanti, tantissimi cittadini che lui aveva curato con dedizione. Perchè il dottore De Franco non era un medico, era " il Medico” di Calolziocorte, un uomo  che ha davvero dedicato l'esistenza agli altri.

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A celebrare il rito funebre è stato il parroco di Erve e Rossino don Marco Tasca.  Insieme a lui sull'altare anche don Ravasio Sperandio e don Alessandro Assolari.  Ma è stato don Giacomo Rota, amico di lunga data  del medico, a pronunciare l'omelia. "Quando sembra che Gesù abbandoni l'uomo con la morte, lui lo accoglie tra le sue braccia di Padre. La morte è attesa della Resurrezione. Così anche il nostro Cosimo ha atteso durante la malattia sorretto dalla Fede, sino all'ultimo istante - ha detto il sacerdote dal pulpito - Cosimo ha cercato di morire da vivo, con lucidità e consapevolezza. In tutti questi anni trascorsi accanto a lui abbiamo vissuto in prima persona questa sua testimonianza di Fede  che è diventata condivisione in tutte le opere che ha compito come uomo, come medico e come volontario a servizio della comunità".

 

"Anche da lassù continua a guidarci"

"Cosimo de Franco per noi era Il Dottore, una persona straordinaria, sempre disponibile con tutti - ha sottolineato un rappresentante della Pro Loco a nome dell'intero sodalizio - La sua professione lo ha portato qui, nella nostra  bellissima valle  dove negli anni, grazie al suo impegno, la gente lo ha apprezzato e gli ha voluto bene. Quel bene che da lui era contraccambiato  e lo ha spinto a creare nuove realtà come i Volontari del Soccorso e la Pro Loco. Fino all'ultimo non si è risparmiato anche se la malattia lo ha portato via da noi per un breve periodo, ha sempre voluto essere aggiornato per consigliarci al meglio. Ora sicuramente sarà con gli amici che lo hanno preceduto, con Giancarlo e Tiziana   che in questi mesi ha sempre ricordato con affetto. Cosimo, ti porteremo sempre nel cuore e faremo tesoro delle tue parole. Ciao Dottore, da lassù, ogni tanto volgi lo sguardo verso di noi e guidaci come ai sempre fatto".

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Sul pulpito sono saliti anche i rappresentanti di Avis e gli angeli in tuta arancione calolziesi che hanno recitato la preghiera dei volontari. Un omaggio ad "uno degli uomini più conosciuti di Calolzio" è stato tributato anche dal sindaco Marco Ghezzi mentre il collega di Erve Giancarlo Valsecchi ha voluto leggere la toccante lettera di ringraziamento scritta da De Franco in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria.

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La dolcezza di nonno Mimino

Poi la  figura del Dottore ha lasciato spazio a quella del nonno, grazie al ricordo fatto dalle nipoti. "Del dottor De Franco si è parlato per anni. Immagino che molti di voi siano stati suoi pazienti o lo conoscessero per il suo ruolo nelle associazioni, Oggi però vi voglio parlare di una persona che forse non conoscevate, nonno Mimino. Mentre voi lo ricordate seduto in ambulatorio, noi lo vediamo nel suo studio. Noi entravamo e lui ci salutava con entusiasmo. Chiedeva di noi...della nostra vita. Io evitavo di parlargli della scuola perchè sapevo che gli avrei offerto l'occasione  di raccontare le storie della sua adolescenza, di quando lui era studente e suo fratello il suo professore di matematica" ha detto scherzando la nipote Valeria "

"Ogni volta era un fiorire di aneddoti.  E i suoi rimproveri quando eravamo agitate o facevamo ginnastica: il confine tra un rimbrotto e una lezione di anatomia era davvero labile! Magari vi aspettavate un discorso strappalacrime, ma noi nipoti nipoti siamo certi che nonno Mimino avrebbe voluto strapparvi un sorriso e con queste storie di vita forse ci è riuscito. Ti hanno nominato Cavaliere della Repubblica, cittadino onorario, sei stato fondatore di associazioni, amministratore comunale, ma per noi sei e resterai nonno Mimino. Grazie per tutto quello che hai fatto per noi".

 

Mario Stojanovic

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