Viabilità

Quarto Ponte Lecco Pescate: Regione boccia l'ordine del giorno sulla doppia corsia

Straniero: "Io ci ho provato, ma evidentemente la Giunta Fontana e il centrodestra non hanno dubbi sul fatto di mantenere la loro contrarietà alle due corsie di marcia sul quarto ponte di Lecco”.

Quarto Ponte Lecco Pescate: Regione boccia l'ordine del giorno sulla doppia corsia
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Quarto Ponte Lecco Pescate: Regione boccia l'ordine del giorno sulla doppia corsia presentato ufficialmente dal consigliere del Partito democratico Raffaele Straniero. E' stato lo stesso dem ad annunciarlo: "Io ci ho provato, ma evidentemente la Giunta Fontana e il centrodestra non hanno dubbi sul fatto di mantenere la loro contrarietà alle due corsie di marcia sul quarto ponte di Lecco”.

Quarto Ponte Lecco Pescate: Regione boccia l'ordine del giorno sulla doppia corsia

“Volevo impegnare la Giunta a farsi promotrice di un tavolo di confronto, attraverso una cabina di regia, con Anas, Provincia e Comune di Lecco, Comune di Pescate e limitrofi, per trovare una soluzione condivisa nell’ottica del ponte a due corsie di marcia, che sia in grado di lavorare per un obiettivo comune a vantaggio del territorio lecchese e indirettamente di tutta la viabilità regionale  - spiega Straniero - Sarebbe stato utile un dibattito sulla questione tra le parti interessate”.

Una soluzione, quella delle due  corsie diversa dal progetto già approvato  e finanziato da Anas, ma invece sostenuta dall'Amministrazione lecchese diretta da Mauro Gattinoni convinta della necessità di avere una via utile anche al deflusso dei mezzi dalla città capoluogo.

Già la Provincia di Lecco e il Comune di Pescate si erano opposti, ed ora arriva anche il no del Pirellone. Ma Straniero non esita a definire incomprensibile la bocciatura “È stato verificato che la modifica a livello tecnico non comporta oneri aggiuntivi e invece rappresenta la soluzione migliore per impedire che il traffico si blocchi sul ponte Manzoni, con i suoi 80mila veicoli in transito ogni giorno, e ricada anche sul monte Barro, oltre ovviamente sulla città e sulle zone limitrofe”.

Chiarito che non occorrono nuovi finanziamenti, ma si tratta semplicemente di ridisegnare la viabilità, insiste il consigliere Pd, “pur essendo stretti i tempi, c’è lo spazio perché le parti coinvolte possano parlarne ed eventualmente portare a termine l’operazione che, in prospettiva, diventa un grande vantaggio per la vita dei cittadini e per l’intero Sistema Lecco. Eppure, a Palazzo Lombardia non la pensano così. Non sono interessati ai nostri problemi, né a risolverli. Altrimenti un impegno praticamente a costo zero per un minimo di confronto lo avrebbero preso senza alcun dubbio”.

 

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