Ponte Azzone Visconti in entrata a Lecco entro l'anno. Ma di notte, nel pomeriggio e nel weekend sarà solo pedonale
Il progetto illustrato in Commissione prevede 5 ore di funzionamento in entrata e 5 ore in uscita. Ma prima sarà modificata la viabilità dei sensi unici del quartiere compreso tra il Ponte Kennedy e via Amendola. Perplessità sulla pedonalizzazione nelle fasce di "morbida".
Entro l'anno il Ponte Azzone Visconti funzionerà anche in entrata alla città di Lecco. La rivoluzione si attuerà per step, attraverso una sperimentazione che dovrà abituare i cittadini a rispettare fasce orarie precise in cui il valico sull'Adda sarà percorribile in un senso o nell'altro o non percorribile. La nuova viabilità prevede infatti che di notte e tra la tarda mattinata e il pomeriggio sul Ponte vecchio possano transitare solo ciclisti e pedoni.
Ponte Azzone Visconti: tornerà a doppio senso alternato per fasce orarie
Il progetto è stato illustrato nella Commissione consiliare V riunita ieri sera, giovedì 26 maggio 2022, a Palazzo Bovara, presenti i tecnici che lo hanno elaborato in attuazione del vigente Pgtu (Piano generale del Traffico Urbano approvato nel 2020 con strategia di prospettiva decennale), alla luce dell'analisi dei flussi di traffico, ma anche delle nuove necessità legate alla partenza (entro il 2022) del cantiere Anas per la realizzazione del "quarto ponte" parallelo al Manzoni.
Il progetto illustrato in Commissione V
Il Ponte Visconti attualmente funziona h24 solo in uscita, affiancando all'unica corsia di marcia verso Malgrate una pista ciclopedonale. Dalla fine di quest'anno si sperimenterà un doppio senso di marcia così articolato nei giorni feriali: per cinque ore, dalle 6 alle 11 del mattino il flusso sarà in entrata; per altre cinque ore, dalle 15 alle 20, tornerà ad essere come adesso solo in uscita; nelle quattro ore di cosiddetta "morbida" comprese tra le 11 e le 15 sarà interdetto agli autoveicoli ed esclusivamente percorribile a piedi e in bicicletta; stessa cosa per tutta la notte, dalle 20 alle 6 del mattino, e nel weekend.
Rivoluzione dei sensi unici tra il Kennedy e via Amendola
Prima di arrivare a questa modalità di funzionamento del ponte Visconti l'Amministrazione comunale intende modificare la viabilità dell'area urbana cittadina compresa tra il Ponte Kennedy e via Amendola.
Cambierà il senso di marcia di via Bezzecca: il senso unico da via Adda a via Aspromonte sarà invertito per permettere di raggiungere più agevolmente il Ponte Kennedy a chi scende da via Amendola ma non potrà più uscire da Lecco attraverso il Visconti.
Chi il mattino entra dl Kennedy non potrà più percorrere via Bezzecca girando a destra in via Adda, ma dovrà proseguire lungo via Da Vinci fino a viale Costituzione. Da qui, per portarsi verso via Amendola e risalire verso le Meridiane, si avranno tre chance: proseguire fino a piazza Manzoni e svoltare in corso Martiri; proseguire oltre piazza Manzoni lungo via Dante fino alla nuova rotonda e svoltare a destra in via Digione per approdare alla nuova rotonda davanti alla Piccola; oppure svoltare prima, sempre a destra, nel senso unico di in via Aspromonte che cambierà direzione di marcia, servendo da ritorno su via Bezzecca per svoltare poi verso via Azzone Visconti o proseguire verso l'ultimo tratto di via Amendola prima del Ponte Vecchio.
L'assessora Zuffi: "Sperimentazione passibile di aggiustamenti"
Si tratta di una sperimentazione, una soluzione passibile di aggiustamenti, come ha tenuto a sottolineare l'assessora alla Mobilità Renata Zuffi. "Sempre in coerenza con la logica del Pgtu vigente di individuare e definire assi di attraversamento viabilistico che ci permettano di migliorare la fluidità del traffico ma anche di avere vie di fuga qualora necessario per eventi straordinari, sia positivi (eventi/manifestazioni) sia negativi (incidenti)"
Ponte Azzone Visconti: intervento che attua il Pgtu
Una logica ribadita dell'ingegner Mauro Barzizza, estensore del Pgtu. Un piano che intende "mettere a sistema tutta la mobilità", gerarchizzando gli assi stradali, differenziando quelli di attraversamento della città da quelli di mobilità interna ai quartieri, per consentire ai cittadini residenti maggior sicurezza, minore inquinamento, e la possibilità di muoversi con mezzi alternativi all'auto, a piedi, in bici, in monopattino. L'attuazione del Pgtu avviene attraverso piani particolareggiati come quello illustrato, mirati a ridurre la pressione del traffico che non si ferma a Lecco, a proteggere gli ambiti residenziali, a valorizzare la mobilità dolce.
Il primo intervento di attuazione del Pgtu ha fatto seguito alla realizzazione della nuova rotonda in via Amendola di fronte alla Piccola e alla rotatoria ancora in fase sperimentale tra via Digione e via Dante. "Il riscontro è stato molto positivo: gli incolonnamenti caratteristici di via Amendola si sono ridotti" ha detto l'ingegner Barzizza. Anche se sulle prime i cittadini si erano molto arrabbiati: "Tempo due settimane si sono abituati". e così si spera accadrà anche con il "nuovo" ponte Vecchio.
Il Ponte Kennedy smaltirà più traffico in uscita
La riapertura in uscita del Visconti è possibile e opportuna guardando all'analisi dei flussi di traffico attuali, analizzati in maniera dettagliata nel Pgtu.
"La comparazione tra i flussi in ingresso e uscita dalla città ha evidenziato che attualmente il Kennedy non lavora in modo equivalente nelle due direzioni di marcia: in uscita smaltisce minor traffico grazie al Visconti" ha spiegato l'ingegner Barzizza. "Questo ha portato a spingere i ragionamenti verso due obiettivi: primo proteggere la zona residenziale compresa tra i due viadotti dal traffico parassitario di attraversamento; secondo, viste le caratteristiche del ponte, vincolato dalla Sovrintendenza e con ridotti calibri stradali, dargli una valenza di adduzione alla città e di uscita la sera in attesa di un quarto ponte a sud, ma anche in tutte le fasce in cui il traffico è ovviamente flusso di morbida. Dalle 11 alle 15 e dopo le 20 fino al mattino dopo, come il sabato e la domenica, il traffico può essere smaltito dal ponte Kennedy. per dare al Visconti una valenza più spiccatamente pedonabile e ciclabile".
Cartelli e semafori per evitare agli automobilisti distratti di sbagliare
La riapertura del Visconti in entrata ha riscosso il plauso delle opposizioni consiliari che da tempo la chiedevano all'Amministrazione comunale. Il ponte, come ha spiegato l'architetto Davide Cereda, gode di buona salute (la struttura e le fondazioni sono salde) come ha certificato la perizia eseguita dal Politecnico. Resterà il limite delle 3,5 tonnellate e di velocità, 30 km/h. I mezzi pesanti dovranno percorrere o il Kennedy o il Manzoni. Ci saranno una cartellonistica e un sistema di semaforizzazione adeguato per orientare gli automobilisti ignari o distratti e d evitare di sbagliare. E sarà installato un sistema di videosorveglianza per monitorare il corretto utilizzo del ponte Visconti nelle fasce orarie esclusivamente riservate a bici e pedone.
Pedonalizzazione del Ponte Azzone Visconti: più di una perplessità
Tuttavia più di una perplessità è stata espressa in Commissione riguardo alle fasce orarie in cui il ponte sarà esclusivamente pedonale. Non solo dai rappresentanti delle minoranze consigliari. "Non sono troppe le quattro ore previste dalle 11 alle 15?" ha chiesto il presidente del Consiglio comunale Roberto Nigriello. Obiezione motivata dal traffico scolastico in uscita degli istituti superiori a monte di via Amendola.
Anche Alberto Anghileri (Sinistra) è parso spiazzato di fronte alla chiusura al traffico automobilistico durante la notte.
Vittorio Campione (Pd), pur dicendosi in linea di principio favorevole alla pedonalizzazione anche totale in futuro, ha auspicato qualche ragionamento in più al riguardo: "Farlo subito, prima dell'apertura del quarto ponte, non è pensabile".
Stefano Parolari (Lega) ha ironicamente suggerito l'escamotage di un ponte levatoio per far rispettare i nuovi termini. "prima di attuare questo cambiamento andrebbe resa più fluida la circolazione tutt'attorno" ha aggiunto
"La pedonalizzazione rischia di essere un po' troppo" ha detto Emilio Minuzzo (Lecco merita di più) ritenendo che un H24 di servizio per gli automezzi sia preferibile in prima battuta, "per studiare prima un meglio le fasce orarie".
Giacomo Zamperini (Fratelli d'Italia) è stato il più tranchant: "Non capisco la pedonalizzazione visto che già esiste una corsia ciclopedonale. Oltretutto, se con il quarto ponte verrà realizzata una corsia in entrata aggiuntiva, chiudere il traffico in uscita sul Ponte Vecchio rischia di peggiorare ulteriormente la viabilità. Va bene sperimentare il senso alternato in fasce orarie, ma lasciando sempre attivo il flusso di veicoli. Altrimenti, è forse meglio lasciare tutto così com'è. Non capisco davvero il senso di questa decisione".
Filippo Boscagli (ma anche Parolari) ha suggerito come alternativa da perseguire la realizzazione di un percorso ciclopedonale sul vicino ponte della ferrovia.
"I cittadini non capiranno la chiusura dalle 11 alle 15" ha pronosticato Corrado Valsecchi (Appello), suggerendo all'assessore Zuffi di mettere in campo almeno nella prima fase di sperimentazione pattuglie di vigili sui due lati del ponte, coinvolgendo le polizie locali anche di Pescate e Malgrate, "visto che questa operazione la facciamo non solo per Lecco, ma per tutto il territorio".