Nameless trasferito a Reggio Emilia? Il sindaco, "Via anche subito" ma il contratto è già firmato
“Nameless ha portato in un territorio turistico come l’Oggionese un numero di presenze pari a 2 volte i residenti"

Il “Nameless” da record, che lo scorso giugno ha portato alla Poncia ben 100mila spettatori da ogni parte d’Italia e non solo, parrebbe non essere una priorità per il sindaco di Annone Patrizio Sidoti. Eppure, l’organizzazione va avanti per la sua strada nonostante le perplessità del primo cittadino. Nelle scorse settimane sono già state rese note le date per l’edizione 2023 - il 2, 3 e 4 giugno per la precisione - e i ticket sono già in vendita online, ma Sidoti aveva riferito che nulla era ancora stato messo nero su bianco. Ma non solo: nei giorni scorsi si vociferava che il festival di musica elettronica potesse trasferirsi in Emilia Romagna nel 2024. Il perché è subito detto: gli organizzatori del “Nameless” sono approdati a Reggio Emilia, per la prima volta, con un proprio festival di musica elettronica il 18 settembre. “Omi festival” ha attirato numerosissimi giovani da tutta la regione: l’entusiasmo è stato talmente tanto da aver indotto alcuni a pensare che il “Nameless” potesse trasferirsi dal 2024.
Nameless trasferito a Reggio Emilia?
“In questa fase non stiamo cercando nuove location - aveva chiarito il ceo Alberto Fumagalli nei giorni scorsi - Ma con la crescita del festival è normale che arrivino nuove proposte. Abbiamo vissuto l’ospitalità emiliana, tra l’altro ci è stata concessa un’area pubblica gratuitamente e abbiamo avuto il patrocinio della Regione”. E aveva aggiunto: “Da parte nostra abbiamo fatto investimenti sul territorio per il festival, anche per compensare un eventuale “disturbo”, ma dopo dieci anni che dimostriamo di avere un valore ci aspettiamo un riconoscimento dal territorio. Speriamo quindi che ci vengano date risposte concrete, magari valutando un accordo pluriennale proprio dal 2024”.
Il sindaco: "Via anche subito"
A questo auspicio degli organizzatori aveva ribattuto il sindaco di Annone, sostenendo che “l’impegno dell’Amministrazione comunale è tanto e le responsabilità, in particolare del sindaco, sono davvero grosse. Se vanno via va bene lo stesso per noi. E non mi riferisco solo al 2024, viste le voci uscite nei giorni scorsi, ma già dal 2023 perché per il momento non è stato firmato alcun accordo”.
Ma il contratto è già firmato
Alle parole del primo cittadino annonese risponde ora, piccata, l’organizzazione del “Nameless”: “Mentre si scriveva il vostro articolo (pubblicato lunedì 26 settembre sul Giornale di Lecco, ndr) noi abbiamo definito un accordo pluriennale con la proprietà della location. Attendiamo da luglio una chiamata per la firma della famosa convenzione, con cui Nameless Srl si è offerta di devolvere un contributo – una nostra decisione volontaria e non un dovere, in quanto paghiamo già direttamente tutte le spese connesse all’evento – alle località che ci ospitano”.
L’organizzazione sottolinea, poi, il valore del festival sul territorio. “Nameless ha portato in un territorio turistico come l’Oggionese un numero di presenze pari a 2 volte i residenti. Questo basta per far capire quanto il suo impatto ed il suo valore per il territorio che lo ospita abbiano un interesse quantomeno provinciale, se non regionale. Auspichiamo che gli altri sindaci coinvolti, ed i vertici provinciali, abbiano un diverso grado di apprezzamento per il nostro operato”.
E la stoccata finale: “Non ultimo, il Nameless ha portato un evento di caratura mondiale ad una provincia dove lo spazio per la socialità e la cultura contemporanea è da sempre prossimo allo zero. Ci auguriamo che il pensiero della popolazione dell’Oggionese sia diverso da quello espresso in questo articolo”.