Lecco

La posizione della maggioranza e la replica dell'assessore: "L'aumento rette non sarebbe responsabilità del Comune"

Respinta l'accusa di non portare rispetto al lavoro delle scuole paritarie: "Assurdo. E non c'è alcuna questione ideologica"

La posizione della maggioranza e la replica dell'assessore: "L'aumento rette non sarebbe responsabilità del Comune"
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Ragionamenti e appelli - quelli della opposizione consigliare presente alla commissione IV riunita ieri sera a Palazzo Bovara per discutere il rinnovo della convenzione con le scuole dell'infanzia paritarie - che non sembrano aver scalfito più di tanto la posizione della maggioranza.

Maggioranza ferma nella sua lettura della realtà

Chiara  Frigerio (Fattore Lecco) ha anzitutto respinto l'accusa mossa dai presidenti delle quindici scuole Paritarie: "Nessuno di noi ha mai mai banalizzato il lavoro educativo svolto dalle loro scuole. Non ho dubbi che questa Amministrazione comunale abbia a cuore il mantenimento di una proposta formativa di alta qualità. A riprova la conferma della cifra di contributo nonostante il calo degli iscritti, per altri cinque anni. Negli anni  si andrà così a incrementare il contributo per singolo bambino.  Il  contributo verrà comunque erogato per sezione, a favore anche delle sezioni più piccole. Le  scuole dovrebbero però aggregarsi e lavorare in co-progettazione".

Sangalli: "Non c'è alcuna questione ideologica"

Saulo Sangalli (Fattore Lecco) ha invitato l'opposizione a riconoscere  il lungo   percorso di ascolto e di coraggiosa ricerca di dialogo che l'Amministrazione ha compiuto. "Il dialogo presuppone l'accettazione del punto di vista dell'altro: ognuno ha diritto di essere fedele ai propri principi. Ma adesso  sogna concludere questo percorso. E' fuori di dubbio il riconoscimento da parte di tutti noi del prezioso servizio delle scuole paritarie. Nessuno le  considera  elemento di imbarazzo come qualcuno ha scritto. Si tratta di cercare insieme il modo migliore per farle funzionare bene. Proponendo qualcosa di più consapevole. Non c'è soltanto il contributo per sostenere le famiglie. Occorre rendere più adeguata e innovativa anche l'offerta delle altre scuole che non hanno la stessa storia educativa". Infine: "In questa maggioranza, ci sono insegnanti e educatori che hanno lavorato anche nelle scuole paritarie, condividendone i processi educativi. Come si può affermare che da parte nostra non ci sia rispetto? Non l'accetto. E non c'è alcuna questione ideologica: mai è trapelata in tutti gli incontri e ragionamenti fatti in seno alla maggioranza. Non è il tempo di alimentare le contrapposizioni, ma di mettere al centro bene dei bambini e famiglie. E' il tempo di limare qualche pretesa, di essere più creativi, con uno sguardo più ampio, di comunità educante vera. Mentre i bambini diminuiscono, le persone che non ce la fanno aumentano. Questa partita deve vederci  tutti i vincitori, per il futuro della città e dei nostri bambini".

Galli: "Bisogna creare un gruppo di lavoro"

Pure Paolo Galli di Ambientalmente ha rilanciato una serie di questioni: giusto che il Comune metta risorse su bambini che vengono da fuori? Riusciamo a lavorare in sinergia per abbattere i costi fissi di gestione delle scuole? "Non sono argomenti banali, ma hanno bisogno che vengano discussi fuori dallo scontro politico.  Bisogna creare un gruppo di lavoro che analizzi la curva demografica ma non per farci condizionare. Dobbiamo chiederci se i nostri uffici comunali possono dare mano, trovare sinergie sugli insegnanti e sulla disabilità. Puntare sull'innovazione per essere attrattivi, capire se possiamo chiedere qualcosa agli altri Comuni per gli alunni attratti su Lecco, chiederci dove possiamo razionalizzare mantenendo il valore della capillarità nei rioni".

La replica di Torri: "L'aumento rette non sarebbe responsabilità del Comune"

L'assessore Emanuele Torri ha cercando di rispondere, ringraziando per i numerosi spunti  arrivati al suo indirizzo. Anche da fuori l'aula. "Rispetto il punto di vista dei presidenti, Capisco che qualcuno si sia lasciato andare a uno sfogo, le dichiarazioni accorate le capisco. Ma da parte nostra non c'è mai stato l'intento di creare divisione.  L'Associazione non è la nostra controparte". Dare più soldi? "Per certi versi può essere una richiesta condivisibile, ma in questo scenario di decrescita a cui andiamo incontro, fino a che punto la risposta può essere solo economica se le risorse  erogate non sono accompagnate da processo di razionalizzazione, ottimizzazione innovazione? Si rischia di dare un'unica risposta, la più pratica ma non quella risolutiva. Bisogna pensare invece a come aumentare l'attrattività. E' in questa cornice che abbiamo portato avanti la interlocuzione. Siamo partiti da questo ragionamento".

Le famiglie pagheranno rette più alte? "Può essere una conclusione logica. Ma ricordiamo che questa, forzata o meno, sarebbe una scelta dell'Associazione, non nostra. Noi andiamo a dare un contributo in crescendo per singolo bambino. L'aumento rette non sarebbe responsabilità del Comune".

Il Comune resta a disposizione per dare una mano su altri fronti: "Nella misura in cui insieme potremo andare a intercettare bandi, reperire nuove risorse per ottimizzare le spese". E che anche una battaglia comune, da combattere a livello nazionale: "Al di là dei contributi erogati da Comune e Regione, ci sono quelli dello Stato che devono essere aumentati. Finora sono sempre  arrivati in ritardo o in entità inferiore rispetto alle richieste. Lo scenario  più ampio deve essere questo".
Infine: l'incontro di lunedì è saltato perché l'Amministrazione non ha fatto pervenire il testo di convenzione alle Paritarie? "La convenzione si scrive nel momento in cui si sono raggiunti gli accordi. Non prima".

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