Convenzione Scuole dell'infanzia

Paritarie, gli interventi delle opposizioni: "Se le rette aumenteranno che farete?"

Gli interventi di Valsecchi, Brigatti, Boscagli, Zamperini e Ciresa.

Paritarie, gli interventi delle opposizioni: "Se le rette aumenteranno che farete?"
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Rinnovo convenzione scuole paritarie:  al resoconto fornito dall'assessore Emanuele Torri nella commissione consiliare IV riunita ieri sera, martedì 21 giugno 2022, nell'aula di  Palazzo Bovara sono seguiti gli interventi dei consiglieri, della minoranza e dell'opposizione.  Quest'ultima non ha mancato di farsi portavoce delle istanze, perplessità, obiezioni e contrarietà espresse e ribadite in più occasioni da parte dell'associazione Scuole dell'infanzia Paritarie e dei quindici presidenti delle stesse.

Valsecchi: "Associazione Paritarie non è la vostra controparte"

Corrado Valsecchi, consigliere di  Appello per Lecco, è stato il primo a prendere la parola.  "Il vostro resoconto è parziale, cioè di parte" ha esordito. "L'Associazione Scuole dell'infanzia Paritarie di Lecco non dovrebbe essere considerata da voi una controparte, ma una parte essenziale della comunità" il primo affondo.  "I rappresentanti delle Paritarie ci raccontano uno scenario un po' diverso. Poi ognuno ha il suo punto di vista e pensa di fare bene il suo lavoro di relazione e può essere che la sensazione che lei, assessore Torri,  avuto è quella che ci descrive".

"Consiglieri tagliati fuori dal dibattito"

Valsecchi non ha mancato di dispiacersi per come si è finora svolto il dibattito sull'importante questione, "tagliando fuori i consiglieri comunali".  "Lunedì, all'incontro promosso dall'Associazione Scuole Paritarie, i consiglieri di maggioranza hanno deciso di non partecipare -  ha riferito Valsecchi - E dispiace anche che non abbia avuto riscontro positivo la proposta del consigliere Filippo  Boscagli (Lecco Ideale, ndr) di far venire qui  in commissione la presidente Angela Fortino".  Non è mancato lo strale alla Sinistra, peraltro curiosamente assente in commissione: "Le scuole paritarie sono pubbliche o non è vero come dice Alberto Anghileri? Ché la riforma che le ha fatte diventare tali l'ha fatta Berlinguer, per cercare di facilitare una estensione della scuola pubblica. A Lecco garantiscono il servizio educativo al  70% dei bambini, ma è dappertutto  che dopo la riforma sono esplose, fornendo un servizio educativo e didattico eccezionale".

"I presidenti delle Paritarie mortificati"

Seconda questione posta da Valsecchi: "Tutti i presidenti sono volontari. E sono mortificati da questa vicenda che rischia di alienare rapporti radicati in questa nostra città, creando divisioni. Che è poi la cosa che  fa più paura. Non saranno i 200/300mila euro che le scuole chiedono in più a fare la differenza per il Bilancio di questo Comune. L'Amministrazione che vi ha preceduto ha dato un milione e 400mila euro  quando  di soldi non ce ne erano. Li ha trovati nelle pieghe del bilancio. Voi vi fate vanto di confermare la cifra  per 5 anni, ma non sappiamo nemmeno cosa succederà l'anno prossimo. Ma se, a causa delle difficoltà oggettive accusare dalle scuole dell'infanzia paritarie,  le famiglie pagheranno rette sempre più alte, perché dovrebbero fare figli? Quale incentivo diamo a giovani coppie? Sono allibito".

"Qualche presidente è arrivato a dire provocatoriamente 'Faremmo bene a svuotare le nostre scuole e riaffiittarle? Se dovesse accadere verrebbe addossato all'Erario un costo esorbitante. Non volete dare 200/300mila euro in più e poi date i diari gratis? Quanto sono costati? Chi li userà?".

"Scelta politica quella di non dare di più alle Paritarie"

Valsecchi ha criticato anche l'intenzione, tra le righe della proposta di convenzione, di non pagare più il contributo per gli alunni che non risiedono a Lecco: "Alunni che già pagano rette 35 euro al mese in più rispetto a quelli di Lecco. VI sembrano una bazzecola 400 euro all'anno in più?".

Tirando le fila del discorso: "Non c'è obbligo di non dare, solo facoltà. E' scelta politica, bisogna saperlo. Non è vero che siete impossibilitate a dare". E se alcune famiglie, a causa dell'aumento delle rette che le Paritarie si vedranno costrette ad attuare, dovessero optare  per mandare i figli alle scuole statali "il posto c'è?".

Brigatti: "Dalle scuole pervenuta lettera a tutte le famiglie"

Simone Brigatti di "Lecco merita di più", padre di una bimba che frequenta un asilo paritario a Lecco, si è speso come testimone diretto delle difficoltà oggettive accusate dalle stesse scuole, espresse in una lettera che tutti i genitori hanno ricevuto nella giornata di oggi, martedì 21 giugno. "Abbiamo saputo così che l'incontro con la vostra Amministrazione, fissato per ieri, è saltato perché l'Associazione non ha ancora ricevuto la bozza definitiva della convenzione" ha affermato.  Brigatti ha citato due delle proposte arrivate dalla Giunta Gattinoni che incontrano il disappunto delle Paritarie: non piace il metodo di calcolo del contributo basato su "sezioni nominali" (con le quali si escludono gli alunni residenti fuori Lecco) e nemmeno che il 5% del contributo sia legato a  progettualità di miglioramento dell'offerta educativa (ma questa condizione è già stata eliminata, come ha spiegato l'assessore Torri). Brigatti  ha perorato anche l'istanza di una rendicontazione meno onerosa per le scuole, ricordando che le stesse  sono pronte piuttosto a depositare in Comune i loro bilanci ("Non  hanno problemi di trasparenza").

Ha quindi contestato i numeri  forniti dall'assessore Torri a riprova della irrefrenabile curva della denatalità: "Numeri già vecchi, infatti risultano già 12 iscrizioni in più per l'anno prossimo. In ogni caso non dovremmo fare i calcoli sulla curva in calo, ma pensare a che fare per invertirla". Contestato anche il ragionamento della maggioranza per cui il calo degli iscritti, dato che il contributo resta invariato, si tradurrebbe negli anni in un contributo pro capite più ricco: "I costi fissi per gli insegnanti e la struttura non diminuiranno di certo, anzi. Il calo di iscritti comporterà difficoltà in più". E proprio per far fronte a queste difficoltà, per non dover aumentare le rette,  che le Paritarie chiedono più risorse: "Una cifra aggiuntiva irrisoria, che il Comune si può permettere. Non darla alle paritarie è una scelta politica".

Boscagli: "Il contributo di 1,4 milioni all'anno non basta"

Considerazioni condivise anche da Filippo Boscagli di Lecco Ideale. "Si è arrivati a un momento di scontro di cui nessuno sentiva necessità. Le scuole paritarie sono un valore pubblico per la nostra  città, onlus di volontariato che operano a servizio delle famiglie".  Resta un dato oggettivo. "Il contributo di 1,4 milioni all'anno non basta a impedire che le rette a carico delle famiglie aumentino. Mancano 200/300mila euro per far fronte alle spese ordinarie. Auspico un passo in più. La convenzione nasce per permettere alle famiglie di mandare bambini in strutture che hanno una presenza capillare". Ergo: "Confido che si possa evitare lo scontro. Mettete la mano sul portafogli e sul cuore".

Zamperini: "Il sindaco deve mantenere le sue promesse elettorali"

Giacomo Zamperini (Fratelli d'Italia) ha ricordato al sindaco Mauro Gattinoni le sue promesse di campagna elettorale. "Condivido l'appello lanciato da Plinio Agostoni sul Giornale di Lecco a rispettare i patti. Il sindaco si era impegnato ma poi la soluzione è stata quella di scaricare sulle paritarie il costo di un servizio che serve a tutta la città". Ma  "un accordo deve essere trovato". "Al di là delle beghe politiche dentro della maggioranza. Al di là dell'imbarazzo totale e devastante per la Sinistra che questa convenzione comporta - ha auspicato Zamperini - Non può essere che anche una sola famiglia lecchese ci rimetta, perché non può permettersi le rette alle paritarie e non trova spazio nelle scuole statali. Le ideologie lascino spazio al buon senso. C'è spazio per trattare. La cifra chiesta dalle Paritarie è irrisoria per il Comune di Lecco  Non rassegnamoci alla denalità costante. Pensiamo che Lecco possa essere attrattiva nei prossimi anni, che famiglie vengano a Lecco". Infine l'invito alla maggioranza "a non portare in aula documenti non concordati prima in una sintesi, non permettendoci così di votare all'unanimità".

Ciresa: "Le vostre proposte economiche sono impresentabili"

Infine Peppino Ciresa, già candidato sindaco del Centrodestra. Come suo solito molto concreto nei ragionamenti: "Le vostre proposte economiche sono impresentabili. Ma voi ce l'avete un bilancio famigliare? La proposta di confermare lo stesso contributo per cinque anni è una presa in giro. Può andare bene solo se la cifra venisse indicizzata, stante la svalutazione annuale che era del 2-3% e adesso adesso è arrivata al 7%. Quello che chiede l'associazione è quel quid che manca per arrivare a far quadrare i bilanci. L'Amministrazione di Lecco  spende di tutto e di  più. Con i  diari gratis agli studenti ha pure messo in difficoltà i commercianti. Si guardi all'esempio di altre amministrazioni comunali: quella di Brescia che corrisponde un contributo di 80mila euro a sezione è forse esagerato, ma altre più vicine a noi, come Merate, hanno dimostrato di aver capito la difficoltà che vivono le scuole paritarie, incrementando il contributo Questo deve essere motivo per una riflessione ulteriore".

 

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