Dopo le aggressioni a Lecco una cabina di regia per affrontare disagio e devianza giovanile
39 le persone denunciate negli ultimi mesi, 7 italiani e 32 stranieri.
Una cabina di regia per affrontare, in maniera condivisa, i tanti e diversi aspetti connessi al disagio e alla devianza giovanile, fenomeni che, nell'ultimo periodo hanno portato ad una escalation di aggressioni ed episodi di violenza a Lecco. Basti pensare a quanto accaduto nelle scorse settimane in città con una donna massacrata di botte dal branco sotto la sua abitazione e le guardie giurate in servizio su un bus di Linee Lecco picchiate per aver tentato difendere una ragazza. O ancora alle ripetute risse nella zona del viale Turati che hanno spinto il sindaco di Lecco a emanare una ordinanza anti alcol che resterà in vigore sino al primo novembre. Ne hanno discusso in Prefettura il Prefetto Castrese De Rosa, i rappresentati del Comune di Lecco con il Sindaco Mauro Gattinoni e gli Assessori alla Polizia Locale, al Welfare e all’Istruzione, i vertici provinciali delle Forze di polizia, il Prevosto di Lecco Mons. Davide Milani, i rappresentanti del Distretto socio sanitario locale, il Direttore Generale dell’ASST Paolo Favini e dell’ATS Brianza, l’Ufficio scolastico provinciale e la presidente della Fondazione comunitaria del lecchese, Mariagrazia Nasazzi.
Dopo le aggressioni a Lecco una cabina di regia per affrontare disagio e devianza giovanile
Un incontro, rivelatosi proficuo, che il Prefetto di Lecco, come detto, ha voluto convocare dopo le aggressioni e gli ultimi episodi di violenza, di malcostume e di devianza giovanile che hanno generato in città un clima di insicurezza, "nonostante tutti i fatti avvenuti abbiano trovato immediata risposta da parte delle Forze di polizia, con la denuncia degli autori dei reati, tutti deferiti all’Autorità Giudiziaria e, in taluni casi, anche con l’esecuzione di misure di detenzione in carcere". 39 le persone denunciate negli ultimi mesi, 7 italiani e 32 stranieri.
“Quello del disagio e della devianza – ha affermato il Prefetto Castrese De Rosa – è solo a valle un problema di polizia e di certo non può essere affrontato solo con misure repressive”.
“Bisogna mettere tutte le agenzie educative in rete senza creare sovrastrutture – come ha condiviso il Prevosto di Lecco Mons. Milani – La sfida è trovare forme di comunicazione e progetti che intercettino i giovani che vanno maggiormente responsabilizzati”.
A Lecco 11% di popolazione straniera
"A Lecco vi è una presenza di cittadini stranieri, anche di seconda e terza generazione, che sfiora l’11% della popolazione, con un’integrazione non sempre facile a realizzarsi. Ed è spesso l’emarginazione sociale di oggi che può diventare violenza domani" spiegano dalla Prefettura.
Dal Tavolo è emersa la comune volontà di integrare i tanti progetti esistenti, da quelli del Comune di Lecco (“Patto per una comunità educante”), a quelli della Scuola, dai progetti delle Comunità parrocchiali e della Caritas, a quelli del Distretto, per finire con i progetti dei Servizi socio-sanitari e delle molte Associazioni del volontariato sociale che operano sul territorio.
“Ora tutti insieme – ha concluso il Prefetto De Rosa- per costruire una rete coordinata di interventi che intercetti i nuovi bisogni emergenti ed evitare che la spirale di violenza e degli episodi di inciviltà che hanno interessato il territorio lecchese negli ultimi mesi continui, come quello avvenuto recentemente in via San Michele del Carso con l’aggressione a due condomini per futili motivi”.