Sparatoria in caserma, morto il comandante Doriano Furceri. Liberati gli ostaggi e fermato il brigadiere
La lunga, tragica, terrificante notte di Asso si è conclusa con l'ufficialità della morte dell'ex comandante dei carabinieri di Bellano. Il brigadiere Milia ha sparato alle forze speciali che hanno fatto irruzione all'alba ma è stato poi fermato
La lunga, tragica, terrificante notte di Asso si è conclusa con l'ufficialità della morte dell'ex comandante dei carabinieri di Bellano e con la liberazione degli ostaggi che si trovano rinchiusi all'interno della caserma dei militari dove nel pomeriggio di ieri, giovedì 27 ottobre 2022, il brigadiere Antonio Milia, 50 anni ha impugnato l'arma di ordinanza e ha aperto il fuoco uccidendo il maresciallo Doriano Furceri, 58 anni per poi barricarsi nello stabile.
Sparatoria in caserma, morto il comandante Doriano Furceri
Una tragedia assurda costata la vita all'ex numero uno dell'Arma bellanese, trasferito ad Asso a febbraio del 2021 dopo le burrascose polemiche causate da alcune scritte diffamatorie apparse sui muri di Bellano. In merito alla vicenda era stata aperta una inchiesta ufficiale dell'Arma a seguito della quale Furceri aveva lasciato Bellano per approdare ad Asso.
"L'ho ammazzato"
"L'ho ammazzato" aveva urlato Milia, sposato e padre, dopo aver colpito il suo superiore con diversi colpi di arma da fuoco. E purtroppo il suo annuncio di morte si è rivelato reale in tutta la sua tragicità.
Liberati gli ostaggi
Dopo estenuanti ore di trattative ad altissima tensione le forze speciali del GIS, il Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri, hanno effettuato un blitz riuscendo a penetrare nello stabile che era presidiato da decine di militari. Il brigadiere Milia ha sparato un colpo ferendo ad un ginocchio un militare. ma le forze speciali sono riuscite a fermarlo.
Hanno quindi rinvenuto il cadavere di Furceri e sono riusciti a liberare le altre persone che Milia aveva preso in ostaggio, un appuntato e alcuni familiari dei Carabinieri che si trovavano negli alloggi.
La ricostruzione
Tutto è iniziato nel pomeriggio, intorno alle 17.30 quando dalla caserma di Asso, in via dei Praeli, 7 si sono uditi provenire diversi colpi di arma da fuoco. Uno , due, tre spari. Poi l'agghiacciante annuncio dell'omicidio di Doriano Furceri e l'allarme che ha fatto scattate la mobilitazione delle forze dell'ordine e dei soccorritori. Un vero e proprio dispiegamento di forze quello giunto ad Asso. Le estenuanti trattive e poi il blitz all'alba, intorno alle 5.45.
Il movente dell'omicidio di Doriano Furceri
Resta ora da capire il motivo, la causa scatenante che ha spinto il carabiniere cinquantenne ad un gesto così disperatamente assurdo e violento.
La carriera del maresciallo Doriano Furceri
Nei suoi 35 anni di servizio era stato al comando di diverse stazioni lombarde, in Brianza e come detto sul Lario. Originario di Palermo aveva lavorato proprio nel reparto operativo del capoluogo siciliano e aveva partecipato alla missione all’estero nel Kosovo.
Furceri aveva iniziato la sua carriera frequentando il corso sottufficiali a Velletri nel 1986, poi si era spostato a Firenze e aveva ottenuto il grado di vicebrigadiere nel 1988. Finita la scuola, si era subito spostato in Lombardia a Seregno e anche a Merate. Nei primi anni 2000 era tornato nella sua terra d’origine, nel reparto operativo di Palermo, prima come tecnico di laboratorio per le sostanze stupefacenti (Furceri era infatti perito chimico di formazione) e poi, sempre nello stesso ambito, si era occupato di investigazioni scientifiche. Nel 2004 era tornato in Lombardia, dove era stato al Comando della Stazione di Bellano, il suo incarico più longevo: lì è rimasto fino al 31 gennaio del Poi, il trasferimento ad Asso.