Le note di "Piccola Stella" di Ultimo per l'addio a Bea
Don Matteo: "Forse la nostra Bea si è trovata nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Noi Cristiani quando celebriamo un funerale dobbiamo guardare in alto, a Dio. Ricordiamoci che il bene compiuto da Bea è già nelle mani del suo Creatore"

"Sei la cosa più bella che indosso, Sei risorsa, sei il cielo e sei il mondo, Sei la strada che porta alla vita, Donna instabile, sei la mia sfida, Sei la piccola stella che porto nei momenti in cui non ho luce"
Le note di "Piccola Stella" di Ultimo per l'addio a Bea
Sono state le note di "Piccola Stella" del cantante Ultimo ad accompagnare Beatrice Francesca Ceraudo, la vittima dello schianto mortale avvenuto domenica sera in via Kennedy a Valgreghentino, nel suo ultimo viaggio.
Un commiato straziante, una cerimonia toccante quella celebrata oggi, mercoledì 4 novembre 2020 nella chiesa parrocchiale di Olginate. Amici e conoscenti, compagni di strada, di vita della diciannovenne hanno voluto dire addio alla loro "piccola stella" e hanno voluto, con la loro presenza, tentare lenire il dolore lacerante di mamma Rosarina, papà Francesco, delle sorelle e dei nipoti di Bea.
I funerali sono stati concelebrati dal parroco di Olginate, don Matteo Gignoli e da Don Andrea Mellera, responsabile della pastorale giovanile di Olginate. "La notizia della sua morte di Bea è arrivata, come un fulmine a ciel sereno - ha detto don Matteo dal pulpito -Sì, come un fulmine in primavera, quella stagione, nella quale tu Bea stavi entrando affacciandoti alla vita".
LEGGI ANCHE In una notte crudele Beatrice torna nelle tenebre
"Sapevi coinvolgere i bambini come una mamma"
"Io ti conoscevo - ha proseguito il sacerdote rivolgendosi direttamente a Beatrice - ci siamo incontrati dai tuoi nonni o all'asilo di Pescate dove avevi svolto in modo esemplare il tuo tirocinio. Anche le insegnanti della scuola d'infanzia ti ricordano e soffrono per la tua scomparsa. Bea, eri sempre gioiosa e sapevi coinvolgere i bambini nei giochi, facendoli divertire come una mamma".
Le parole agli amici
Difficile, anche per il religioso, parlare di fronte a due genitori che piangono una giovane di soli 19 anni. "Non è la prima volta che celebrò il funerale di un ragazzo. Ricordo che una mamma, al termine della cerimonia funebre del figlio, mi lasciò uno scritto indirizzato agli amici che erano in chiesa e oggi ve lo voglio riproporre".
Carissimi ragazzi noi adulti vi abbiamo cresciuto e siete diventati ora quello che siete. Avete molta esuberanza, ma vi chiedo di controllarla.
Bea si è trovata nel posto sbagliato nel momento sbagliato
"Forse la nostra Bea si è trovata nel posto sbagliato nel momento sbagliato - ha concluso don Matteo- Noi cristiani quando celebriamo un funerale dobbiamo guardare in alto, a Dio. Ricordiamoci che il bene compiuto da Bea è già nelle mani del suo Creatore perciò chiediamogli che la accolga nella Luce, tra i suoi Angeli e chiediamoli di dare a noi fiducia nella vita".
Mario Stojanovic







