Omicidio di Olginate: Valsecchi confessa al giudice di aver sparato. "Avevo il veleno nel sangue" VIDEO
L'uomo è comparso oggi, giovedì 24 settembre 2020 davanti al giudice che lo ha sottoposto all'interrogatorio dopo che il calolziese, lunedì si è consegnato alla giustizia interrompendo una latitanza durata otto giorni.
Ha sparato un colpo ad Alfredo de Fazio che è poi scappato riuscendo mettersi in alvo. Quindi ha scaricato altri colpi su Salvatore de Fazio, uccidendolo. "Avevo il veleno nel sangue". Stefano Valsecchi non è più il principale sospettato: è il reo confesso dell'omicidio di Olginate avvenuto il 13 settembre 2020 . L'uomo è comparso oggi, giovedì 24 settembre 2020 davanti al giudice che lo ha sottoposto all'interrogatorio dopo che il calolziese, lunedì si è consegnato alla giustizia interrompendo una latitanza durata otto giorni.
Omicidio di Olginate: Valsecchi confessa al giudice di aver sparato
Accompagnato dal suo avvocato Marcello Perillo, che lunedì era andato a prenderlo a casa sua e lo aveva portato dai Carabinieri, Valsecchi ha risposto alle domande del Giudice Paolo Salvatore ricostruendo la genesi dell'orribile fatto di sangue (o per lo meno la sua versione).
LEGGI ANCHE Omicidio Olginate, il legale: “Valsecchi non si è mai allontanato dalla zona”
La "genesi" dell'Omicidio di Olginate
E' stato l'avvocato Perillo dettagliare la lunga testimonianza di Valsecchi e a spiegare che il reo confesso ha ricondotto l'omicidio non solo alla aggressione subita dal figlio Michele da parte del figlio di De Fazio la notte prima dell'omicidio, ma addirittura a una precedente lite, avvenuta due settimane prima, quando ragazzi erano venuti alle mani. In quell'occasione ad avere la peggio, era stato il figlio di De Fazio. Tanto che i due padri, vittima e assassino, si erano già incontrati in piazza a Calolziocorte per chiarirsi. Ma la seconda lite tra i giovani, finita con Michele Valsecchi in ospedale con la mascella fratturata ha rinfocolato, tragicamente, gli animi. Da lì un secondo chiarimento tra le due famiglie e un secondo appuntamento, stavolta a Olginate.
Un incontro, quello degenerato nel sangue, che sarebbe stato combinato da un terza persona, di cui Valsecchi non ha voluto però fare il nome.
Valsecchi si presenta armato appuntamento
Così Valsecchi si presenta armato all'appuntamento con una pistola che sostiene di aver trovato qualche tempo prima.
Le botte, il primo sparo su Alfredo e poi i colpi su Salvatore
Valsecchi ha confessato quindi di essere andato a Olginate per uccidere, ma con le sue mani, non sparando.
"Avevo il veleno nel sangue"
Una confessione piena quella rilasciata dal calolziese che al termine del colloquio con il giudice ha lasciato il tribunale ed è tornato in carcere in attesa della conclusione delle indagini e del rinvio a giudizio.