Lecco, fuori casa sei un'altra squadra: altra sconfitta lontano dal Rigamonti - Ceppi
Al Sangiuliano basta una rete di Volpicelli per conquistare i tre punti
Un Lecco a dir poco sottotono, quello sceso in campo al «Ferruccio» di Seregno per affrontare il Sangiuliano e meritatamente sconfitto. Alla formazione di Carmine Gautieri basta una rete di Volpicelli per venire a capo dei blucelesti; amaro in bocca per la squadra di Foschi che non approfitta dei numerosi passi falsi delle dirette concorrenti, Pordenone e Vicenza su tutte, e fallisce un altro appuntamento lontano dal Rigamonti - Ceppi.
Volpicelli sovrasta Lepore
Archiviata la pratica AlbinoLeffe, ci si attende il tanto sospirato salto di qualità lontano dalle mura amiche ma il Lecco del primo tempo non fornisce i riscontri sperati. Sin dall’avvio di gara, il Sangiuliano si distingue per intensità e applicazione, mentre i blucelesti paiono non essere entrati in campo. Complice un approccio alla partita convincente, la formazione di casa non tarda a portarsi avanti. È l’11’ e la pennellata di Marchi dalla sinistra raggiunge la testa di Volpicelli, che stacca, sovrasta Lepore e gonfia la rete, rendendo vano il tuffo di Melgrati alla propria sinistra. Non si accontentano i locali, che tengono premuto l’acceleratore e si gettano nei corridoi concessi dalle aquile, che proprio non sembrano sul pezzo. L’autore del gol Volpicelli è scatenato e taglia la difesa lacuale portandosi in zona tiro, scontrandosi con l’opposizione di Melgrati, che ribatte sui piedi di un Cogliati non sufficientemente cinico per ribadire in rete.
Esordio amaro per Bianconi
Insiste il Sangiuliano e una punizione dello stesso Volpicelli impegna Melgrati, che si distende sulla sinistra e respinge in corner con qualche impaccio. Lecco privo di nerbo: la situazione non migliora con il passare dei minuti. L’emblema del primo tempo negativo, uno dei peggiori da inizio campionato, è l’infortunio di Bianconi, in difficoltà per tutto il primo tempo a causa della forza d’urto dell’attaccante classe 1997 Fall, che si accascia a terra dolorante ed è costretto ad alzare prematuramente bandiera bianca alla prima con la tenuta delle aquile; al suo posto, Zambataro, con Lepore dirottato a braccetto destro di difesa. Con una sostituzione già spesa, il Lecco rientra negli spogliatoi per l’intervallo, ripresentandosi con una nuova, doppia variazione al suo schieramento: Girelli e Pinzauti rilevano Buso e Ilari, impalpabili come tanti altri nella prima frazione.
Ci prova Giudici ma nulla di fatto
Più tonici i blucelesti in avvio di ripresa: passano tre minuti e arriva la prima, vera occasione del match delle aquile: Lepore scodella una punizione sul secondo palo, la respinta della retroguardia milanese non è ortodossa e ciò favorisce capitan Giudici, che batte a rete ma una deviazione fa sorvolare la traversa alla sfera. Potrebbe essere il segnale che il vento sta per cambiare: il Sangiuliano cala di ritmo ed il Lecco guadagna campo, pronto ad affondare il colpo con i mezzi a propria disposizione. Ed invece, con il cronometro che scorre, i padroni di casa non sembrano riscontrare problematiche significative nell'amministrare il risicato ma sostanziale margine di vantaggio. Lasciatosi alle spalle il quarto d'ora, Foschi getta nella mischia Tordini al posto di Bunino, autore di una prestazione priva di acuti. Poco più tardi, ci prova Lepore da fuori area ma la palla sorvola la traversa. Ma da qui al 90', la sostanza non cambia; addirittura, Miracoli, lanciato in contropiede, si ritrova sul sinistro una sfera ghiottissima per chiudere i conti ma il miracolo di Melgrati tiene il risultato sull'1-0. Il Lecco esce dal «Ferruccio» sconfitto, con la coda tra le gambe e con l'amaro sentore di aver sprecato un'occasione colossale per rimanere in scia della vetta della classifica.