Serie C

Magia di Lakti, penalty di Ilari: la Calcio Lecco vince un'altra battaglia

I blucelesti battono l'AlbinoLeffe, una delle «bestie nere» delle aquile negli ultimi anni e volano a tre punti dal primo posto

Magia di Lakti, penalty di Ilari: la Calcio Lecco vince un'altra battaglia
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Lakti – Ilari, la Calcio Lecco vince con i centrocampisti. Un successo frutto di ferrea volontà e determinazione, da parte dei blucelesti, che traggono il meglio da una partita complessivamente poco entusiasmante sul piano del gioco, mostrando nuovamente i muscoli. Un anno e tre mesi fa, al Rigamonti – Ceppi, vinse l’AlbinoLeffe al fotofinish grazie a Mohamed Alì Zoma, autore di una doppietta; ad una stagione di distanza, a generare i presupposti del successo bluceleste è proprio un’ingenuità del classe 2003, da cui scaturisce il penalty decisivo.

Il Lecco non punge

La formazione titolare dei locali riabbraccia Ilari e Pinzauti, entrambi out per squalifica nella trasferta di Mantova, ma anche Battistini, che torna a disposizione di Luciano Foschi dopo aver smaltito il proprio infortunio delle ultime settimane. Si accomodano in panchina Cristian Bunino e Alessandro Bianconi, gli acquisti «last minute» della sessione invernale. Fasi di studio contrassegnano i primi minuti di gioco, che fanno registrare un Lecco compassato, troppo lento nella manovra per costruirsi sbocchi attraverso cui pungere la formazione rivale. Gli orobici, dalla loro, beneficiano di Manconi, elemento più attivo tra i 22 in campo nell’iniziale fase di gara. È proprio lui a suscitare mormorii e apprensione tra le file locali, facendo il bello e il cattivo tempo tra quattro avversari nell’area di questi ultimi, prima di rimediare un giallo per simulazione.

Flebili segnali blucelesti

Nel generale torpore, chi pone sotto carica la sveglia è Buso, abile con un guizzo a eludere l’intervento di un avversario e a portarsi in zona tiro ma la conclusione a giro è «telefonata» a Offredi. Segnali flebili ma sostanziali; il Lecco prende coraggio e insidia l’AlbinoLeffe con un tiro-cross di Giudici, frutto di una sapiente gestione di palla del capitano, ma gli orobici si rifugiano in angolo. Nuovamente sul binario di destra si sviluppa la trama seguente, che porta Galli a calciare da una promettente mattonella, senza però inquadrare la porta. Conclusione rivedibile a parte, il «motore» della mediana con addosso il numero 96 è oliato e si dimostra funzionante ma è anche l’unico componente della vettura bluceleste a viaggiare sui suoi consueti standard.

Magia di Lakti ma Cocco risponde a tono

Sugli stessi toni, l’avvio di ripresa. La tegola degli infortuni sta per abbattersi, spietata, sulla squadra di Foschi: un intervento irregolare di Doumbia su Galli, che costa il giallo al primo citato, costringe il centrocampista locale ad accasciarsi a terra, dolorante. L’intento è quello di stringere i denti ma dopo pochi minuti di gioco, il classe 1996 alza bandiera bianca e cede il posto a Zuccon. Un colpo non certo indifferente per le aquile, specie in virtù della prova di spessore offerta dal compagno infortunato nei primi 45 di gioco; la reazione è però immediata e contenuta in un calcio di sinistro di Giudici verso la porta, di poco a lato. Il capitano si incarica, poco più tardi, di un calcio di punizione sulla corsia di destra. Lo spiovente è ben calibrato, il taglio di Lakti sul primo palo prende in controtempo la difesa orobica e la girata che segue gonfia la rete, per il primo gol del centrocampista tra i professionisti. Lecco in vantaggio ma la gioia è presto destinata a liquefarsi. Passano pochi minuti, sette per la precisione, e l’AlbinoLeffe, con il rapace Manconi, conquista una punizione dal limite dell’area. L’occasione è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire, la battuta pregevole del subentrato Cocco scavalca la barriera e si deposita alle spalle di un incolpevole Melgrati. 1-1, palla al centro.

Ilari toglie la ragnatela dall'incrocio

Di lì a poco, compie il proprio ingresso in campo per la prima volta in maglia bluceleste Bunino. Il nuovo attaccante contribuisce ad affollare l’area di rigore, con il chiaro intento di bagnare il proprio esordio con la deviazione vincente di cui i blucelesti avrebbero tanto bisogno. La partita corre sul filo della tensione agonistica; la fluidità viene a mancare da entrambe le parti e la gara si incattivisce, le giocate di fino si contano sulle dita di una mano. Ma la provvidenza sta per porgere la mano ai blucelesti di Foschi. Si giunge al 40’: un cross come tanti se ne sono visti durante il match, nella fattispecie scodellato da Ilari, raggiunge Zoma, la cui esitazione va di pari passo con l’opportunismo di Giudici, passato davanti al giocatore ospite e atterrato dal medesimo. Il pallone sul destro di Ilari è pesantissimo ma l’ex Cesena trasforma la massima punizione togliendo la ragnatela dall’incrocio dei pali. Il sorpasso alla penultima curva: il Lecco pone in cassaforte il risultato e sfata l’ennesimo tabù stagionale. La capolista Pordenone dista soli tre punti.

Il tabellino di Lecco - AlbinoLeffe

LECCO – ALBINOLEFFE 2-1

RETI: 15’ st Lakti (L), 22’ st Cocco (A), 41’ st rig. Ilari (L).

LECCO (3-5-2): Melgrati; Celjak, Battistini, Enrici; Giudici, Lakti, Galli (6’ st Zuccon), Ilari, Zambataro (38’ st Lepore); Buso (38’ st Tordini), Pinzauti (25’ st Bunino). A disp. Stucchi, Maffi, Scapuzzi, Stanga, Martorelli, Cusumano, Bianconi, Mangni. All. Foschi.

ALBINOLEFFE (3-5-2): Offredi; Borghini, Milesi (37’ st Gelli), Miculi; Gusu, Doumbia (16’ st Giorgione), Brentan (43’ st Rosso), Piccoli, Frosinini (16’ st Cocco); Zoma, Manconi. A disp. Pagno, Tramelli, Mihai, Muzio, Ntube, Concas, De Felice, Allieri, Toma. All. Biava.

ARBITRO: Gemelli di Messina.

AMMONITI: Manconi (A), Doumbia (A), Frosinini (A), Pinzauti (L), Celjak (L), Buso (L), Giorgione (A), Lakti (L), Borghini (A).

Foto credit: Luca De Cani.

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