DELIRIO AL RIGAMONTI CEPPI

Follia Di Nunno prima di Lecco - Palermo, "Meritate la Terza Categoria"

"Fate tanto ridere -  ha detto rivolto ai tifosi - Avevamo una squadra al fallimento. In tribunale l'ho presa. Ora siete in B. Voi meritate la Terza Categoria"

Follia Di Nunno prima di Lecco - Palermo, "Meritate la Terza Categoria"
Pubblicato:
Aggiornato:

"Se viene buttata una bomba  in campo come le altre volte io lascio Lecco e la lascio a voi tifosi". Ma la bomba, diciamolo, l'hanno fatta scoppiare queste e ben altre parole che, a sorpresa sono state pronunciate questo pomeriggio, domenica 10 marzo 2024 dal presidente della Calcio Lecco Paolo di Nunno prima della partita Lecco - Palermo.

Follia Di Nunno prima di Lecco - Palermo, "Meritate la Terza Categoria"

Il patron, noto  per avere decisamente pochi peli sulla lingua (giusto per usare un eufemismo) ha gettato  benzina sul  fuoco del malcontento del  popolo bluceleste. Megafono alla mano ha infatti dapprima intimato ai tifosi di non gettare "bombe" sul tappeto verde.

Poi, subissato dai fischi e dagli improperi è andato ben oltre. "Fate tanto ridere -  ha detto - Avevamo una squadra al fallimento. In tribunale l'ho presa. Ora siete in B. Voi meritate la Terza Categoria".  E non è finita qui perchè  di fronte ai fischi sempre  più forti e sonori ha aggiunto: "Fischiate, fischiate, che domani vi vedete la squadra pagata da voi"

Una "uscita", una brutta pagina di storia calcistica lecchese,  quella del presidente Di Nunno,  che arriva al termine di una settimana tesa, tesissima, iniziata lunedì con l'ufficialità dell'addio del  direttore sportivo Domenico Fracchiolla e proseguita con le esternazioni di delusione e rabbia dei tifosi che hanno appeso striscioni contro la società fuori dal Rigamonti Ceppi.

Venerdì poi il comunicato  di tre gruppi della Nord ,"Cani sciolti", "Veterani Lecco" e "Unonoveunodue" che rendevano noto lo "sciopero del tifo" con  l'ingresso allo stadio con 15 minuti di ritardo come forma di protesta.

Ma il malcontento non è solo in curva, e lo si evince dall'eloquente striscione che oggi è apparso nel settore distinti. "Non siamo a Zelig, Lecco merita rispetto".

 

Seguici sui nostri canali