Serie C

Calcio Lecco. Blucelesti sottotono al «Garilli»: contro il fanalino di coda, è di nuovo 0-0

Piacenza e Lecco si dividono la posta: deludente, la prova degli uomini di Luciano Foschi

Calcio Lecco. Blucelesti sottotono al «Garilli»: contro il fanalino di coda, è di nuovo 0-0
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Del tutto insipido, l’odierno pareggio ottenuto dalla Calcio Lecco di Luciano Foschi al «Garilli» di Piacenza. Sul terreno del fanalino di coda, i blucelesti non creano abbastanza presupposti per chiudere la domenica con un risultato pieno, rischiando anzi la beffa al fotofinish. Prova incolore per le aquile, che paiono aver sottoscritto l’abbonamento allo 0-0: il terzo di fila dopo quelli ottenuti contro le ben più quotate Pordenone e FeralpiSalò.

Calcio Lecco. Blucelesti sottotono al «Garilli»: Piacenza pericoloso con Cesarini

L’attacco del copione risulta invariato rispetto alla sfida infrasettimanale giocata contro la capolista FeralpiSalò; esattamente come mercoledì, Luciano Foschi ripropone infatti i 10/11 della precedente formazione titolare, puntando su corsa e polmoni di Lakti a scapito di fisicità e senso tattico di Ardizzone, il quale si accomoda in panchina. Il Piacenza, dal canto suo, presenta uno schieramento analogo a quello lecchese: un 3-5-2 che, in avvio, offusca i collegamenti blucelesti, pur senza generare patemi ai propri sfidanti. Ritmi decisamente bassi, quelli del primo quarto d’ora, che resta di fatto inchiodata su uno 0-0 privo di squilli da ambo le parti. Il primo spiraglio per affondare il Lecco lo individua sul settore di sinistra, quando Lepore, puntato Parisi, pennella al centro per Pinzauti, che esce sconfitto da un rimpallo sottomisura con Nava e la sfera termina a lato. Più nitida, l’occasione piacentina di pochi istanti più tardi; gli emiliani battono un corner, torre di Nava per Cesarini, smarcato nell’area piccola: la bandierina dell’assistente non si alza e tocca a Melgrati murare la sforbiciata dell’attaccante locale. Piacenza vivace a dispetto della classifica precaria, Lecco imballato e non fluido; questa, la tendenza regnante sul «Garilli» nella mezz’ora iniziale.

Lepore sibila il palo, Pinzauti impegna Rinaldi

Gli acuti piacentini della prima frazione si consumano quando il cronometro tocca il minuto 32. La palla è sui piedi di Gonzi, che trova un buon corridoio per Morra, il quale, senza pensarci due volte, «schiaffeggia» con il sinistro sul primo palo ma Melgrati respinge di piede. Il corner che ne scaturisce propizia la botta di destro da fuori area di Rizza ma il numero uno bluceleste si mostra nuovamente attento nell’alzare la sfera sopra la traversa. Lecco boccheggiante nella circostanza ma pronto a risalire la china. Chi suona la carica, neanche a dirlo, è Franco Lepore, che piazza la palla sulla propria «mattonella» e disegna una parabola arcuata con un calcio di punizione che sibila il palo alla destra di Rinaldi. Determinante, poco più tardi, l’estremo difensore degli emiliani: la sua retroguardia concede tempo e spazio a Pinzauti per portarsi la palla sul sinistro e calciare in porta ma il fendente viene disinnescato agilmente in corner. Il Lecco chiude in crescendo una prima frazione complessivamente poco brillante.

Colpo di testa di Celjak e null’altro

Le stoccate di fino primo tempo dovrebbero costituire il presagio di un accattivante seconda frazione. La realtà è però radicalmente opposta: la ripresa non riserva nessuna circostanza degna di menzione per una sua abbondante porzione. Al doppio cambio operato nell’intervallo (Mangni e Girelli in luogo degli evanescenti Buso e Ilari), Foschi fa seguire altrettante sostituzioni a gara in corso ma neppure gli ingressi di Tordini e Zambataro paiono imprimere la svolta. Desta perplessità il cartellino rosso estratto dall’arbitro a Cristian Bunino a gioco fermo, con l’attaccante ex Fermana nell’atto di riscaldarsi a bordocampo. A scuotere il torpore del secondo tempo, però, ci pensa Celjak poco oltre la mezz’ora, quando impatta di testa sottoporta il corner operato da Giudici ma manca il bersaglio. Tolta la giocata aerea, al Lecco non rimane più nulla neppure per poter recriminare: la sterilità offensiva si protrae fino a fine gara ed è addirittura il Piacenza, sul «gong» ad accarezzare la prospettiva del successo. Il lavoro offensivo del subentrato Plescia porta un pallone velenoso nell’area di rigore avversaria, sul quale arriva in volata Rizza che mira l’angolino e lo manca per un nonnulla; l’ultimo atto di un secondo tempo soporifero, il quale, al segnale di chiusura, fa registrare un pari privo di consistenza per gli uomini di Foschi.

Il tabellino di Piacenza - Lecco

PIACENZA – LECCO 0-0

PIACENZA (3-5-2): Rinaldi; Accardi, Masetti, Nava; Parisi (20’ st Munari), Giorno (46’ st Palazzolo), Suljic, Gonzi (20’ st Chierico), Rizza; Cesarini (40’ st Plescia), Morra. A disp. Fossati, Tintori, Nocchi, Cosenza, Zunno, Luppi, Vianni, Capoferri. All. Abbate.

LECCO (3-5-2): Melgrati; Celjak, Battistini, Enrici; Giudici, Lakti, Zuccon, Ilari (1’ st Girelli), Lepore (23’ st Zambataro); Buso (1’ st Mangni), Pinzauti (18’ st Tordini). A disp. Stucchi, Maffi, Maldini, Scapuzzi, Stanga, Cusumano, Bianconi, Bunino, Ardizzone, Galli. All. Foschi.

ARBITRO: Gallipò di Firenze.

AMMONITI: Nava (P), Pinzauti (L), Celjak (L), Giorno (P), Enrici (L), Masetti (P), Accardi (P), Mangni (L).

ESPULSO: Bunino al 28’ st (L).

Foto credit: Piacenza Calcio 1919

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