Un anno di Gattinoni: "Adesso accelerare il passo e andare in mezzo alla gente"
Il sindaco e i suoi quattro capigruppo di maggioranza hanno tirato le somme dei primi dodici mesi di mandato amministrativo. Un'autocritica? "Finora i cittadini ci hanno visto poco fuori dal Palazzo. Ma recupereremo"

Ottobre 2020-ottobre 2021: un anno di Mauro Gattinoni a Palazzo Bovara. Stamane, giovedì 15 ottobre 2021, nella sala civica del centro "Pertini" a Germanedo, il sindaco di Lecco ha tirato le somme dei primi dodici mesi di mandato amministrativo. Al suo fianco i quattro capigruppo della maggioranza consigliare, Alessio Dossi (AmbientalMente), Matteo Ripamonti (Fattore Lecco), Alberto Anghileri (Sinistra) e Roberto Nigriello (Pd). Ad assistere i giornalisti delle testate locali, ma anche qualche rappresentante dell'universo del Centrosinistra lecchese. Non mancava il segretario cittadino del Partito democratico Alfredo Marelli, a suo tempo primo sponsor del civico Gattinoni.
Gattinoni: "Abbiamo realizzato tutto quanto avevamo programmato"
"In questo primo anno di lavoro abbiamo realizzato tutto ciò che avevamo programmato, ma soprattutto abbiamo imparato a programmare ancora meglio". Un esordio assertivo quello del primo cittadino Gattinoni. In una spartana brochure di 30 pagine A4 (pinzate in un angolo), il resoconto per titoli e sottotitoli, date termine e la previsione di stanziamenti in euro sonanti, di quel che si è fatto o si avviato nel solco della visione futura gattiniana di "una città bella, solidale, sostenibile, grande". Schierata in prima fila metà della giunta (Giovanni Cattaneo si è seduto alle spalle di Piazza, Durante, Pietrobelli, Sacchi e Zuffi; Emanuele Manzoni si è accomodato in platea, assenti Emanuele Torri che era a scuola e l'avvocato Giuseppe Rusconi).

Tra progetti, bandi, cantierizzazioni
Il novero (non cronologico) delle voci non è breve, tirando insieme cantieri importanti e lavoretti in economia: l'avvio della prima fase della ex Piccola e le manifestazioni estive realizzate sulla stessa area, l'affido della progettazione del primo lotto del Waterfront, l'affidamento della gestione del nuovo Ostello, le varianti di progetto per il recupero funzionale del Teatro della Società, la riqualificazione della scuola dell'infanzia Santo Stefano, l'inaugurazione del tratto Lecco-Abbadia del Sentiero del Viandante, la messa a norma delle ferrate Gamma-Medale; l'istituzione dei "cantonieri di comunità" con interventi di piccola manutenzione nei rioni; le nuove aiuole sul lungolago; il trasferimento dell'Archivio Badoni nella ex Maternità; la rassegna "Arte vaga_mente" nei rioni; l'allestimento delle mostre di Villa Belgiojoso accessibili per non vedenti; il restyling delle passerelle di via Galandra e via Porta e sul Gerenzone a Malavedo, il restauro del portale del Cimiero di Acquate... E ancora: i 15 posti in più all'asilo nido Arcobaleno, il servizio di post scuola, i due bandi vinti per un totale di oltre 420mila euro a sostegno delle Politiche giovanili, l'attivazione di uno sportello di urgenza psicologica, l'accordo con i medici nell'intento (rivelatosi però utopico) di garantire "un medico per ogni rione"; i bus del servizio di trasporto pubblico gratuiti per i lecchesi fino ai 19 anni; l'introduzione del sacco rosso; il milione e mezzo ottenuto per rigenerare la foce del fiume Bione: l'approvazione del progetto di teleriscaldamento, il Patto per una comunità educante; la terza corsia del cosiddetto "terzo ponte"; il bando che ha trovato quattro soggetti interessati a presentare proposte di project financing per il Bione...
La sfida del Pnrr per una Lecco "più contemporanea e accogliente"

"Le cose non accadono a caso, ma perché dietro c'è una programmazione seria, d'intesa con gli uffici comunali. Anche quando il terreno si fa difficile, noi teniamo il ritmo" la chiosa di Mauro Gattinoni. Delineando la sfida che si presenta alla sua squadra con il secondo anno di mandato: saper cogliere l'opportunità offerta dalle straordinarie risorse finanziarie del Pnrr (Piano nazionale di resistenza e resilienza). "Crediamo nella possibilità di costruire una città diversa, più contemporanea e accogliente. Crediamo che Lecco abbia le carte in regola per ambire a questo risultato". Un obiettivo non fine a se stesso: "VOgliamo una città attrattiva per giovani coppie e future famiglie". Con la consapevolezza che "saremo misurati sull'essere stati all'altezza di questa sfida".
Il mantra della Sostenibilità

Alessio Dossi (AmbientalMente) ha ovviamente dato risalto alle sfide fin qui assunte e sostenute dall'assessorato all'Ambiente alla sostenibilità di Renata Zuffi ("Ti Porto io", raccolta puntuale dei rifiuti col sacco rosso, l'elettrificazione del trasporto pubblico, la riqualificazione delle aste dei fiumi nel quadro del masterplan strategico di Lecco). "Tutte cose che rendono chiara la direzione del percorso scelto e attuato da questa Amministrazione".
Anghileri: "Lecco non fa finta di non vedere i problemi"

Alberto Anghileri (Sinistra) ha sottolineato quanto fatto per non lasciare indietro nessuno, con le iniziative dei cantonieri di comunità (occasione di lavoro per chi non ne avrebbe altrimenti); i quindici posti in più al nido, la ristrutturazione della materna di Santo Stefano. "Lecco non è una città che fa finta di non vedere i problemi". Con una confessione lì per lì spiazzante: "Stare all'opposizione era più bello, uno si alzava la mattina, andava in consiglio, piazzava qualche bombetta qui e là ... Governare attraverso l'ascolto, il confronto, la discussione è più difficile. Ma sono certo che dopo questo primo anno ci aspettano non quattro, ma altri nove anni di governo".
Ripamonti: "Ma occorre accelerare il passo"

Il pronostico di Matteo Ripamonti (Fattore) stante tutta la carne messa al fuoco a dimostrazione del "cambio di passo" attuato dal Centrosinistra: "Si sono attuate tante azioni e sperimentazioni. Ma il passo dovrà accelerare nei prossimi mesi, sia per la Giunta che per la macchina comunale e la struttura tecnica che va rafforzata, altrimenti il rischio è di ingolfarsi e perdere le occasioni del Pnrr". "Incrementare il ritmo significa più studio, più approfondimenti in commissione, ma anche più coinvolgimento della cittadinanza".
Nigriello: "Ma basta che una cosa vada male..."

Infine Roberto Nigriello: partito citando Michael Jordan - «con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l'intelligenza che si vincono i campionati" - è approdato alla terza corsia del terzo ponte. "Mi preoccupa come l'Amministrazione saprà gestire la partita per ridurre il disagio ai cittadini. Perché basta che una cosa vada male e tutto il resto fatto bene non conta".
Gattinoni: "Adesso usciremo di più dal palazzo tra la gente"
Per concludere: un'autocritica schietta, al netto delle difficoltà normali per chi avvia un'amministrazione non del tutto in continuità con la precedente e al netto della pandemia? "In questo primo anno abbiamo lavorato molto per mettere a punto la sala macchine. Dopo una campagna tonante è come se fosse sceso il silenzio" ha risposto Mauro Gattinoni. "Questo ha comportato che i cittadini ci hanno magari visto poco fuori dal Palazzo. Ma è nostra intenzione recuperare terreno, nel confronto diretto con la città in tutte le sue manifestazioni".
Non a caso a prefazione della brochure di trenta pagine c'è una citazione di Mario Draghi, che è pure il sigillo dei tempi: "Il buon funzionamento del settore pubblico è al centro del buon funzionamento della società. Se il primo funziona, funziona anche la seconda. In caso contrario, la società diventa più fragile, più ingiusta". E ancora: "La pandemia ci ha rivelato la centralità del settore pubblico nel proteggere il nostro modo e la qualità della nostra vita. Il secondo evento è il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Questi due eventi richiedono nuove professionalità, investimenti in formazione, nuove forme di lavoro, nuove regole".