Calolzio

Tari: le nuove tariffe "infiammano" il Consiglio

Discussione su come impiegare il "tesoretto" ci 74mila euro

Tari: le nuove tariffe "infiammano" il Consiglio
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La discussione sulla nuova tariffazione della Tari, accende la bagarre in Consiglio Comunale a Calolziocorte. Nella serata di  giovedì 31 marzo 2022, sono state discusse e approvate definitivamente le nuove tariffe sulla tassa sui rifiuti che hanno visto l’Amministrazione Comunale mettere in campo una scontistica, dal 6 al 13 % per le utenze domestiche e dell’1% per le utenze non domestiche.

Tari: le nuove tariffe "infiammano" il Consiglio

«Grazie a una previsione forse troppo pessimistica, nel 2021, – spiega il sindaco Marco Ghezzi – abbiamo incassato circa 74.000 euro in più dalla Tari. Cifra che abbiamo scelto di impiegare per abbassare, con le opportune proporzioni, le tariffe che gravano sui cittadini».

Lo scorso anno, infatti era stata prevista a bilancio un’entrata di poco superiore a 1 milione e 300 mila euro messo, ma conti alla mano la previsione è risultata essere sottostimata: nelle casse del Comune sono infatti confluiti quasi 1 milione e 400 mila euro utilizzati per le riduzioni da cui tutti, nessuno escluso potranno trarre beneficio.

Il primo cittadino è poi entrato nei dettagli della nuova tariffazione, discussa preventivamente lo scorso lunedì 28 marzo nel corso della commissione Bilancio: «Tutte le famiglie – ha spiegato Ghezzi – potranno godere di uno sconto sulla Tari che andrà da un minimo del 6% ad un massimo del 13%, in base alla composizione del nucleo famigliare e alla metratura della propria abitazione».

«Per farla breve – ha continuato il sindaco – prendendo come riferimento un appartamento di 100 metri quadri, una persona singola pagherà il 13% in meno (l’11% se l’appartamento si aggira sui 70 metri quadri). Se la famiglia è composta da due persone lo sconto sarà dell’8%,  del 7% se composta da tre persone e del 6% nel caso di 4 persone”.

Tradotto in termini più pratici, conti alla mano, le famiglie alla fine dell’anno potranno risparmiare poco meno di una ventina di euro: «Sono riduzioni comunque basse – dichiara Ghezzi – ma che abbiamo voluto comunque approvare per dare un segnale forte ai cittadini. In un momento come quello che stiamo vivendo dove il costo dell’energia aumenta su ogni fronte, il Comune sceglie di venire in contro ai cittadini abbassando la tassa sui rifiuti».

Anche per le utenze non domestiche non sono previsti aumenti, ma anzi, è stata approvata una piccola riduzione intorno all’ 1%. Naturalmente il confronto va fatto, nel caso delle aziende, con il 2019, prima cioè delle agevolazioni governative conseguenti alla pandemia, che quest’anno non sono state finanziate.

La "sferzata" di Cola (Cittadini Uniti)

Su questo punto, la discussione si è fatta più accesa con l’intervento del consigliere di minoranza Paolo Cola che, in disaccordo con l’Amministrazione comunale sulla tariffazione non domestica, ha proposto una soluzione alternativa: «Secondo il nostro Gruppo (Cittadini Uniti) sarebbe stato preferibile utilizzare il tesoretto dei 74.000 euro per dare un aiuto maggiore a quelle utenze che sono state maggiormente colpite dalla pandemia. Mi riferisco a quelle categorie di esercizi come mense, pub, e ristoranti che si trovano a dover pagare anche 1000 euro per i rifiuti, e alle quali uno sconto di un centinaio di euro non avrebbe fatto affatto male».

«Mi rendo conto però – continua Cola – che una scelta di questo tipo non sarebbe stata una buona operazione elettorale per questa Amministrazione».

La replica di Valsecchi

Seccata ma tempestiva la risposta dell’Assessore Cristina Valsecchi: «Vi ricordo che questa Amministrazione è stata una delle uniche a elargire un contributo di 2000 euro ai commercianti del paese durante la pandemia. Non mi sembra propriamente corretto far passare l’idea che non abbiamo pensato alle imprese e ai commercianti calolziesi».

Il Comune, ha comunque previsto degli sconti per alcune categorie di esercizi particolarmente colpite (palestre, cinema, impianti sportivi, discoteche ed associazioni), possibili grazie all’utilizzo di un microfondo del valore di circa 6 mila euro.

Confermate infine, le scadenze dei pagamenti al 31 maggio e al 2 dicembre.

Luca de Cani

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