Ricorso contro il commissariamento del Parco Adda Nord
Cassano d’Adda, Airuno, Calco, Olginate, Lecco, Paderno d'Adda, Verderio, Solza e la Provincia di Bergamo si sono opposti.
Alcuni sindaci dei Comuni che ne fanno parte hanno deciso di ricorrere in giudizio.
Ricorso presentato da alcuni membri
Alcuni Comuni che fanno parte del Parco Adda Nord hanno deciso di opporsi alla decisione presa alcuni mesi fa. Cassano d’Adda, Airuno, Calco, Olginate, Lecco, Paderno d’Adda, Verderio, Solza e la Provincia di Bergamo hanno fatto ricorso contro il commissariamento dell’ente gestore del Parco. “Campagna elettorale? Ma di che campagna elettorale sta parlando l’assessore Terzi? Siamo di fronte a provvedimenti illegittimi. Regione Lombardia va a commissariare un Consiglio e un presidente in carica da pochi mesi, senza neanche sentire l’assemblea, cioè i sindaci. Poi, per nascondere queste decisioni quanto meno originali, getta la croce addosso a un partito perché quei sindaci si sono seccati di venire trattati così”. Questo il commento di Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd e componente delle Commissioni Ambiente e Agricoltura, dopo aver letto le dichiarazioni dell’assessore regionale all’Ambiente sulla decisione di alcuni Comuni di presentare ricorso.
Per il Pd è il commissariamento è illegittimo
“La Giunta ha sostituito con il commissario un Consiglio nuovo, eletto da pochi mesi, dopo un rinnovo pari al 50% dei componenti e dove erano rimasti solo due consiglieri leghisti – ha continuato Alloni – Perciò, i Comuni fanno ricorso contro un atto illegittimo che agisce su un Cda completamente rinnovato e dove l’unica continuità è rappresentata dai due consiglieri di espressione della Lega, ovvero il partito dell’assessore Terzi. Allora chi è che fa campagna elettorale?”. Ancora più grave, per il consigliere Pd, il fatto che non siano stati sentiti i borgomastri. “La Regione ha deliberato un atto tanto importante e grave senza mai sentire l’assemblea dei sindaci, senza condividere nulla con loro o coinvolgerli in questa decisione, quando questo è un organismo fondante per un parco – ha concluso – Forse perché non più tardi di tre mesi prima, l’assemblea stessa aveva manifestato praticamente all’unanimità il sostegno al nuovo presidente e al nuovo Cda. Perché la Terzi non ne ha mai tenuto conto?”.
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