Patto per la sicurezza di Lecco che attua il Decreto Salvini, Brivio: "Mettiamo da parte l'ideologia"
"Un’applicazione rigorosa e non rigida del decreto, declinata sulla peculiarità di ogni realtà urbana, concorra anche ad ammorbidire l’impatto con l’immigrazione"
Mercoledì mattina il sindaco del Comune di Lecco ha Virginio Brivio, insieme al Prefetto Liliana Baccari, all'assessore regionale Riccardo De Corato e ai primi cittadini di Calolziocorte, Casatenovo, Mandello del Lario, Merate, Valmadrera ha siglato in Prefettura il Patto per la sicurezza di Lecco, Si tratta di un protocollo "per l’attuazione concreta e calibrata sulla città del decreto sicurezza” spiega Brivio che "invita" a lasciare " da parte gli aspetti, diciamo, ideologici, è necessario e utile cogliere quegli aspetti del provvedimento che hanno come obiettivo il cosiddetto ordine pubblico e, di seguito, una più serena convivenza tra i cittadini"
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Patto per la sicurezza di Lecco
Pubblichiamo integralmente l'intervento del sindaco di Lecco
Quel che mi preme sottolineare è che si è riusciti a coniugare le nuove tecnologie con la formazione, garantendo un’efficace sintesi tra il potere degli strumenti e l’apporto essenziale delle risorse umane.Credo che ne sia scaturita una più efficiente organizzazione e una armonia sia degli obiettivi che delle modalità, nella consapevolezza che i ruoli non vanno sovrapposti e che solo facendo bene ciascuno il proprio mestiere non solo si allontanano eventuali conflitti di competenze ma si garantisce la capacità di intervenire secondo un programma, senza improvvisazione e non spinti dalla casualità.
L'applicazione del Decreto Salvini
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Sono certo che non rimarrà un’intesa sulla carta, anche perché nel passato altre forme di collaborazione si sono rivelate collaudate e utili: lavoriamo insieme su un terreno già dissodato ed ora siamo confortati da una legge che, al di là di ferite aperte sul versante dell’immigrazione, offre su altri interventi un quadro realistico e fattibile.Mi permetto di aggiungere anche che un’applicazione rigorosa e non rigida del decreto, declinata sulla peculiarità di ogni realtà urbana, concorra anche ad ammorbidire l’impatto con l’immigrazione ed a stemperare stati d’animo che, talvolta, si accendono su pretesti e su piccoli accadimenti che si possono evitare od almeno arginare.E’ con questa spinta che il Comune di Lecco ha aderito a questo progetto esecutivo, tenendo ben ferme le convinzioni che agli amministratori tocca il compito primario: quello di garantire a ciascun cittadino condizioni di vita e condizioni sociali degne della tradizione e dei valori che Lecco ha sempre incarnato.
Prevenire la devianza
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Il “patto per la sicurezza” tra la Prefettura di Lecco, Regione Lombardia, la Provincia di Lecco, il Comune di Lecco e i comuni di Calolziocorte, Casatenovo, Mandello del Lario, Merate e Valmadrera, incrementa la promozione di azioni coordinate volte a garantire le migliori condizioni di sicurezza e vivibilità nei nostri territori, anche in raccordo con i territori limitrofi, utilizzando ancor di più i piani di controllo coordinato del territorio esistenti, sviluppando politiche di prossimità e buone pratiche di collaborazione, implementando gli strumenti necessari. Ci muoveremo sui fronti della prevenzione e del contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nei settori degli appalti pubblici, dei contratti e delle forniture, delle concessioni, autorizzazioni e subentri negli esercizi pubblici e commerciali, nonché nell’attività edile, dei sistemi di videosorveglianza e tracciabilità; soprattutto, quello del monitoraggio e del recupero delle aree di maggior degrado urbano, quello dell’ascolto e del confronto con i diversi interlocutori della nostra società, quello della prevenzione della devianza giovanile (anche attraverso iniziative per l’educazione alla legalità nelle scuole), quello della promozione di iniziative finalizzate all’incremento della cultura della prevenzione e quello dell’attivazione di progettualità finalizzate alla rapida rilevazione di incidenti stradali.