Lecco

"Non sono convinta di questo Bilancio". L'ex assessore Clara Fusi ruba la scena alla minoranza ritirata sull'Aventino

La consigliere dem si è smarcata a sorpresa dalla sua maggioranza con una dichiarazione di voto che affossa il documento finanziario del prossimo triennio. Rivolta alla Giunta Gattinoni: "Vi do un altro anno di apprendistato. Poi basta però".

"Non sono convinta di questo Bilancio". L'ex assessore Clara Fusi ruba la scena alla minoranza ritirata sull'Aventino
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"Non sono convinta di questo Bilancio".  Così il consigliere di maggioranza Clara Fusi (Pd) ha rubato la scena alla minoranza ritirata  sull'Aventino. Il coup de théâtre  si è consumato stasera,  mercoledì 30 marzo 2022, nell'etere tra l'aula di Palazzo Bovara, dove era riunito in seduta il Consiglio comunale di Lecco, e l'online che collegava da casa l'ex assessore della Giunta Brivio.

Clara Fusi si smarca dalla sua maggioranza

Punto cardine dell'ordine del giorno, l'approvazione del Bilancio di previsione 2022/2023/2024. All'avvio della discussione, dopo l'illustrazione del documento da parte dell'assessore Roberto Pietrobelli, l'opposizione si è  sottratta.  L'eclatante "sciopero" è stato motivato da Emilio Minuzzo (Forza Italia) e Giacomo Zamperini (Fratelli d'Italia) con due dichiarazioni gemelle, di protesta, tra rivendicazione e  frustrazione. In sintesi: che ci stiamo a fare qui visto che questa maggioranza  boccerà tutte le nostre proposte di emendamento come ha fatto ieri sera per il nuovo regolamento di occupazione del suolo pubblico? Dunque "Lecco merita di più" ha ritirato l'emendamento che aveva predisposto sul documento di programmazione finanziaria per il prossimo triennio. Lo stesso ha fatto Fratelli d'Italia.  Nessun intervento, nessuna dichiarazione di voto a seguire.  Nemmeno da Lecco Ideale e Appello per Lecco che hanno coralmente intrecciato le braccia, sia in aula che a casa (per chi era collegato online). E un "Fate vobis" detto a Gattinoni e ai suoi.

Minoranza sull'Aventino: palla in mano alla maggioranza

La palla di stracci è rimasta in mano alla maggioranza. Che non ha mancato di dirsi dispiaciuta. Facendo poi seguire in carrellata gli interventi dei portavoce dei gruppi consiliari  che sostengono l'Amministrazione Gattinoni. A turno - da  Pietro Regazzoni (Pd), a Alessio Dossi (AmbientalMente), a Saulo Sangalli ( Fattore Lecco), a Chiara Frigerio (Fattore), fino a Alberto Anghileri (Sinistra) - è emersa tutta la soddisfazione per un Bilancio che "fa correre il triplo rispetto agli anni precedenti" (il copyright è di Pietrobelli). Solo Anghileri, al rammarico per il mancato confronto, ha aggiunto una staffilata al Centrodestra fuori dall'aula: "C'è la maggioranza e l'opposizione. Offendersi perché si perde è un atteggiamento un po' infantile".

Clara Fusi: "Non sono convinta di questo bilancio, sono sincera"

Sembrava fatta. Ma quando il presidente del Consiglio comunale Roberto Nigriello ha avviato il giro della dichiarazioni di voto, ecco che Clara Fusi chiede per prima la parola. Per esprimere una posizione che definisce "mia personale". E subito si smarca: "Non sono convinta di questo bilancio, sono sincera" dice. E lì per lì sembra di aver sentito male. Ma poi: "Non sono convinta perché nonostante i tanti soldi del Pnrr e nonostante  l'impegno che è stato messo nelle progettazioni, sono stati fatti dei tagli, dei tagli che sono espliciti   e che si vedranno nel tempo, con i  servizi che non saranno erogati o gli eventi che non saranno fatti". E mentre chi ascolta già immagina il mormorio crescente  fuori onda, Clara Fusi aggiunge: "Mi voglio collegare con quello che ha detto il consigliere di cui non mi viene adesso il nome... Anghileri, che ha detto che dopo i progetti con tutti questi soldi del Pnrr che siamo riusciti, anzi che siete riusciti, a portare a Lecco, bisogna farle le opere, farle con il personale del Comune che collabori con gli assessori e gli assessori che collaborino con il personale del Comune". E, mentre il presidente Nigriello (anche lui del Pd) l'avverte con una certa insistenza che è scaduto il tempo per l'intervento, Clara Fusi aggiunge: "Fino ad oggi io ho personalmente deciso di lasciare la possibilità di apprendistato a questa Giunta, se proprio voto a favore stasera è perché do un secondo anno di apprendistato. Poi basta".

Prima di Clara Fusi, Francesca Bonacina

Così Clara Fusi ha rubato la scena alla minoranza. Prima di lei l'aveva fatto un'altra donna del Pd, come lei ex assessore, anzi ex vicesindaco nella precedente Giunta Brivio. Lo scorso novembre Francesca Bonacina, all'epoca presidente del Consiglio comunale, aveva rassegnato le proprie dimissioni  in aperto dissenso con la decisione della Giunta Gattinoni di abbandonare il progetto del nuovo municipio ubicato nel complesso dell'ex Politecnico di via Marco d'Oggiono. Un progetto fiore all'occhiello di Virginio Brivio, la sua eredità più cospicua al successore Mauro Gattinoni. Il "cambio di rotta" tiene banco in cronaca da allora, da novembre, insieme alla querelle al nuovo progetto di acquistare, per farne il nuovo municipio,  il palazzo ex Deutsche Bank in piazza Garibaldi. Un cambio di rotta che ha fatto sbarellare la maggioranza, in particolare il Pd. Il dissenso aperto, pubblico, in sede istituzionale, di Clara Fusi avvalla tutte le indiscrezioni che si sono rincorse finora.

Valsecchi: "Assoluta incomunicabilità della maggioranza"

Il primo loquace (e soddisfatto) commento, quello di Corrado Valsecchi (Appello). Lui che sembrava essere  l'ultimo sopravvissuto alfiere di Brivio. E invece no.  Non è il solo. L'ex assessore ai Lavori pubblici, che oggi presidia l'eredità Brivio dal banco della minoranza, non si è fatto portare via la battuta.

In coda al Consiglio, ha annunciato di voler cassare dall'ordine del giorno (sempre per protesta) anche la mozione che aveva presentato sul tema "Misure di contrasto a caro bollette" e che si sarebbe dovuta discutere al punto 10 dell'ordine del giorno. A cappello ha infilato le sue considerazioni sulla fronda  fresca di serata.

"Ieri in apertura di seduta,  ho fatto un discorso evidentemente rimasto inascoltato. Continuate così. Adesso davvero ve la canterete e suonerete da soli. Parlavo di confronto, del ruolo dei consiglieri di minoranza e maggioranza, di reciprocità e relazioni dentro e fuori il Consiglio comunale. Niente da fare. Anziché aprirvi vi siete ulteriormente chiusi. Pensate che questa è la vostra forza. Invece è la vostra debolezza. Il Consiglio comunale è spaccato. La comunità è spaccata. Siete meno coesi di quello che volete far credere con il voto e lo si è visto stasera. Un anno fa avevo votato a favore per un serio incoraggiamento del Bilancio preventivo, atteggiamento più unico che raro per un consigliere di minoranza. quest'anno visto il comportamento sempre più pregiudiziale e supponente di questa maggioranza, e l'incapacità totale di riuscire a tessere relazioni corrette con le minoranze consigliari. Gli  episodi che hanno portato un sindaco a non ritenere utili le relazioni con un capogruppo civico che rappresenta la lista civica più longeva della storia di Lecco in Consiglio comunale, le mancate risposte durante le domande di attualità, per tutti questi motivi ho votato contro il Bilancio preventivo. Per l'assoluta incomunicabilità con questa giunta e l maggioranza che la sostiene ritiro a mozione sul caro bollette, cercando soddisfazione nel fatto che tale mozione è stata votata all'unanimità dal tutte le forze politiche presenti in consiglio regionale lombardo".

 

 

 

 

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