L'intervento

Il Circolo Ambiente Ilaria Alpi: “Ribadiamo il nostro ‘no’ al teleriscaldamento Silea”

"La nostra richiesta è che si disattivi da subito una linea dell'inceneritore di Valmadrera, mentre per la seconda si deve programmare un piano di dismissione entro, al massimo, 5 anni"

Il Circolo Ambiente Ilaria Alpi: “Ribadiamo il nostro ‘no’ al teleriscaldamento Silea”
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Di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi"

 

Come Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ribadiamo la nostra totale contrarietà al progetto del teleriscaldamento, voluto da Silea, che interesserà i comuni di Lecco, Valmadrera e Malgrate.

 

Il nostro no è dettato da almeno 2 considerazioni. 


Il teleriscaldamento sarà legato all’incenerimento dei rifiuti fino al 2032, ovvero avremo ancora 10 anni di funzionamento di un forno che invece potrebbe da subito chiudere una delle 2 linee esistenti, considerando la progressiva diminuzione dei quantitativi di rifiuti prodotti in provincia di Lecco, tant’è che già oggi molti rifiuti arrivano da fuori provincia. 


Non è possibile prevedere quante utenze si allacceranno alla rete di teleriscaldamento; inoltre chi si allaccerà rimarrà ‘vincolato’ alla rete stessa, quando invece la priorità deve essere indirizzata all’efficientemente energetico (ovvero alla riduzione dei consumi di energia) e all’utilizzo di fonti rinnovabili autoprodotte, quali ad esempio il fotovoltaico o le pompe di calore. 


La promessa di 'decarbonizzazione’ avverrebbe dopo il 2032, nel frattempo si continueranno a bruciare rifiuti per un altro decennio! L’incenerimento è un sistema obsoleto e fortemente inquinante, che contribuisce al peggioramento della qualità dell'aria in uno dei territori tra i più inquinati d'Europa. L’incenerimento produce inoltre come ‘scarto’ altri rifiuti, ovvero ceneri tossiche - corrispondenti a circa un terzo dei rifiuti bruciati (!) - che devono essere trasportate in apposite discariche. 


In definitiva la nostra richiesta è che si disattivi da subito una linea dell'inceneritore di Valmadrera, mentre per la seconda si deve programmare un piano di dismissione entro, al massimo, 5 anni.

Questo anche considerando che, grazie all’introduzione della tariffa puntuale – già attiva in alcuni comuni della provincia, con ottimi risultati – potremmo avere un’ulteriore diminuzione dei rifiuti indifferenziati. 

 

Nel frattempo le Istituzioni del territorio, dalla Regione ai Comuni, devono mettere in campo politiche concrete di riduzione alla fonte dei rifiuti. Questa è la vera priorità che va rivendicata, piuttosto che 'avallare' altri 10 anni di incenerimento!

   

Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi

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