Covid-19

Contagi nell'ospedale di Bellano, "Si stanno ripetendo gli errori della prima ondata"

"L’assenza di dispositivi efficaci e di tamponi ai pazienti e agli operatori sanitari ha provocato le inevitabili conseguenze"

Contagi nell'ospedale di Bellano, "Si stanno ripetendo gli errori della prima ondata"
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“La situazione dell’ospedale Umberto I di Bellano non può non destare preoccupazione e necessita di essere seguita da vicino, come del resto quella di tutte le strutture ospedaliere in questo frangente”, commentano così Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, e Andrea Nogara, segretario del locale Circolo Pd, quanto sta accadendo nel nosocomio dell’Alto lago. L'unico ospedale lecchese non destinato ad ospitare pazienti che hanno contratto il Coronavirus non è più infatti Covid Free con una decina di dipendenti e otto pazienti contagiati.

Contagi nell'ospedale di Bellano, "Si stanno ripetendo gli errori della prima ondata"

“Purtroppo notiamo come anche in questa seconda ondata si stiano ripetendo gli errori della prima e siano mancate le necessarie misure di prevenzione – sottolineano Straniero e Nogara –. L’assenza di dispositivi efficaci e di tamponi ai pazienti e agli operatori sanitari ha provocato le inevitabili conseguenze. Chiamiamolo focolaio oppure no, ciò che è successo a Bellano poteva essere efficacemente prevenuto”.

La seconda ondata

Ma in sostanza, per il consigliere Pd e il segretario dem di Bellano, è evidente un aspetto: “Le misure di contenimento del contagio finora messe in campo per contrastare la seconda ondata, non sono riuscite a frenare la curva dei contagi. E l’ospedale Umberto I ne sta pagando pesantemente le conseguenze”.

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