"Il lunedì nero della Lega"

Antonello Formenti: "Lega punita perché ha tradito il territorio"

Per il consigliere regionale occorre ridare la parola ai militanti: "Il mio desiderio oggi è ripartire con la Lega Nord per l’Indipendenza della Padania con un Congresso

Antonello Formenti: "Lega punita perché  ha tradito il territorio"
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"Sono passate poche ore dalla chiusura dei seggi elettorali e il dato elettorale della Lega impone una riflessione senza urla ma chiara e sincera". Antonello Formenti, consigliere regionale  della Lega al Pirellone  interviene su Facebook, affondando con un post il proverbiale coltello nella piaga. C'è la debacle del Carroccio a livello nazionale, ma anche quella a livello territoriale, segnatamente lecchese, con cui fare i conti. Formenti sembra però volersi finalmente togliere anche qualche sassolino dalle scarpe.

Formenti: "Strappo profondo tra la Lega e il nostro territorio"

"In questa campagna elettorale ho riscontrato uno strappo particolarmente profondo tra la Lega e la gente del nostro territorio che si è sentita tradita dall’abbandono delle battaglie storiche del nostro movimento" scrive il lumbard. Da ricordare che ultimamente Formenti si era avvicinato all'ex ministro Roberto Castelli, da tempo fuori dalla dirigenza politica del partito e oggi tra i più critici  nei confronti del leader Matto Salvini.

"Lega punita perché ha dimenticato i sui cavali di battaglia"

"In passato ci hanno sempre perdonato i mancati risultati, soprattutto sul fronte dell’autonomia, ma in questa occasione siamo stati puniti perché abbiamo dimenticato i nostri cavalli di battaglia, rispolverati solo in maniera opportunistica nella parte finale di questa campagna elettorale" scrive ancor Formenti. "I Lombardi, i Veneti, i Piemontesi ci hanno detto chiaramente che non voteranno più la Lega se non torna a rappresentare il Nord e gli interessi del Nord".

Formenti: "Subito un congresso"

Per Formenti è essenziale ripartire dalla base: "I militanti, il patrimonio più prezioso per il movimento, torneranno a lottare ma dobbiamo ridargli voce. Occorre svolgere subito, in brevissimo tempo, i congressi per restituire ai territori i propri rappresentanti votati e non “imposti” dall’alto, secondo logiche poco comprensibili e lontane dal merito".

En passant un inciso: "Non ho mai seguito e non fa parte del mio carattere diffondere 'pettegolezzi' o voci di corridoio per creare acredine tra i militanti. L’invidia non mi appartiene".
Per concludere:  "Il mio desiderio oggi è ripartire con la Lega Nord per l’Indipendenza della Padania con un Congresso che ridia la parola ai militanti per definire chiaramente la politica dei prossimi mesi (e anni) dando al segretario che sarà eletto chiunque sia un mandato chiaro e non modificabile senza il consenso della base. Nei momenti difficili c’è chi si piange addosso, chi polemizza e chi vuole dare il suo contributo per costruire il futuro. Ripartiamo con fiducia dalla concretezza delle nostre radici".

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