una collaborazione sul territorio

Un accordo tra Panathlon Club e Politecnico per la ricerca in campo sportivo

Il club lecchese finanzierà lo Human Performance Laboratory per la raccolta di dati di performance atletiche

Un accordo tra Panathlon Club e Politecnico per la ricerca in campo sportivo
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Così diceva Peter Drucker: "Se riesci a misurare la prestazione allora la puoi migliorare". Ed è questo l'obiettivo dello Human Performance Laboratory del Politecnico di Lecco, che lavorerà per la ricerca e la raccolta dati sulle performance sportive. Proprio al fine di sostenere le attività di questo laboratorio il Panathlon Club Lecco ha firmato nella serata di oggi, martedì 12 settembre 2023, un agreement con il Politecnico.

Un accordo tra Panathlon Club e Politecnico per la ricerca in campo sportivo

Come ha spiegato il professor Marco Tarabini, nel concreto l'agreement tra Politenico e Panathlon Club consiste in un accordo biennale secondo cui Panathlon si impegna a versare 2000 euro all'anno al Politecnico di Lecco, che userà questi fondi per mantenere le iniziative gratuite che già propone sul nostro territorio.

 

Marco Tarabini e Andrea Mauri

 

"Lo scopo del laboratorio è triplice - ha spiegato il dottor Filippo Bertozzi, sportivo e ricercatore, dopo aver sottolineato il grande valore sociale dello sport e l'importanza di fare ricerca su di esso - Innanzitutto la valutazione della performance, cioè delle caratteristiche funzionali determinanti la performance sportiva di atleti e soggetti sani; in secondo luogo una profilazione dello stato di allenamento degli atleti e la comparazione longitudinale di parametri durante la stagione sportiva. Quindi si parla di valutazioni metaboliche e valutazioni biomeccaniche, tra cui lo studio della tecnica e lo studio dei fattori di rischio, per prevenire eventuali infortuni".

 

Filippo Bertozzi

 

"Panathlon Club è sempre stato promotore dello sport, dell'etica e della formazione sportiva - queste le parole di Andrea Mauri, presidente del Panathlon Club - L’agreement ha una durata minima di 2 anni ma è rinnovabile, il nostro è un contributo che sostiene la ricerca e la formazione didattica. Ieri sul Sole 24 Ore è uscito un articolo sull'indice di sportività: la città di Lecco è nona in classifica, in particolare è prima per quanto riguarda la categoria sport e bambini, che comprende gli atleti dai 6 ai 14 anni, ed è quinta nella categoria sport e società. Il politecnico darà un valore aggiunto a tutto questo. Il nostro territorio è attento allo sport e lo sport forma i ragazzi nello spirito, nel far fatica per avere un risultato, nell'autostima, nella condivisione e nell'eccellenza".

 

 

La serata è poi proseguita nel vivo del laboratorio, dove un atleta correva sul tapis roulant mentre indossava una maschera che convogliava il suo respiro in un dispositivo dotato di tecnologie che permettono di registrare le percentuali di ossigeno e di anidride carbonica presenti in ogni atto respiratorio. Il professor Bertozzi ha spiegato che solitamente la prassi è quella di realizzare un test incrementale, aumentando lo sforzo a cui è sottoposto l'atleta finché giunge alla massima prestazione che il suo sistema cardiocircolatorio è in grado di mantenere. Il battito cardiaco dell'atleta è infatti monitorato in tempo reale da un cardiofrequenzimetro. A fine test poi viene misurata la concentrazione ematica di acido lattico presente nel sangue, attraverso un piccolo prelievo di sangue dai lobi dell'orecchio.

 

Un secondo test che è stato illustrato è quello relativo al sistema di training cognitivo motorio: l'atleta aveva davanti a sé un pannello con delle lettere e dei simboli che si illuminavano ad intermittenza e il test calcolava il suo tempo di reazione nello spegnere il semaforo verde. Il sistema comunica con un palmare attraverso un segnale radio e poi lo strumento calcola una media del tempo di reazione in movimento.

 

"Gli studi precedenti si basavano su test cognitivi al computer, dove però l’atleta restava fermo su una sedia - ha sottolineato il dottor Bertozzi - Mentre in questo modo il test risulta molto più simile all'esperienza in campo da gioco, qualunque sia lo sport".

 

 

Durante la serata c'è stata anche una tappa in un secondo laboratorio: "Nel 2019 siamo stati contattati da Regione Lombardia per le Olimpiadi Milano-Cortina - ha spiegato il professor Tarabini - E abbiamo proposto la realizzazione di un simulatore (come quelli di guida) per tutti gli sport - il primo nel suo genere - dalla corsa, al ciclismo, agli sport acquatici, ecc...". Il simulatore, dal costo di 800 mila euro, dovrebbe essere installato tra circa 15 giorni e potrebbe rivelarsi utile soprattutto per le persone con disabilità che, grazie ad esso, avrebbero l'opportunità di sperimentare diversi sport e capire quale sia il più adatto a loro.

 

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