al Cinema Nuovo Aquilone 

Francesca Fialdini a Lecco ha raccontato la fame d'amore

Avvalendosi  della preziosa collaborazione del dottor Leonardo Mendolicchio, Francesca Filadini  è riuscita ad approfondire la dimensione medica di quello che può essere considerato uno dei grandi mali del nostro secolo: il disturbo del comportamento alimentare.

Francesca Fialdini a Lecco ha raccontato la fame d'amore
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"Nella tana del coniglio. Quando la lotta con il cibo diventa un'ossessione". E' questo il titolo dell'ultima fatica letteraria di Francesca Fialdini, giornalista e conduttrice televisiva ospite d'eccezione nella serata di ieri, giovedì 16 maggio 2024,  al Cinema Nuovo Aquilone. 

Francesca Fialdini a Lecco ha raccontato la fame d'amore

Avvalendosi  della preziosa collaborazione del dottor Leonardo Mendolicchio, Francesca Filadini  è riuscita ad approfondire la dimensione medica di quello che può essere considerato uno dei grandi mali del nostro secolo: il disturbo del comportamento alimentare. Un libro che raccoglie  incontri intimi, a cuore aperto, con persone affette da disturbi del comportamento alimentare. Sei colloqui delicati e potenti in cui le parole acquistano un valore centrale per riflettere i motivi nascosti di un dolore che trasfigura il corpo ma inizia chissà dove. Martha, Benedetta, Marco, Giulia e Anna ci invitano a guardare cosa c’è dentro la tana in cui sono caduti mentre rincorrevano un mito, un ideale di perfezione, un bisogno d’amore, una visibilità.

Ad intervistare l'autrice sul palco dell'Aquilone il giornalista del Corriere  della Sera  Giampiero Rossi mentre a fare gli onori di casa è stato il prevosto di Lecco don Davide Milani.

"Sono tra amici questa sera - ha detto Fialdini - e tra amici ci si dice tutto. Questo è importante perchè è segno di reciproca fiducia. L'ascolto è una cosa importante , non il giudizio. Nessuno vuole essere giudicato sull'amore, o meglio sulla fame di amore  della quale soffrono non solo le nuove generazioni, ma tutti noi. E tutti noi, insieme, ci dobbiamo aiutare. Attraverso questo libro ho la possibilità di parlare ad adulti e ragazzi con la consapevolezza che abbiamo una responsabilità perchè le nostre parole. devono poi diventare azioni".

Filadini ha affrontato anche il delicato tema di internet e della rete. "Le immagini che passano sui social segnano il nostro comportamento.  Noi, nati prima del 2000, avevamo la sicurezza dell'identità famigliare ed i  contesto sociale nel quale ognuno si sentiva realizzato. Ora tutto questo è saltato. Oggi c'è un palcoscenico virtuale per tutti, ma quando scendiamo da questo palco c'è il silenzio e ci troviamo faccia a faccia con la realtà della nostra vita. Stiamo perdendo la bussola che ci indica la serenità".

Drammatica, secondo Fialdini, l'esperienza della pandemia. "Dopo il Covid quattro milioni di Italiani soffrono di problemi di salute mentale. Il primo male lo facciamo a noi stessi non ascoltandoci o quando chi ci sta accanto vuole fare  are di noi quello che non siamo. Come Alice inseguiva il coniglio bianco, così, i ragazzi che racconto nel libro, inseguivano  con tenacia un desiderio, senza accorgersi che la corsa cieca li stava risucchiando dentro un vortice di ossessioni, dentro un buco senza luce. L’intento di questo libro è portare a chiunque una riflessione sull’uso delle parole quando raccontiamo di anoressia, bulimia, binge eating e altre declinazioni dei disturbi del comportamento alimentare, consapevoli che le parole creano le nostre relazioni, propongono un’immagine di noi stessi e danno forma – come un gioco di specchi – alle nostre ansie e paure più profonde".

Mario Stojanovic

 

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