Violenza sui treni della Lecco-Milano: i senatori Faggi e Arrigoni interrogano il ministro
"Serve l’espulsione immediata dal nostro territorio dei clandestini e degli stranieri che si macchiano di gravi reati".
“Non è più accettabile che servizi essenziali per i cittadini come quello del trasporto ferroviario o che luoghi come le stazioni siano diventati zone di spaccio, rapine e violenza e che, giustamente, vengano percepiti come estremamente pericolosi”. A dichiararlo sono i senatori lecchesi della Lega Paolo Arrigoni e Antonella Faggi in merito al grave episodio che nel tardo pomeriggio di lunedì, nei pressi della stazione ferroviaria di Olgiate Molgora, ha visto il brutale pestaggio di un giovane commerciante da parte di una decina di minorenni extracomunitari.
Violenza sui treni della Lecco-Milano
“Questa aggressione non è che il culmine di un crescendo di violenza e insicurezza che da diversi mesi va in scena ad opera di bande di giovani extracomunitari, spesso minorenni, che agiscono sui treni e nelle stazioni della tratta ferroviaria Milano-Lecco”, rilevano i senatori leghisti. “Furti, rapine a mano armata, aggressioni e violenze che hanno come vittime giovani donne sono riportati ormai regolarmente dalle cronache locali; e nonostante l’eccellente lavoro delle Forze dell’Ordine, che non più tardi di 10 giorni fa ha permesso di sgominare una baby gang accusata di 21 casi di rapine e aggressioni, sempre nuovi gruppetti di delinquenti sembrano pronti a spadroneggiare sui treni e nelle stazioni”.
Interrogazione al Ministro dell'Interno
“Visto la gravità della situazione e dopo aver interpellato il Prefetto di Lecco, abbiamo ritenuto necessario presentare un’interrogazione urgente al Ministro dell’Interno per sapere quali provvedimenti intenda adottare per la sicurezza dei cittadini nelle tratte ferroviarie lombarde”.
“Per la Lega – concludono Arrigoni e Faggi - garantire il presidio costante delle Forze dell’Ordine e l’espulsione immediata dal nostro territorio dei clandestini e degli stranieri che si macchiano di gravi reati sono interventi prioritari che gli italiani, con il voto del 4 marzo, ci hanno chiamato a mettere in pratica”.