Vaccini obbligatori "congelati" per un anno? No dei medici, Burioni minacciato

E anche una fronda di Regioni si dice pronta a ricorrere alla Consulta.

Vaccini obbligatori "congelati" per un anno? No dei medici, Burioni minacciato
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Restano sotto i riflettori i vaccini obbligatori. E lo saranno presumubilmente da qui alla ripresa dell'anno scolastico, dato che a Roma la situazione è, per usare un eufemismo, confusa. Contro la possibilità che l'obbligo vaccinale venga "congelato" per un anno si stanno mobilitando gli ordini dei medici (più avanti nell'articolo vi raccontiamo della Bergamasca), ma anche diverse regioni. E intanto il fronte No Vax ha ormai scelto il suo nemico numero uno: minacce sui social al virologo lecchese Burioni.

Vaccini obbligatori "congelati"?

Il Senato venerdì ha detto sì all’emendamento, inserito nel decreto Milleproroghe, che fa slittare di un anno l’obbligo di presentare i certificati vaccinali per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia e ai nidi, introdotto dalla Legge Lorenzin. Ma la Camera ancora no. E considerando le tempistiche agostane dei lavori parlamentari, è molto probabile che in ogni caso non vi siano i tempi per rendere operativo il "congelamento" dell'obbligo vaccinale per il primo giorno di scuola.

Intanto si levano diversi no

Diverse Regioni, in primis Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Marche, Piemonte e Sardegna, sarebbero pronte a ricorrere alla Consulta. Calabria e Campania anche. Ma anche all'interno del Movimento 5 Stelle non tutti i parlamentari sono dello stesso orientamento: dopo il passaggio in Senato, diversi di loro lo hanno fatto chiaramente presente prendendo le distanze.

Il "manifesto" dei medici bergamaschi

Ecco, in estratto, come anche l'Ordine dei Medici di Bergamo ha deciso di prender posizione sull'argomento:

La situazione che si sta creando, relativamente al dibattito sui vaccini, è tanto paradossale quanto rappresentativa della difficile realtà del nostro Paese. Le forze politiche di maggioranza sembrano disperatamente alla caccia dei più disparati consensi di nicchia, quelli che potrebbero fare la differenza in una tornata elettorale.

Così il variopinto e rumoroso mondo dei no vax viene blandito contro ogni elementare evidenza non solo di scienza, ma di civiltà.

E' arrivato il momento in cui occorre mobilitarsi per difendere il bene più prezioso per una comunità, quello della salute.

LEGGI QUI IL MANIFESTO COMPLETO DEI MEDICI OROBICI

Difficile compito per il Ministro

«I bambini dovranno essere vaccinati, non decade l’obbligo ma una delle tre sanzioni previste dalla legge».

Così prova a chiarire il ministro della Salute Giulia Grillo. Ma si fa largo anche l'ipotesi di correre ai ripari "proteggendo" gli scolari immunodepressi facendoli spostare in classi "più sicure" (posto che il problema della promiscuità degli ambienti scolastici sia difficilmente arginabile), idea che ha già fatto insorgere molti presidi.

Insomma, la materia resta tecnicamente incerta, anche perché al momento l'unico atto è rappresentato da una semplice circolare, che la Grillo ha inviato il 5 luglio e che permette ai genitori di presentare l’autocertificazione come unico attestato vaccinale se manca la documentazione Asl.

Presumibilmente comunque, varrà la circolare, la quale precisa che:

"per i minori da 6 a 16 anni, quando non si tratta di prima iscrizione scolastica, resta valida la documentazione già presentata per l'anno scolastico 2017-2018. Se il minore non deve effettuare nuove vaccinazioni o richiami e per i minori da 0 a 6 anni e per la prima iscrizione alle scuole (minori 6-16 anni), basta una dichiarazione sostitutiva di avvenuta vaccinazione. In alcuni casi, varrà anche l'autocertificazione che attesti l'avvenuta prenotazione alla Asl per effettuare le vaccinazioni".

Burioni nemico numero uno

Intanto, mentre si alzano i toni, il fronte No vax sembra aver eletto il proprio emblematico "nemico numero uno". Si tratta sempre del virologo Roberto Burioni, che non le ha mai mandate a dire contro chi ritiene dannosi i vaccini, anche con toni molto forti (il titolo del suo libro, "La congiura dei somari", è abbastanza indicativo in questo senso).

Nei confronti del medico, due gli attacchi "social" giunti nelle ultime ore.

Ho saputo che vai al mare al n... prego di non incontrarti e in cuor mio spero che affoghi! Per ogni lacrima versata, per ogni notte insonne, per ogni discriminazione, per ogni ora tolta ai nostri figli dietro questa guerra... il mio più sonoro vaff!.

Così una mamma su Facebook. E invece ecco un'altra minaccia arrivata via Twitter.

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daniele.pirola@netweek.it

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