Sicurezza

Taser in dotazione ai Carabinieri lecchesi: via libera alla pistola a impulsi elettrici

Tutte le pattuglie di carabinieri assegnate ai servizi di pronto intervento e controllo del territorio della provincia lecchese potranno avvalersi del nuovo strumento operativo.

Taser in dotazione ai Carabinieri lecchesi: via libera alla pistola a impulsi elettrici
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Con la conclusione dell’ultimo corso di formazione che si è svolto al  Comando Provinciale Carabinieri di Lecco, tutto il personale delle componenti Radiomobile delle Compagnie Carabinieri di Lecco e Merate  è stato abilitato all’utilizzo della “pistola ad impulsi elettrici Taser X2”.

Taser in dotazione ai Carabinieri lecchesi

Tutte le pattuglie di carabinieri assegnate ai servizi di pronto intervento e controllo del territorio della provincia lecchese potranno avvalersi del nuovo strumento operativo.

Cosa è il Taser e come funziona

Il “Taser” è un dispositivo in grado di emettere impulsi elettrici a tensione controllata proiettando, a corto raggio, una coppia di dardi che rimane collegata all’arma per mezzo di fili conduttori, per inabilitare temporaneamente le funzioni motorie del soggetto colpito, mediante contrazione involontaria dei muscoli.

Il carabiniere, adeguatamente formato, può farne uso per facilitare il controllo fisico di una persona che manifesta atteggiamenti violenti, minacciosi e/o in stato di agitazione psicofisica per  renderlo inoffensiva, neutralizzandone la minaccia, senza dover necessariamente ricorrere al “contatto fisico” - spiegano dall'Arma Ciò consente di di  tutelare la sicurezza del militare, della persona che resiste all’autorità e di altre persone eventualmente coinvolte , evitando così una escalation che potrebbe portare all’uso legittimo di armi letali".

Funzione deterrente

Il “Taser”, portato in modo ben visibile dal militare dell’Arma, potrà anche avere una funzione deterrente per far desistere una persona da una condotta aggressiva.

L’iter per l’utilizzo in via sperimentale del dispositivo Taser da parte delle Forze dell’Ordine italiane è iniziato nel 2014, mentre la sperimentazione è stata avviata nel 2018 e ha coinvolto il personale della Polizia, dei Carabinieri e della GdF di 12 città italiane: Milano, Torino, Genova, Padova, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Caserta, Napoli, Brindisi, Catania e Palermo. La sperimentazione si è conclusa con successo e, nel gennaio 2020, il Consiglio dei Ministri ha approvato un regolamento, recepito da un decreto del Presidente della Repubblica, che ha aggiunto il dispositivo Taser alla lista delle armi in dotazione alle Forze dell’Ordine italiane.

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