La protesta

Renzo e Lucio: flash mob a Lecco per la Legge Zan

L'associazione lecchese per i diritti LGBT in piazza Garibaldi per manifestare contro l'ostruzionismo della Lega in Senato e chiedere la calendarizzazione del DDL

Renzo e Lucio: flash mob a Lecco per la Legge Zan
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Flash Mob in piazza Garibaldi a Lecco, questo pomeriggio, sabato 24 aprile 2021, a sostegno della Legge Zan. L’iniziativa dell’associazione “Renzo e Lucio”, associazione lecchese che si batte per i diritti LGBT, intendeva  "protestare contro l’atteggiamento ostruzionista che la Lega per Salvini sta da giorni operando in Senato al fine di impedire la discussione del Disegno di Legge Zan che mira a punire le azioni violente motivate dall’odio nei confronti di omosessuali, transessuali, disabili e di donne che subiscono violenze".

Contro l'ostruzionismo di Ostellari alla Legge Zan

"Da giorni il leghista Andrea Ostellari, il presidente della commissione giustizia al Senato, rimanda l’approdo nell’aula del Senato del disegno di legge"  spiegano gli attivisti del sodalizio lecchese.  "Nei giorni scorsi l’associazione Renzo e Lucio ha scritto ai Senatori della Lega del territorio lecchese, Antonella Faggi e Paolo Arrigoni, senza avere da parte loro alcuna reazione o attenzione".  Da qui l'iniziativa, che ha visto  una quindicina di persone  manifestare con cartelli colorati in piazza Garibaldi chiedendo subito la calendarizzazione del DDL.

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Maniàci: "Non è la prima volta che scendiamo in piazza"

“Purtroppo non è la prima volta che scendiamo in piazza a protestare per questa legge” racconta la presidente dell’associazione, Dalila Maniàci. "Lo abbiamo fatto anche lo scorso luglio e speriamo di non doverlo fare più. É frustrante osservare come una legge che non toglie diritti a nessuno ma, anzi, tutela le minoranze, venga continuamente rinviata. L’accusa più diffusa che viene mossa è che si tratta di una legge liberticida, che mina la libertà di espressione. Ma quando parliamo, per esempio, di persone trans, non stiamo parlando di opinioni. Se compi un atto transfobico nei miei confronti, questo non può essere giustificato 'dall’opinione e dalla tua libertà di espressione'. Essere trans non è una scelta. Come non è una scelta essere omosessuali né disabili".

"Siamo stanchi delle scuse strumentali"

E ancora: "Siamo stanchi delle scuse strumentali e delle inversioni di marcia improvvise: come quella di Italia Viva, che prima dice di 'fare in fretta', poi si dice disponibile a discutere nuovamente le modifiche. Ciò significa rinviare ancora una legge che rischia di essere finite nel dimenticato per via di un interesse politico non così difficile da scorgere. Ma quando parliamo di diritti umani, gli interessi e le fazioni politiche non dovrebbero esistere. Come donna non eterosessuale, voglio che la minoranza a cui appartengo venga tutelata: anche questa, non è un’opinione”.

Dodici cartelli colorati: "#legge Zan ora"

Durante il flash-mob i manifestanti hanno indossato dodici cartelli colorati recanti la scritta “#legge Zan ora” manifestando il loro disappunto “per l’atteggiamento ideologico della Lega”, recandosi anche di fronte alla sede della Lega locale con la bandiera dell'associazione.

 

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