Pizzeria chiusa per mafia: respinto i ricorso al Tar. Le serrande restano abbassate

Resta chiusa la Calabrisella di Oggiono.

Pizzeria chiusa per mafia: respinto i ricorso al Tar. Le serrande restano abbassate
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Pizzeria chiusa per mafia: respinto i ricorso al Tar presentato dai titolari della Calabrisella di Oggiono, il locale in pieno centro storico, riconducibile alla famiglia De Luca, legata ai Trovato,  che ormai da settimane non è attivo.

Pizzeria chiusa per mafia

La Prefettura di Lecco infatti aveva inviato all'Amministrazione comunale di Oggiono una interdittiva all'interno della quale si segnalava "la sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi della pizzeria”. Le indagini che  avevano portato all’interdittiva erano  state condotte dalla Dia, la Direzione distrettuale antimafia che in una relazione aveva messo  nero si bianco che “è un dato inconfutabile che l’azienda vive ed opera in un contesto permeato di legami con la criminalità mafiosa e che la sua struttura a base familiare ricalca il modello utilizzato dall’associazione criminale di appartenenza”.

Respinto i ricorso al Tar

Per questo motivo al titolare della pizzeria d'asporto, Raffaele Pedace, era stata notificata l'ordinanza di chiusura. Che per altro non era la prima visto che i locali di via Cavour, che sono di proprietà di una immobiliare di cui fa parte anche l’assessore oggionese Giuseppina Gerosa, erano già stati chiusi nel dicembre del 2017. Subito dopo la chiusura i titolari avevano annunciato e quindi presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo. I giudici però non lo hanno accolto. Pertanto, al momento, la pizeria resta chiusa

 

 

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