Non si placano le proteste

Iniziati i lavori per abbattere i sei cedri a Olginate FOTO

Si tratta di sei esemplari di cedro dell’Hymalaya, alti fra i 15 e i 20 metri, che svettano da decenni davanti all’edificio dell’ex municipio di Olginate.

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Sono iniziati oggi, giovedì 27 febbraio, i lavori di abbattimento dei sei esemplari di cedro dell’Hymalaya, alti fra i 15 e i 20 metri, che svettano da decenni davanti all’edificio dell’ex municipio di Olginate. Una decisione sofferta, ma necessaria per garantire la massima sicurezza. A confermarlo sono stati tanto il sindaco Marco Passoni quanto l’agronomo Elia Galbusera in una commissione ad hoc per spiegare i motivi che hanno portato a questa scelta. Nel frattempo in tanti hanno espresso la loro contrarietà contro la decisione dell'Amministrazione, tra cui il gruppo di minoranza "Olginate si Cambia" e anche diversi cittadini. Addirittura sul muro a fianco dell’ex sede del Comune, nei pressi della statua di San Carlo, all’imbocco del ponte sull’Adda è comparso ieri, mercoledì 26 febbraio, questo eloquente slogan: “+ 5 g- radiazioni, alberi e aria nei polmoni, grazie  Comune”.

Minoranza contraria all'abbattimento

"Ce l’hanno fatta fino ad oggi, 27 Febbraio 2020, i sani e grandi sani cedri dell’Himalaya che da più di 120 anni fanno ombra e abbelliscono il parco davanti all’ex Muncipio. Centoventanni, due guerre mondiali, chissà quanti forti temporali e trombe d’aria, quasi una trentina di Sindaci ma non sono riusciti a sopravvivere all’Amministrazione Passoni. Il Sindaco Passoni, contro ogni buonsenso e senza una perizia strumentale che ne comprovi la reale necessità ha deciso di abbattere a zero i sei cedri, lo stesso agronomo, il dott. Galbusera, durante la commissione ha affermato che le sei piante sono stabili, sane e in perfetta forma e che una perizia approfondita per giustificarne il taglio sarebbe superflua perché verranno abbattuti per una questione estetica e di “sicurezza” - spiegano i consiglieri del gruppo di minoranza "Olginate si Cambia" - La sicurezza zero non esiste, abbiamo edifici in pieno centro Olginate che cadono a pezzi, con tetti, persiane e facciate pericolanti ma nessuna ordinanza e nessuna paura in quel caso, però per sei piante ultracentenarie che nella loro storia a memoria non hanno mai creato un problema bisogna intervenire drasticamente. Vero è che il sindaco deve tutelare e proteggere i propri cittadini, ma per farlo bisogna usare il buonsenso e non trovare streghe da cacciare dove non esistono. Lo stesso Agronomo Lecchese dott. Buizza si è offerto di fare una perizia gratuita e di garantire civilmente e penalmente per i sei cedri, un pazzo? Ma ad Olginate è così, l’amministrazione prima ci pensa e decide in maniera definitiva a porte chiuse, poi quando ha deciso a ridosso dell’operazione lo comunica, anche a noi dell’opposizione, così che non ci sia mai la possibilità né di discuterne attivamente insieme nè tantomeno di farlo con la cittadinanza o di intervenire per tempo. Di fatto l’ordinanza di taglio partiva da domani, ma in fretta e furia prima che qualcuno si opponga ancora, hanno iniziato con un giorno di anticipo. Ribadiamo ancora a chiara voce che siamo totalmente estranei e contrari a questa decisione, abbiamo provato a fare di tutto nel breve tempo a disposizione per salvarli ma non siamo stati minimamente ascoltati. Tra un anno si andrà al voto, speriamo che in tanti cittadini si ricordino dei Cedri e del nostro Sindaco Boscaiolo".

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