Cordoglio

Il commosso addio all'alpino Egidio Riva, una vita spesa per gli altri

Il figlio Omar: "Non si lamentava e non polemizzava mai, nei suoi occhi azzurri e sorridenti ci si poteva specchiare"

Il commosso addio all'alpino Egidio Riva, una vita spesa per gli altri
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Dolore, sconcerto e profonda commozione: questi i sentimenti che hanno unito le comunità di Garlate e Pescate nel giorno dell'addio ad un uomo che ha lasciato davvero un segno indelebile. Sono stati celebrati oggi, venerdì 7 gennaio 2021 i funerali di Egidio Riva, storico alpino, volontario instancabile, uomo dal cuore grande come il sorriso che non risparmiava mai a nessuno, che si è spento a 74 anni dopo aver lottato contro il Covid.

Il commosso addio all'alpino Egidio Riva, una vita spesa per gli altri

Quel virus che da due anni ha cambiato le nostre vite lo ha inesorabilmente strappato dalle braccia dei suoi cari e di tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e percorrere con lui un pezzo di strada nel cammino della vita. Un vita, quella di Riva, operosa e felice, ricca, intensa, dedicata agli altri, come ricorda il figlio Omar. "Il mio Gigi, così il lo chiamavo, amava il suo territorio. Era  sempre disponibile con chiunque chiedesse il suo aiuto. Non si lamentava e non polemizzava mai, nei suoi occhi azzurri e sorridenti ci si poteva specchiare. Lavorava con impegno e altruismo e nel donarsi completamente trovava la felicità. Non voleva ringraziamenti: era semplicemente contento di rendersi utile".

egidio riva
Egidio Riva con il figlio Omar

"Che fossero gli Alpini di Pescate, o quelli della Baita, o gli organizzatori delle Corti di Garlate o quelli della Notte Bianca di Calolziocorte: chiunque chiedesse riceveva il suo sostegno e il suo sorriso. Elettricista di professione, una volta raggiunta la pensione aveva messo a disposizione la sua professionalità di chi ne aveva bisogno: ricordo quando era partito con il suo furgone per rifare gratuitamente gli impianti alle famiglie messe in ginocchio dall'alluvione in Piemonte. E poi gli Alpini, quanto li amava! Erano la sua seconda famiglia. Ormai da anni era incaricato di portare il gagliardetto del gruppo di Pescate. Lui ne era orgoglioso come era orgoglioso degli interventi di pulizia dei sentieri e di tutte le opere compiute con le penne nere. Questo era il mio Gigi: semplice, bello, buono, giusto".

Tanti, tantissimi oggi hanno voluto rendere omaggio a Riva partecipando alla cerimonia funebre celebrata nella chiesa parrocchiale di Garlate da don Matteo Ginoli insieme a don Enrico Mauri. Gli Alpini, con il cappello, le giubbe e i gagliardetti hanno accompagnato il feretro del 74enne, come angeli custodi. Presenti anche il sindaco di Garlate Beppe Conti, l'ex sindaco Maria Tammi e il primo cittadino di Pescate Dante De Capitani. "Il tempo che ci viene dato da Dio è un dono e dobbiamo impiegarlo facendo del bene. Egidio senza dubbio lo ha fatto - ha detto don Matteo durante l'omelia - Nessuno può dimenticare il suo sorriso e il suo entusiasmo nell'aiutare gli altri".

egidio riva

Anche il sindaco di Pescate ha voluto ringraziare pubblicamente Riva per il suo costante impegno a favore della comunità: "Lui era un elemento di unione tra i comuni di Garlate e Pescate che oggi si uniscono in un ideale abbraccio. Egidio è stato per tutti un esempio. Il sorriso, come tutti hanno ricordato era il suo tratto distintivo, un sorriso frutto della felicità che provava nell'aiutare le persone. Lui agiva senza alcun interesse: quando c'era qualcosa da fare lui interveniva. Era quello che arrivava per primo e andava via per ultimo. Era quello che si prodigava ad aprire e poi finiva per chiudere, e in mezzo ci metteva tutta la sua anima. Egidio ci ha lasciato questo: la voglia di fare, la passione, la generosità  l'amore per gli altri!"

Commosso il ricordo letto dalla nuora Giulia, moglie del figlio Omar: "Solo tre mesi fa sorridevi felice al nostro matrimonio, il nostro sogno che si avverava. Sono l'ultima arrivata in famiglia, ma il poco tempo trascorso con te è stato sereno e mi è bastato per capire che persona meravigliosa fossi. Ora trovo conforto nelle parole di Sant'Agostino: io so che ti sei nella stanza accanto, io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo l'uno per l'atra continueremo ad essere".

egidio riva

"Chiamami con il nome che mi hai sempre dato che ti è famigliare, parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato, non cambiare tono di voce. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme! Prega, sorridi e pensami".

Mario Stojanovic

 

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