Il Comandante Infante: "Perseguito l'80% dei reati consumati in tutta la provincia"
"Si sente oggi tanto parlare della sempre più crescente “domanda di sicurezza” e di come spesso la “sicurezza percepita” da parte dei cittadini non coincida con quella “reale”. Allora la domanda è se bisogna fare di più"
Il discorso del Comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Igor Infante, pronunciato oggi, lunedì 6 giugno 2022 durante la celebrazione dell'anniversario numero 208 di fondazione dell'Arma.
Autorità politiche, civili, militari e religiose, carabinieri in servizio ed in congedo, associazioni combattentistiche e d’arma, gentili ospiti, sono profondamente onorato, dopo due anni di restrizioni causate della pandemia da covid-19, di essere qui insieme a tutti voi, per celebrare l’annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri. La vostra presenza conferisce solennità e prestigio alla cerimonia ed è la testimonianza dei sentimenti di affetto e di vicinanza di cui gode la nostra istituzione anche nella provincia di Lecco. Il primo deferente omaggio va ai nostri caduti, simbolo e testimoni dei più alti valori di fedeltà ed abnegazione alla patria, che hanno onorato, sino al sacrificio della vita, il giuramento prestato e che ancora oggi rappresentano i riferimenti per ogni carabiniere impegnato nello svolgimento del quotidiano servizio per la collettività.
Sono trascorsi ben 208 anni dalla fondazione dell’Arma e questo è un momento che viviamo intensamente, con lo stesso senso dello Stato, le stesse motivazioni e la stessa fedeltà ai valori ed alle istituzioni democratiche che hanno animato i carabinieri sin dall’inizio.
Dal 1814 l’arma si è enormemente modernizzata, ma i tratti distintivi e la sua fisionomia di fondo sono rimasti quelli di sempre: ovvero la capacità e prossimità ai bisogni ed alle aspettative delle collettività, specialmente laddove le stazioni dei carabinieri, anche nelle zone più remote dell’Italia, rappresentano l’unico presidio dello stato a garanzia della sicurezza, della legalità e del sereno svolgimento della vita civile. Nella provincia di Lecco, con le sue 2 compagnie, 15 stazioni territoriali, 4 stazioni forestali ed il Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale, che garantiscono la sicurezza pubblica ed ambientale nei territori di ben 84 comuni, l’Arma ha dato e continua a dare il massimo ed è tangibile, in questo senso, il quotidiano rapporto con la popolazione, che spesso travalica le mere problematiche della sicurezza, sfociando in testimonianze di solidarietà e di vicinanza, espresse anche con una semplice parola di conforto. Un particolare saluto va ai componenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri che ho voluto nello schieramento, che ci continuano a tramandare, con il loro affetto e vicinanza i valori e le tradizioni dell’istituzione, e che ringrazio, altresì, per le attività sociali e di protezione civile che svolgono. Il mio saluto va quindi a tutti voi, Carabinieri della provincia di Lecco, che quotidianamente date prova di rettitudine, dedizione al servizio e solidarietà verso il prossimo.
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Sono trascorsi ben 208 anni dalla fondazione dell’Arma e questo è un momento che viviamo intensamente, con lo stesso senso dello Stato, le stesse motivazioni e la stessa fedeltà ai valori ed alle istituzioni democratiche che hanno animato i carabinieri sin dall’inizio.
Dal 1814 l’arma si è enormemente modernizzata, ma i tratti distintivi e la sua fisionomia di fondo sono rimasti quelli di sempre: ovvero la capacità e prossimità ai bisogni ed alle aspettative delle collettività, specialmente laddove le stazioni dei carabinieri, anche nelle zone più remote dell’Italia, rappresentano l’unico presidio dello stato a garanzia della sicurezza, della legalità e del sereno svolgimento della vita civile. Nella provincia di Lecco, con le sue 2 compagnie, 15 stazioni territoriali, 4 stazioni forestali ed il Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale, che garantiscono la sicurezza pubblica ed ambientale nei territori di ben 84 comuni, l’Arma ha dato e continua a dare il massimo ed è tangibile, in questo senso, il quotidiano rapporto con la popolazione, che spesso travalica le mere problematiche della sicurezza, sfociando in testimonianze di solidarietà e di vicinanza, espresse anche con una semplice parola di conforto. Un particolare saluto va ai componenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri che ho voluto nello schieramento, che ci continuano a tramandare, con il loro affetto e vicinanza i valori e le tradizioni dell’istituzione, e che ringrazio, altresì, per le attività sociali e di protezione civile che svolgono. Il mio saluto va quindi a tutti voi, Carabinieri della provincia di Lecco, che quotidianamente date prova di rettitudine, dedizione al servizio e solidarietà verso il prossimo.
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Valori questi connotati da quella militarità che per l’Arma è fattore imprescindibile di spirito di corpo, motivazione al servizio ed efficienza. Si sente oggi tanto parlare della sempre più crescente “domanda di sicurezza” e di come spesso la “sicurezza percepita” da parte dei cittadini non coincida con quella “reale”. Allora la domanda è se bisogna fare di più. L’Arma di lecco nel corso dell’ultimo anno, nel contesto dei servizi svolti, ha eseguito circa 45 mila controlli, perseguito circa l’80% dei reati consumati in tutta la provincia, ma sente comunque doveroso, al di là dei meri numeri, dare una risposta adeguata a questo interrogativo e considerare come prioritario l’adoperarsi in tutte le forme di “rassicurazione sociale” utili per il cittadino.
Al riguardo, rivolgo il mio saluto al signor questore ed al comandante provinciale della Guardia di Finanza di Lecco, con i quali condivido la quotidiana responsabilità di rendere sempre più sicura la nostra provincia, sotto la direzione accorta del signor Prefetto, dottor Sergio Pomponio, cui porgo un sentito ringraziamento. Nell’alveo dei “protocolli di vicinato” siglati dalla Prefettura con i sindaci ricordo il ruolo privilegiato dei comandanti di stazione nell’illustrare alla cittadinanza i “vademecum” pertinenti ai tali “accordi”. In questo solco abbiamo rilanciato, anche quest’anno, con la collaborazione delle testate giornalistiche locali, che ringrazio per la puntuale, qualificata ed importantissima azione d’informazione, il decalogo dei consigli ed accorgimenti a beneficio delle fasce più deboli e vulnerabili, per non cadere nella rete dei cd. “truffatori porta a porta”.
A tutela degli ambiti più strettamente domestici, per ciò che attiene le violenze di genere e lo stalking, si stanno approfondendo, da parte di diversi sottufficiali di Lecco, attraverso corsi indetti dal comando generale presso l’istituto superiore di tecniche investigative dell’Arma, la formazione specifica per perseguire nel migliore dei modi tali reati, a supporto delle importanti indicazioni fornite in tale ambito dal signor Procuratore della repubblica, dottor Ezio Domenico Basso, che saluto cordialmente e ringrazio, come saluto il signor presidente del Tribunale, dottor Ersilio Secchi. Anche quest’anno notevoli risorse ed energie sono state rivolte agli incontri organizzati presso gli istituti scolastici, nell’alveo del progetto sulla “cultura della legalità”, sviluppato dal comando generale dell’arma con il ministero dell’istruzione, per la formazione, nelle nuove generazioni, di una solida coscienza civica e di uno spirito critico verso i fenomeni di maggiore rischio quali: il bullismo, il consumo della droga, l’abuso dell’alcool e l’imprudenza alla guida, ma anche rispetto dell’ambiente grazie al prezioso apporto dei carabinieri forestali. Sono state ben 47 le conferenze svolte quest’anno presso gli istituti scolastici che hanno coinvolto circa 1300 studenti.
I nostri giovani rappresentano il futuro del nostro paese ed hanno bisogno di essere indirizzati non solo e soprattutto dalle famiglie e dalla scuola, ma anche dalle 3 istituzioni che rappresentano i valori di giustizia e legalità, per fa sì che un domani possano essere, essi stessi, i fautori di una società più giusta e più equa di quella che gli lasceremo noi grandi. Ci tengo a ricordare l’impegno dell’Arma durante la pandemia, non solo nei servizi finalizzati alla verifica del rispetto delle prescrizioni previste dai vari dpcm unitamente alle altre forze di polizia, ma anche il sostegno delle stazioni carabinieri alle popolazioni ed agli istituti scolastici della provincia durante il lockdown, avendo provveduto, d’intesa con l’ufficio scolastico provinciale, a consegnare a domicilio oltre 700 p.c. e tablet agli studenti per facilitare lo svolgimento delle didattica a distanza.
Al presidente della provincia ed ai tutti i primi cittadini rivolgo un ringraziamento per aver collaborato con i comandanti di stazione nella risoluzione delle varie problematiche che affliggono le comunità, ma anche per gli investimenti in tema di realizzazione ed adeguamento dei sistemi di sicurezza e di videosorveglianza nell’ottica della cd. “sicurezza integrata e partecipata”. Desidero anche ringraziarli per aver posto in essere importanti sforzi di ordine economico per rendere più funzionali le nostre caserme di proprietà comunale, in un periodo caratterizzato da grandi ristrettezze e da numerosi vincoli di bilancio, i cui frutti più significativi speriamo di vedere a breve realizzati.
Mi riferisco in particolare alla nuova stazione carabinieri di Colico, che verrà realizzata attraverso un cofinanziamento fra l’Amministrazione comunale, la Comunità montana e la Regione Lombardia, nonché a quella di Valmadrera, che verrà realizzata con l’impegno del Comune che sfrutterà fondi stanziati ad hoc nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza. Un saluto, infine, va ai parlamentari presenti ed a quelli che mi hanno fatto pervenire il loro saluto, affinché possano lavorare tutti con serenità e saggezza, per il bene del nostro paese e del nostro territorio. Grazie a tutti, viva l’Arma dei Carabinieri, viva l’Italia”.
Mario Stojanovic