I boschi custodiscono ancora il segreto di Pio Mainetti

Nulla da fare: i  boschi custodiscono ancora il segreto di Pio Mainetti. Nonostante l'enorme dispiegamento dei mezzi di soccorso, l'incredibile numero di esperti impegnati nelle ricerche e di volontari che da ormai sei giorni danno loro man forte, non vi è ancora traccia dello skyrunner di Perledo scomparso da casa da martedì. Ieri c'è stata corsa la Esino skyrace, la "sua gara". Ma Pio non c'era.

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Nessuna traccia di Pio Mainetti, lo skyrunner disperso nei boschi. Proseguono le ricerche FOT

Pio Mainetti, skyrunner disperso nei boschi

Sabato in prefettura si era anche svolto un un contro tra le realtà istituzionali coinvolte nella ricerca e con la presenza di numerosi cittadini di Perledo, rappresentanti le risorse locali. Un incontro al quel ne è seguito ieri, domenica un'altro più tecnico.

La sparizione

L'uomo, grande sportivo, appassionato di corsa in montagna e  conoscitore del territorio (aveva anche partecipato alla Esino Skyrace), era uscito di casa martedì mattina per la consueta sessione di allenamento. Quando nel pomeriggio la moglie e i figli non lo hanno visto rientrare si sono preoccupati e hanno messo in moto la macchina dei soccorsi.

Decine gli uomini che  sin dal pomeriggio di martedì si sono inerpicati nelle zone impervie tra Perledo, Parlasco ed Esino. In campo a più riprese anche le unità cinofile  mentre i cieli della zona sono stati attraversati ripetutamente degli elicotteri del soccorso. Le ricerche, proprio sono state estese fino alla Valsassina.

A battere i sentieri alla ricerca del padre è stato anche il figlio di Mainetti. Non solo ma in questi giorni in campo sono scesi anche i volontari della Esino Skyrace per cercare l'amico. E le ricerche continueranno anche oggi così come nei prossimi giorni