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“Hai lasciato un vuoto che nessuno potrà mai colmare”: l’addio a Sergio Radaelli, fungiatt morto in Valsassina

Una folla commossa ha riempito la chiesa per rendere omaggio allo storico allenatore, scomparso improvvisamente domenica 29 giugno durante un’escursione nei boschi di Crandola, in Valsassina, mentre cercava funghi.

“Hai lasciato un vuoto che nessuno potrà mai colmare”: l’addio a Sergio Radaelli, fungiatt morto in Valsassina
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“Non riesco ancora a crederci. Hai lasciato un vuoto che nessuno potrà mai colmare.” Con queste parole colme di dolore, la figlia Martina ha salutato per l’ultima volta il padre, Sergio Radaelli, 55 anni, durante i funerali celebrati mercoledì 2 luglio 2025 nella chiesa dei Santi Nazaro e Celso ad Arosio. Una folla commossa ha riempito la chiesa per rendere omaggio allo storico allenatore, scomparso improvvisamente domenica 29 giugno durante un’escursione nei boschi di Crandola, in Valsassina, mentre cercava funghi.

Presenti moltissimi giovani e bambini, tanti dei quali avevano avuto Sergio come allenatore e guida sportiva. La sua figura, amata e rispettata, ha lasciato un segno profondo nella comunità.

“Hai lasciato un vuoto che nessuno potrà mai colmare”: l’addio a Sergio Radaelli, fungiatt morto in Valsassina

Nel corso dell’omelia, come riportano i colleghi di Primacomo.it don Giovanni Basilico ha voluto offrire parole di consolazione ai presenti: “Viviamo un momento di dolore, ma ricordiamo che la morte è solo un passaggio verso una vita che non ha fine. Ci separa dai nostri cari, ma non li cancella. Li ritroveremo”. Il sacerdote ha poi ricordato come, alla fine dei tempi, saremo giudicati in base all’amore donato. “Sergio ha vissuto circondato dall’amore: quello che ha saputo dare e quello che ha ricevuto. È questo il suo vero lascito, testimoniato oggi da tutti voi qui presenti. Non smettiamo mai di fare del bene, nemmeno nel dolore”.

Alla fine della funzione, tra le lacrime, Martina ha preso la parola: “Ti ricorderò per sempre, papà. Non eri solo il mio papà, ma anche un secondo padre per molte delle mie amiche. Eri il mio numero uno. Mi mancheranno tutto di te: le nostre risate, le discussioni, i tuoi rimproveri… e gli abbracci che dicevano tutto, anche senza parole”.

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