appello

Gualzetti: “La fame usata come arma. A Gaza servono corridoi umanitari, non aiuti paracadutati”

Caritas Ambrosiana dispone un'ulteriore stanziamento di 150 mila euro: rafforzerà i servizi sanitari nella Striscia. Appello internazionale: «Salvare vite, obbligo morale e legale»

Gualzetti: “La fame usata come arma. A Gaza servono corridoi umanitari, non aiuti paracadutati”
Pubblicato:

«Coloro che sono morti all'inizio della guerra sono, in un certo senso, i fortunati. A loro, almeno, è stata risparmiata la morte per fame, lenta e umiliante, che noi siamo costretti a sopportare».
L’amara ironia di uno dei 122 membri dello staff di Caritas Gerusalemme attivi a Gaza illustra il senso di impotenza che pervade una popolazione di circa 2 milioni di persone, costretta ormai da mesi a misurarsi con la tremenda sfida della sopravvivenza. Gli operatori Caritas non fanno eccezione: nella stragrande maggioranza, hanno perso la casa e vivono da sfollati, in tende o rifugi improvvisati. Nonostante terribili sofferenze e condizioni di vita precarie, persistono però nel loro lavoro, fornendo servizi vitali, per quanto possibile, ai loro concittadini.

Gualzetti: “La fame usata come arma. A Gaza servono corridoi umanitari, non aiuti paracadutati”

Caritas Ambrosiana ha deciso di sostenere il loro coraggio e i loro sacrifici, stanziando per gli interventi di Caritas Gerusalemme a Gaza ulteriori 150 mila euro, raccolti grazie alla generosità di tanti donatori, manifestatasi dopo gli appelli del 17 giugno e del 23 luglio. Il nuovo contributo porta il totale dei fondi raccolti dopo il 7 ottobre 2023 e destinati a progetti in Terra Santa (non solo a Gaza, ma anche in Cisgiordania e per percorsi di pace israelo-palestinesi) a quasi 700 mila euro.

Su indicazione di Anton Asfar, segretario generale di Caritas Gerusalemme, la nuova tranche di aiuti rafforzerà gli interventi sanitari a Gaza (vedi sintesi di metà giugno). Sebbene dal 25 luglio il lavoro del centro umanitario Caritas di Deir al-Balah sia stato interrotto, in ragione dei gravi danni causati da un bombardamento dell’esercito israeliano, l’opera continua grazie alle 10 unità mediche mobili e ad altre strutture, nonché ai progetti di supporto psicologico e di fornitura di protesi.

«Ringraziamo i generosi donatori che ci consentono di manifestare vicinanza a persone costrette a lottare ogni giorno per la propria vita, e chiediamo a tutti, data l’eccezionale gravità della crisi, ulteriori gesti di solidarietà – afferma il lecchese Luciano Gualzetti, direttore uscente di Caritas Ambrosiana –. Ci uniamo inoltre agli appelli di papa Leone e dell’intera Chiesa, perché a Gaza si raggiunga un cessate il fuoco permanente. Purtroppo le leadership di entrambi i campi sembrano impegnate in una cieca prova di opposte provocazioni, opposti estremismi, opposti fanatismi. Noi ribadiamo che gli ostaggi israeliani vanno restituiti alle loro famiglie e la popolazione palestinese deve cessare di essere bersagliata da azioni militari indiscriminate, sino all’abominio dell’utilizzo della fame e degli aiuti come arma di guerra. Gli abitanti di Gaza devono poter fruire del necessario soccorso umanitario: gli aiuti non vanno paracadutati, non è né efficace né dignitoso. Vanno riorganizzati e velocemente resi capillari, grazie alla riapertura di tutti i corridoi umanitari, sotto il coordinamento degli organismi multilaterali delle Nazioni Unite».

caritas Una luce per l'Ucraina: lunedì Caritas in preghiera
Luciano Gualzetti

Caritas Ambrosiana si unisce pertanto al nuovo appello urgente sottoscritto da oltre 100 ong internazionali e locali, organizzazioni umanitarie, religiose e per i diritti umani, e firmato anche da Caritas Internationalis, il quale si conclude affermando che «accordi frammentari e gesti simbolici, come lanci aerei o accordi di aiuti imperfetti, servono da cortina fumogena per l'inazione. Non possono sostituire gli obblighi legali e morali degli Stati di proteggere i civili palestinesi e garantire un accesso significativo su larga scala. Gli Stati possono e devono salvare vite umane, prima che non ce ne sia più nessuna da salvare».


Per sostenere la raccolta fondi di Caritas Ambrosiana

CON CARTA DI CREDITO ONLINE:
https://donazioni.caritasambrosiana.it/

IN POSTA
C.C.P. n. 000013576228 intestato Caritas Ambrosiana Onlus - Via S. Bernardino 4 - 20122 Milano

CON BONIFICO
C/C presso il Banco BPM Milano, intestato a Caritas Ambrosiana Onlus
IBAN: IT82Q0503401647000000064700
Causale: Emergenza Terra Santa / Le offerte sono detraibili fiscalmente

Info sulla campagna:
https://donazioni.caritasambrosiana.it/donazioni/Emergenza-Terra-Santa-837.asp

Necrologie