Espulsa da Lecco la moglie del pugile dell'Isis condannato per terrorismo
Gli uomini della Questura di Lecco hanno eseguito l'ordine di allontanamento per motivi di sicurezza dello Stato, firmato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini.
E' stata espulsa dal nostro paese Salma Bencharki, 29 anni, moglie di Abderrahim Moutaharrik il “pugile dell’Isis”, residente a Lecco condannato per terrorismo internazionale.
Espulsa da Lecco la moglie del pugile dell'Isis condannato per terrorismo
Gli uomini della Questura di Lecco infatti hanno eseguito l'ordine di allontanamento per motivi di sicurezza dello Stato, firmato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini.
LEGGI ANCHE Terrorismo internazionale confermata la sentenza per Moutaharrik
Tutti a Lecco e dintorni ricordano la vicenda di Moutaharrik, arrestato e poi condannato per terrorismo internazionale a sei anni di carcere. Classe 1988, marocchino naturalizzato italiano, operaio con casa a Lecco in via Panigada, ma anche campione di arti marziali. Uno straniero perfettamente integrato e un insospettabile adepto della Jihad. Almeno fino a quando, nell’aprile 2016, era stato tratto in arresto dalla Digos. Con lui era finita in manette proprio anche la moglie Salma Bencharki, condannata poi a tre anni e quattro mesi per lo stesso capo di imputazione.
Cellula lecchese dell’Isis
Le indagini della Digos avevano portato all’arresto di altri due cittadini marocchini, considerati membri della cellula lecchese dell’Isis. Si trattava Abderrahmane Khachia e sua moglie Wafa Koraichi. Quest’ultima è sorella di Mohamed Koraichi, marocchino classe 1985 cresciuto a Valmadrera ma residente a Bulciago quando, nel marzo 2015, era sparito con la moglie italo francese Alice Brignoli per arruolarsi nelle fila dell’Isis. Con sé i due coniugi avevano portato loro tre bambini di 7, 5 e 3 anni. Ed è a loro che Abderrahim Moutaharrik si era rivolto per ottenere la «taquyya», ovvero la benedizione del Califfato.