Donne picchiate a Lecco, "Si è toccato il fondo". Rabbia e indignazione
"Chiedo urgentemente al Prefetto di mettere in campo ogni azione per prevenire e contrastare questi selvaggi che scambiano i nostri paesi per terre di nessuno"
Continuano ad essere ben impresse nella mente dei lecchesi le immagini dell’aggressione subita da due donne, una ragazza di 18 anni e una 55enne, nel sottopasso della stazione ferroviaria di Lecco. Sulla sconvolgente notizia è intervenuto anche il sindaco di Pescate Dante De Capitani che chiede azioni di contrasto forti e immediate.
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De Capitani: "Servono azioni di contrasto"
"La situazione di profonda insicurezza della stazione di Lecco è nota a tutti da tempo e l'ultimo sconcertante episodio perpetrato da un extracomunitario africano non è che la conferma che la situazione adesso è sfuggita di mano - ha commentato amaramente il sindaco di Pescate, Dante De Capitani - Non è possibile che una signora che stava andando a prendere il treno sia stata posta in grave condizioni in quel modo, con aggressione anche di un altra donna da parte di uno di questi nulla facenti che girano per la città senza rispetto e senza regole, del tutto impuniti. Non avendo una stazione nostra, per tanti miei cittadini la stazione di Lecco è una meta obbligata per lo studio ed il lavoro e la preoccupazione è ormai arrivata ai massimi livelli specialmente per donne sole e studenti. Per questa ragione e per una tutela sia dei miei cittadini che di tutti gli altri, perché parlo come uno dei sindaci della Provincia, chiedo urgentemente al Prefetto di mettere in campo ogni azione per prevenire e contrastare questi selvaggi che scambiano i nostri paesi per terre di nessuno"
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"Si è toccato il fondo"
"Intorno alla stazione vige un clima di anarchia, con via Balicco e via Ferriera meta di decine di africani in comunella fra loro, seduti sui muretti a far nulla tutto il giorno se non a guardare le donne che vanno in stazione. Una città sicura non può avere situazioni sbracate di questo tipo che non chiamano in causa il sindaco ma istituzioni di livello maggiore - ha concluso - La stazione necessità di un presidio costante delle Forze dell'ordine, la chiusura nelle ore notturne e il contrasto o sgombero dei ghetti nell'intorno che non hanno ragione di esistere. Di questa situazione scriverò anche al ministro dell'interno perché stavolta si é toccato il fondo".
Il senatore Arrigoni
Questa bestia, dopo l'udienza di ieri, è ora ai domiciliari. Al termine della detenzione è prevista l'espulsione, tuttavia il giudice ha fatto richiesta di una perizia psichiatrica, che potrebbe rendere più macchinoso e rallentare l'iter amministrativo.
Mentre il #PD afferma che bisogna essere più umani, più aperti all'immigrazione, i fatti ci dicono che è necessario mantenere la fermezza e il rigore dimostrati da #Salvini al Governo. Bisogna essere duri contro gli irregolari, con pene severe e espulsione immediata per coloro che si macchiano di simili intollerabili reati.
Alle due donne aggredite vorrei esprimere la mia vicinanza e la speranza di una pronta guarigione.
Emilio Minuzzo, Forza Italia
"La situazione di continuo degrado in cui versa la nostra stazione purtroppo va avanti da tempo e, non per nulla, ero già intervenuto sul tema in Consiglio comunale. Ricordo che recentemente è stata presa la decisione di chiudere la stazione durante le ore notturne. Una decisione che mi trova chiaramente favorevole, per quanto serva una doverosa precisazione: guardo a questa scelta come a una sconfitta per l'intera amministrazione. È intollerabile che, per rendere sicura una zona centrale della città, sia necessario chiuderla e quindi non renderla fruibile ai cittadini.
Come ho già detto in Consiglio, e ribadisco oggi, il problema non riguarda esclusivamente le ore notturne, ma l'intero arco della giornata. È sufficiente passare nel piazzale, infatti, per capire nitidamente come il livello di degrado sia elevato.
Io, come tutti i componenti dell’amministrazione cittadina, passo spesso in zona, considerato come il Comune sia nelle vicinanze, e non riesco a capire come nessuno della maggioranza si sia mai reso conto della situazione, a meno che non abbia deliberatamente scelto di voltarsi dall'altra parte.
Purtroppo questa è l'ennesima dimostrazione che la sicurezza non si ottiene per decreto, ma utilizzando bene le poche risorse a disposizione del Comune. Se potessimo schierare nelle strade un organico decente di polizia locale, allora potremmo davvero garantire un reale aiuto alle altre forze di polizia. Quantomeno nella zona del piazzale della stazione, lasciando, così, il controllo di binari e treni alla Polfer".
Lega sul piede di guerra
"Inumano ed inaccettabile. Un'aggressione assurda e senza precedenti. La nostra solidarietà alle donne picchiate violentemente da un 24enne del Togo nella stazione di Lecco. Non ci sono parole per descrivere la violenza di quanto accaduto. Situazioni del genere mettono a rischio non solo l'incolumità delle persone, come in questa brutale situazione, ma anche la stabilita' dei territori e rischiano di diffondere ed alimentare un clima di terrore che per mesi abbiamo cercato di combattere". Cosi', in una nota congiunta, i deputati e senatori della Lega Giulio Centemero, Roberto Paolo Ferrari, Alessandra Locatelli, Nicola Molteni, Eugenio Zoffili, Paolo Arrigoni e Antonella Faggi.
"Abbiamo cercato di fronteggiare un fenomeno immigratorio senza controllo - sottolineano gli esponenti leghisti -, una mercificazione della vita umana, lo sciacallaggio dei benpensanti di sinistra che siedono sui banchi del Governo con i nostri stessi 'compagni' di viaggio. Abbiamo cercato in questi 14 mesi di garantire, grazie anche all'importante aiuto delle forze dell'ordine, la sicurezza ai nostri cittadini e, in
taluni casi, stigmatizzare fatti di violenza come quello accaduto in questi giorni. E' nostro dovere 'restare umani' soprattutto verso la vita e garantire stabilita' e sicurezza ai tanti italiani che in questi mesi ci hanno sostenuto e ci hanno aiutato a proseguire nelle nostre battaglie. Dai banchi dell'opposizione continueremo a far valere le nostre idee contrapponendoci ad una classe politica legata al potere, alle poltrone, che teme il giudizio dei suoi cittadini minando la democrazia stessa e piegandosi alla volonta' di alcune cancellerie internazionali".
Interrogazione al Ministro dell'Interno
L’on. Michela Vittoria Brambilla ha presentato una un’interrogazione al nuovo ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, sulla angosciante vicenda. Nel documento l'azzurra chiede se il ministro dell’Interno, “intenda disporre il rafforzamento della vigilanza” nella città di Lecco e in provincia, “da parte delle forze dell’ordine, laddove i recenti episodi evidenziano maggiori rischi per la sicurezza della popolazione”, quali misure ritiene di adottare per “accelerare l’attuazione del provvedimento di chiusura delle stazioni” di Lecco, Calolziocorte e Olgiate già disposta dal Prefetto e “come intenda, in generale, rendere effettivo l’allontanamento dal territorio nazionale dei cittadini stranieri irregolari”.
L'ex ministro inoltre ha espresso "tutta la mia solidarietà alle vittime e l’augurio di una pronta guarigione. E’ evidente, a questo punto, che la misura è colma. L’ultimo episodio conferma che sono assolutamente fondati il disagio e il crescente senso di insicurezza, generati dalla diffusa presenza di irregolari sul territorio. Occorrono controlli più intensi e capillari e l’espulsione immediata di chi si rende responsabile di atti di violenza”.
I consiglieri comunali della Lega
"Lecco non è un porto sicuro. Il video dell'aggressione di un giovane africano a danno di due donne nel sottopassaggio della stazione di Lecco ha generato in migliaia di famiglie lecchesi angoscia e senso di impotenza. E non ci vengano più a parlare di istigazione alla paura: l'energumeno ha picchiato selvaggiamente due persone ferendole gravemente una in particolare, atterrata con un pugno da ko e finita con la testa contro il muro. Una scena che mette i brividi e fa subito pensare al rischio che corre ciascuno di noi, un nostro famigliare, un cittadino qualunque.
Non bastava il rischio di vedersi sfilare il portafogli, la minaccia di un coltello per costringere a cedere lo smartphone, le donne molestate, le reazioni violente di chi è colto senza biglietto, tanto che fare il controllore sui treni è diventato un mestiere pericoloso.
L'autore del pestaggio, un irregolare del Togo, ha già dei precedenti, che non gli hanno impedito di circolare liberamente e sfogare il suo odio in modo animalesco. Ora è ai domiciliari e la comunità dovrà sostenere i costi per il suo avvocato, per la perizia psichiatrica e per il mantenimento in carcere se mai ci andrà. Qualcuno avrà ancora il coraggio di contestare il decreto sicurezza laddove in particolare prevede l'allontanamento dei "richiedenti asilo" che commettono reati ?
Già era emersa l'idea di chiudere la stazione di notte, ma l'episodio di lunedì scorso è avvenuto in pieno giorno e quindi ben altri e più efficaci devono essere i provvedimenti.
Le lacrime del giorno dopo non interressano più e noi chiediamo all'amministrazione comunale di intervenire con immediatezza e fermezza per arginare un' escalation di violenza che è sotto gli occhi di tutti e persino fisicamente "a vista del Sindaco dal suo ufficio".
Siamo in piena emergenza e l'episodio drammatico nel tunnel della stazione è solo la punta di un iceberg che riguarda altre zone delle città, comprese le piazze del centro.
Cinzia Bettega, Stefano Parolari, Giovanni Colombo, Andrea Corti."
Movimento 5 Stelle
Parole di sconcerto e di condanna per il grave episodio avvenuto nel sottopasso della stazione di Lecco e filmato dalle telecamere di sorveglianza sono arrivate anche da Massimo Riva (consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Lecco) e Raffaele Erba (consigliere regionale del Movimento 5 Stelle)
“Due donne sono state aggredite con violenza senza alcun motivo: soggetti pericolosi come questo andrebbero immediatamente rimpatriati perché costituiscono un pericolo per tutta la comunità. Chi commette questi reati così gravi deve pagare sempre e comunque. Purtroppo dobbiamo constatare che nei mesi scorsi il numero di rimpatri non è aumentato e non c'è stata l'inversione di tendenza auspicata da chi fino a poco tempo fa sedeva al Viminale. Ci si aspettava che a tale azione venissero data priorità nel rimpatrio ai soggetti violenti. Facciamo i complimenti agli agenti per aver tempestivamente identificato e arrestato il responsabile di questa ignobile aggressione”.
Filippo Boscagli
"Quello di ieri è il peggior e più cruento episodio in quella terra di mezzo (o di nessuno) che sembra essere la stazione di Lecco. Risse continue, ragazzi liceali che confermano che passando “si vede di tutto ad ogni ora del giorno e della notte”, oltre che essere al centro del triangolo dello spaccio Via Ferriera - Stazione – Vicolo Cima,…. la nostra stazione pur essendo in pieno centro è troppo spesso protagonista della cronaca più preoccupante, tanto che a maggio era nata la proposta di chiudere completamente l’accesso serale e notturno ritenendola ingestibile.
Ma è possibile, è normale, ma soprattutto è tollerabile che in una città come Lecco si debba aver paura di passare dalla stazione, o che ci passino i nostri ragazzi o qualche ragazza da sola? In un luogo che tra l’altro è uno snodo viario e pedonale fondamentale in pieno centro, di arrivo turistico e partenze lavorative, e necessario per raggiungere le scuole.
Non è pensabile che esista una zona franca in un capoluogo, e non è tollerabile il persistere di questi episodi. Confidiamo che l’Osservatorio della Pubblica Sicurezza della città se ne faccia carico rispondendo con azioni di reale messa in sicurezza dell’intera area e che ogni lecchese possa avere la serenità di camminare dove e quando vuole nelle strade di casa propria".