Aveva fatto tappa anche a Dervio

Dinner in the sky sequestrato sul Lago di Como per problemi di sicurezza. Il responsabile: "Accuse infondate"

I Carabinieri sabato hanno posto sotto sequestro l'area e messo fine all'evento. Lo chef lecchese Gandola: "Persi 30mila euro"

Dinner in the sky sequestrato sul Lago di Como per problemi di sicurezza. Il responsabile: "Accuse infondate"
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Dinner in the sky sequestrato sul Lago di Como per problemi di sicurezza. L'evento che aveva fatto tappa a Dervio, era  in programma  a Bellagio da mercoledì 8 settembre fino a domenica 12 a Bellagio. Ma  come riportano i colleghi di promacomo.it  è stato interrotto dalle forze dell'ordine con chiusura e sequestro preventivo della piattaforma.

Dinner in the sky sequestrato sul Lago di Como per problemi di sicurezza

Un finale anticipato e inaspettato, lo scorso weekend, è andato in scena per l’evento Dinner in the sky a Bellagio.

L’iniziativa, che era partita mercoledì 8 settembre e proseguita con successo nei giorni successivi, è stata bruscamente interrotta sabato 11 settembre – un giorno prima della conclusione programmata - a causa dell’intervento di Carabinieri e Ispettorato del Lavoro. Nel pomeriggio di sabato, infatti, i Carabinieri del nucleo Ispettorato del lavoro di Como insieme ai Carabinieri di Bellagio hanno posto sotto sequestro la struttura per problemi legati alla sicurezza dei macchinari e dei lavoratori.

Il responsabile: "Accuse infondate"

L’evento, dunque, non è potuto proseguire per tutta la serata di sabato e per l’intera giornata di domenica. Il sequestro preventivo e l'interruzione dell'attività hanno provocato grande disappunto da parte del responsabile e concessionario esclusivo di Dinner in the sky in Italia, Stefano Burotti.

“Riteniamo le accuse totalmente infondate – commenta Burotti – in quanto siamo titolati e autorizzati per svolgere questa manifestazione. La nostra attività è registrata presso il Ministero dei Beni Culturali di Roma e le nostre componenti sono state certificate sia all’estero dopo scrupolose verifiche da parte di enti riconosciuti, sia una volta arrivati in Italia dove prima di ogni evento vengono sottoposte a tutti gli accertamenti relativi alla sicurezza”.

Le accuse riguarderebbero, appunto, la sicurezza della struttura e del personale impiegato a bordo. Secondo Burotti, sarebbe stata applicata una normativa diversa da quella prevista per l’evento.

“Hanno applicato una legge sui cantieri – spiega – ma si tratta di un decreto che non riguarda il nostro evento, che rientra nella categoria degli spettacoli. Inoltre, lo staff ha dovuto partecipare a corsi specifici sulla sicurezza per poter prendere parte a Dinner in the sky. La vedo quindi come una forzatura, ad oggi abbiamo svolto oltre 10.000 eventi in totale sicurezza e coinvolto personaggi di rilievo in tutta Italia e nel mondo. Operiamo, quindi, nel totale rispetto delle normative”.

 

Lo chef lecchese Gandola: "Persi 30mila euro"

Anche lo chef lecchese Luigi Gandola, responsabile della ristorazione all'interno dell'evento di Bellagio, commenta quanto accaduto: "La mia azienda, per via di questo sequestro preventivo, ha subito danni morali e non ha incassato 30 mila euro - spiega - Capisco che le forze dell'ordine debbano fare i dovuti controlli, ma la nostra postazione è tra le più sicure a livello mondiale. Tutto lo staff ha seguito i corsi sulla sicurezza, inoltre non c'era pericolo per i clienti. Perché hanno bloccato solo l'evento di Bellagio, mentre gli altri Dinner in the sky non sono mai stati fermati nel mondo?".

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