Deve scontare oltre due anni di carcere: il clochard ucraino resta in cella
Rigettata la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali
Resta in cella A.B, 50 anni, il clochard ucraino fermato la notte del 24 maggio 2022 dagli agenti della Squadra Volanti della Questura cittadina dopo una aggressione in centro Lecco ai danni prima di un barista e poi dei poliziotti stessi.
Deve scontare oltre due anni di carcere: il clochard ucraino resta in cella
L'uomo, negli ultimi mesi, si era reso protagonista di diversi episodi nel centro cittadino lecchese che avevano destato un forte allarme sociale con comportamenti che sino ad allora non erano mai sfociati in fatti penalmente rilevanti di particolare spessore criminale, sebbene puntualmente segnalati all’Autorità Giudiziaria. recentemente Fratelli' D'Italia aveva anche organizzato un flash mob per accendere i fari sulla situazione sostenendo che il 50enne aveva " trasformato il centro della città, specialmente piazza XX Settembre ed il Palazzo delle Paure, in un luogo degradato, molesto e pericoloso".
Dopo l'arresto della scorsa settimana l'uomo era comparso in tribunale e, a seguito dell’udienza di convalida nei confronti del 50enne, accusato di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, il giudice aveva disposto la misura della custodia cautelare in carcere.
Condanna definitiva
Non solo, ma relazione ad un precedente procedimento penale conclusosi con sentenza di condanna definitiva, nei giorni scorsi la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecco ha provveduto a notificare ad A.B l’ordinanza di rigetto della richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali ed il conseguente ordine di carcerazione, emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Milano per l’espiazione di una condanna definitiva ad oltre due anni di reclusione.