L'ultimo saluto

Commosso addio a Sandro e Assunta, i coniugi morti nel tragico incidente di Monte Marenzo

"Non servono i commenti o i tentativi di dare spiegazioni su come tutto ciò può essere accaduto, alla fine rimane sempre e solo la sofferenza della verità" le parole dell'arciprete Don Antonio Vitali

Commosso addio a Sandro e Assunta, i coniugi morti nel tragico incidente di Monte Marenzo
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Fianco a fianco, uniti nella vita come nel loro tragico destino. Sono stati celebrati nel pomeriggio di oggi, giovedì 24 luglio 2025, nella chiesa arcipresbiterale di San Martino Vescovo di Calolziocorte i funerali dei coniugi Alessandro Giovenzana e Maria Assunta Cattaneo, entrambi 67enni, deceduti nel tragico incidente avvenuto lo scorso mercoledì, 16 luglio, lungo via Roma a Monte Marenzo, nella frazione Levata.

Commosso addio a Sandro e Assunta, i coniugi morti nel tragico incidente di Monte Marenzo

Alla cerimonia, insieme a don Antonio Vitali, arciprete di Calolziocorte, hanno preso parte nelle vesti di concelebranti anche il vicario parrocchiale don Valentino Ferrari, il sacerdote don Piero Rondalli, i padri Somaschi padre Luigi Sordelli e padre Fausto De Bernardi, e il parroco di Airuno, paese di origine di Alessandro e dove oggi vive ancora la madre, don Ruggero Fabris. Presenti in una chiesa stracolma, anche le autorità locali con il sindaco Marco Ghezzi e il suo vice, nonchè assessore all'Istruzione Aldo Valsecchi, l'ex sindaco di Airuno Adele Gatti e il vicesindaco Bruno Ferrario.

"In questi giorni abbiamo un po' tutti commentato questa tragedia che ha sconvolto un'intera famiglia, con la morte di Maria Assunta e Alessandro e ferito gravemente la giovane Francesca, gettando nel dolore tutti i parenti - ha affermato don Antonio Vitali - E' troppo grave e pesante questo dolore da sopportare. Non servono i commenti o i tentativi di dare spiegazioni su come tutto ciò può essere accaduto, alla fine rimane sempre e solo la sofferenza della verità".

"Ecco allora che tornano mille domande e su tutte una: perchè signore? - ha proseguito il sacerdote - Se crediamo è una domanda più che lecita e se non crediamo possiamo chiederci ugualmente se tutto questo si poteva evitare. Chi conosceva Alessandro e Maria Assunta in questi giorni non ha potuto dire che bene, parole di stima e di affetto. Ognuno di loro sarà ricordato per il suo stile riservato, gentile, buono e capace di farsi apprezzare da chi li ha conosciuti e condiviso con loro anni di lavoro. Per Alessandro anche di servizio nella sua comunità di origine, quella di Airuno. Lo incontravo sempre  alla messa delle 8.30 e con la sua disponibilità si prestava per le letture.Faceva tutto con discrezione, nel silenzio, senza fare rumore. Se siamo qui in tanti in questo momento è perchè vogliamo manifestare il nostro grazie per ciò che sono stati. Grazie è la parola giusta, per la vita e il bene che hanno compiuto, per ciò che hanno donato ai loro cari, a coloro che hanno goduto della loro stima e amicizia e del bene che da loro hanno ricevuto".

"La sofferenza di stare davanti a queste bare e a questa morte improvvisa e tragica - ha concluso don Antonio - Solo guardando alla croce si può intuire con la nostra fede che nulla è perduto. Non c'è altra via per comprendere una morte incomprensibile se non guardando alla morte di un innocente come Gesù. Maria Assunta e Alessandro erano erano credenti e non solo cristiani. Hanno tentato di vivere come potevano il Vangelo portando dentro la propria vita il profumo di Cristo con semplicità. Quella semplicità quotidiana fatta di cura, gentilezza, e attenzione. Non servono a nulla i supereroi. Abbiamo bisogno di uomini e donne normali come loro che sappiano trovare il senso della vita, nella loro semplicità. Chi semina bene, e pone semi di speranza in un mondo un po' abbruttito, pone resurrezione. Continuiamo infine a pregare per Francesca che sta lottando per rimanere aggrappata alla vita".

L'intervento del sindaco Marco Ghezzi

"La chiesa così piena e gremita rappresenta il fatto che il messaggio che Alessandro e Maria Assunta hanno portato nella Comunità è arrivato appieno - ha aggiunto il sindaco Marco Ghezzi - Significa che siamo qui tutti a ringraziarli e riconoscere ciò che hanno fatti. Io mi ricordo Maria Assunta come dipendente comunale negli ultimi anni di lavoro come una persona gentile e riservata, molto dedita al suo lavoro e con la testa sempre china sul computer. Non conoscevo il marito ma da ciò che ho sentito è una persona che va sicuramente ricordato. Porgo quindi il saluto e le condoglianze di tutti i dipendenti comunali, a nome di tutta l'Amministrazione comunale".

Il cordoglio dei compagni di classe di Sandro

"Caro Sandro, la notizia della tua scomparsa ci ha colpiti all'improvviso, lasciando in ognuno di noi un vuoto difficile da colmare - ha affermato una ex compagna di classe - Non ci sono parole sufficienti per esprimere il dolore e lo sgomento che proviamo di fronte alla tragedia che ha spezzato la tua vita, quella della tua amata moglie, e che oggi tiene sospesa quella della tua adorata figlia. Ti ricordiamo con affetto e gratitudine fin dai tempi delle elementari e delle medie a Brivio. Eravamo solo dei ragazzi, ma già allora emergevano il tuo animo gentile, la tua disponibilità e quella tua particolare attenzione agli altri che non ti ha mai abbandonato".

Poi ancora "Come spesso accade, la vita ci aveva portati su strade diverse. Ma questo non ha mai spezzato il nostro legame con la "terza C", ed era sempre un piacere sentire notizie su di te da chi ti incontrava per caso e poi, appena poteva, aggiornava parola per parola tutti gli altri. La gioia di ritrovarci, qualche anno fa, è stata autentica, tanto che decidemmo di creare una chat su WhatsApp per non perderci più di vista. E tu, che con la tecnologia avevi un rapporto tutt'altro che facile, alla fine ti sei lasciato convincere: era bello esserci, partecipare, condividere. Era bello rivederti, con quello stesso spirito generoso, sempre pronto ad abbracciare con entusiasmo ogni occasione per metterti al servizio della tua comunità e di quella di Airuno.  Hai vissuto con discrezione e amore, donando tempo, mani e cuore. E oggi, anche se il dolore è immenso, resta forte in noi il ricordo del tuo esempio, che continuerà a ispirarci e a farci sentire uniti. Rivolgiamo un pensiero di vicinanza profonda a tua mamma, a tua sorella, ai tuoi familiari e soprattutto a tua figlia, che abbracciamo con affetto e speranza. Ciao Sandro, amico nostro. Il tuo animo gentile ti ha accompagnato ogni giorno, e continuerà a camminare accanto a noi. Con affetto e commozione, noi della 3° C".

Il cordoglio del Comune di Airuno

Anche l'Amministrazione comunale airunese ha voluto essere vicina alla famiglia Giovenzana nel giorno dell'ultimo saluto ai due coniugi. Lo ha fatto con un breve messaggio di cordoglio, diffuso nella mattinata di oggi: "Siamo profondamente addolorati per la prematura e tragica scomparsa di Alessandro e di sua moglie Maria Assunta - ha scritto il sindaco Gianfranco Lavelli -  L'Amministrazione comunale di Airuno esprime il suo più sincero cordoglio a tutti i loro familiari. Ricorderemo sempre con affetto Sandro per il suo prezioso ruolo di volontario e per la sua disponibilità. Il tempo e l'energia che ha dedicato alla comunità di Airuno sono stati un grande dono. In particolare conserveremo nel cuore la sua presenza nel servizio ai più piccoli, accompagnandoli con il Piedibus, e la speciale cura che dedicava al verde del parco Anita, un luogo che amava particolarmente".

Migliorano le condizioni della figlia

Nel suo intervento, il sindaco di Calolziocorte Marco Ghezzi ha poi trovato lo spazio, in un momento triste come l'ultimo saluto dei due coniugi, per una bella notizia, che da speranza: "Da quello che ho potuto sapere dai parenti, sembrerebbe che le condizioni della giovane Maria Francesca stiano migliorando. La speranza è che, dopo aver curato le ferite del corpo, riuscirà a guarire anche le ferite dello spirito".

 

Attorno a lei si stringerà ora l'intera comunità, simbolo di speranza e continuità in un dolore immenso. Sandro e assunta lasciano, oltre alla figlia Maria Francesca, la mamma di Alessandro Adelina, i rispettivi fratelli Enrico con Lucia e Cinzia con Patrizio, la cognata Lorena con Giovanni, i nipoti Marco, Piera, Annamaria, Mario, Luigi, Fabio e Riccardo, i pronipoti e i parenti tutti.

Al termine delle esequie le salme hanno proseguito il loro viaggio verso la sepoltura nel cimitero maggiore di Calolziocorte.

 

Mario Stojanovic

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