Oggiono

Commosso addio a Enrico Pedretti, morto folgorato: "La tua dedizione al lavoro ti ha portato via"

La cerimonia si è conclusa con la preghiera dedicata vittime degli incidenti sul lavoro, alla presenza dell'Anmil provincia di Lecco

Commosso addio a Enrico Pedretti, morto folgorato: "La tua dedizione al lavoro ti ha portato via"
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Grande dolore a Oggiono per la scomparsa di Enrico Pedretti, 51enne morto folgorato martedì 26 luglio mentre operava in una cabina elettrica ad Annone Brianza. I suoi funerali sono stati  celebrati oggi, giovedì 4 agosto 2022, nella parrocchiale di Sant'Eufemia. La chiesa gremita, così come la piazza antistante l'edificio sacro, a dimostrare il grande affetto che circondava Pedretti.

 


Commosso addio a Enrico Pedretti, morto folgorato sul lavoro

"Nessuno di noi avrebbe potuto pensare o desiderare un momento come questo - così lo ha ricordato il parroco, don Maurizio Mottadelli - La vita dell'uomo però è come l'erba del campo che la sera è già secca, così la vita di Enrico che in un istante è stata strappata. Nel regno dei cieli ritroverà la mamma e il papà. Di lui mi è stato detto che non amava mettersi in mostra, faceva ciò che doveva senza aspettarsi riconoscimenti. Un giovane di altri tempi, che ha dedicato grande cura ai suoi genitori e che sapeva che essere conta più dell'apparire". Ricordando le Beatitudini, il parroco ha rimarcato l'importanza dei miti: coloro che hanno scelto di essere al servizio degli altri. "Enrico ha donato la sua vita per dedicarsi alle piccole cose di ogni giorno, lavoro, volontariato nelle attività sportive o parrocchiali, con grande cuore".

La cerimonia si è conclusa con la preghiera dedicata vittime degli incidenti sul lavoro, alla presenza dell'Anmil provincia di Lecco. Infine, le testimonianze dei parenti e degli amici della pallavolo: "Eri il numero uno della squadra mista - le parole di un amico che aveva giocato con Enrico a volley - Eri bravo e ti avevo chiesto se non volessi andare in una squadra più forte, ma mi avevi risposto che non avresti trovato una squadra migliore della nostra. Eri il numero uno anche come elettricista ma una scossa da 12mila volt ti ha portato via, ora sarai felice con la tua mamma e il tuo papà che ti hanno tanto coccolato e a cui hai ricambiato prendendoti cura di loro".

Uno dei cugini di Enrico ha poi letto una lettera lui dedicata dai parenti

"È davvero surreale trovarci qui oggi a riavvolgere i nostri ricordi, è tutto così difficile perché troppo prematuro. Adesso possiamo solo provare a ringraziarti per i valori che ci hai insegnato: semplicità a volte disarmante con cui affrontavi ogni situazione, con positività; il valore della sobrietà, restando in disparte e in silenzio senza vivere da protagonista; la tenacia con cui sei riuscito ad affrontare i dolori più grandi, assistendo i tuoi genitori nelle loro malattie senza lamentarti; dedizione per famiglia e lavoro, svolto sempre con impegno e che sciaguratamente ti ha portato alla fine della tua vita. Speriamo che la gioia del paradiso per te duri immensamente di più ".

La cerimonia si è conclusa con un grande applauso finale.

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