Codacons: anche in Italia dispositivo che blocca l’auto se sei ubriaco

In un anno, in Italia, più di 5mila persone perdono la vita sulle strade per colpa dell'alcol. Tante, troppe le vittime nel Lecchese e non sono nemmeno mancati episodi clamorosi...

Codacons: anche in Italia dispositivo che blocca l’auto se sei ubriaco
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In un anno, in Italia, più di 5mila persone perdono la vita sulle strade per colpa dell’alcol. Ora il Codacons chiede che anche in Italia sia introdotto obbligatoriamente per legge il dispositivo che blocca l’auto se sei ubriaco.

Anche in Italia dispositivo che blocca l’auto se sei ubriaco

Rendere obbligatorio l’utilizzo di un dispositivo in grado di bloccare la macchina nel caso in cui al volante ci sia una persona ubriaca. A chiederlo è il Codacons a fonte dei dati, purtroppo, sempre più preoccupanti.

La guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche infatti è una delle principali cause di morte sulle strade italiane: solo nel 2016 – sottolinea in Codacons – 5.120 persone hanno perso la vita per colpa dell’alcol.

Alla luce di ciò l’associazione chiede di rendere obbligatoria una tecnologia in grado di impedire a chi ha bevuto di guidare. Si chiama “alcol interlock”, ed è un dispositivo che sottopone il guidatore ad un alcol test: se dovesse risultare positivo il sistema  impedisce alla vettura di mettersi in moto.

Codacons: in Estonia già funziona

L’utilizzo di tali dispositivi, già testati in Estonia, ha dimostrato una significativa diminuzione del numero di decessi su strada (dove gli incidenti dovuti alla guida in stato di ebbrezza hanno registrato una diminuzione del 90%).

“Cosa si sta aspettando in Italia affinché venga previsto l’obbligatorietà dell’utilizzo di questi dispositivi? – si chiede il Codacons – la tecnologia esiste e deve essere necessariamente implementata altrimenti le persone continueranno a morire sulle strade italiane per l’uso di alcol, e lo Stato dovrà renderne conto in quanto corresponsabile. Invieremo richiesta al Ministero dei Trasporti chiedendo con urgenza che si provveda in merito.”

Troppe vittime nel Lecchese

Anche il nostro territorio è "disseminato" di croci  causate dalla guida in stato di ebbrezza. Lo sanno bene i parenti del carabiniere Emanuele Anzini, 41 anni,dell la 22enne Giada Viola Mornelli e di  Chetra Sponsiello, che di anni ne aveva anche lui solo 22, tutti morti in incidenti stradali causati proprio dall'alacol.

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Episodi clamorosi sul nostro territorio

Tanti, tantissimi  anche i casi clamorosi che, pur senza vittime, hanno destato scalpore. Segno che l'abitudine di mettersi alla guida sopo aver alzato il gomito, è putroppo una paga che ha alti costi sociali anche nel Lecchese.

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