Camion investe una dipendente: lavoratori in sciopero davanti alla Fiocchi FOTO
Esprimere vicinanza e solidarietà alla dipendente rimasta ferita martedì davanti ai cancelli dell'azienda e alla sua famiglia. Ma anche ribadire, ancora una volta, che la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità, su cui non si deve transigere. Mai. Da nessuna parte. Questi gli obiettivi della manifestazione di oggi.
Esprimere vicinanza e solidarietà alla dipendente rimasta ferita martedì davanti ai cancelli dell'azienda e alla sua famiglia. Ma anche ribadire, ancora una volta, che la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità, su cui non si deve transigere. Mai. Da nessuna parte. Sono stati questi gli obiettivi principali della manifestazione indetta unitariamente dalle sigle sindacali lecchesi questa mattina davanti alla Fiocchi Munizioni. Circa 100 le persone che si sono riunite senza clamore e senza il minimo accenno di polemica nel piazzale della nota azienda di Belledo dove martedì Gelsomina Lanzilli, 45 anni, residente a Malgrate, che si trova tutt'ora ricoverata all'ospedale Manzoni di Lecco in gravi condizioni, è stata travolta da un camion.
Sciopero davanti alla Fiocchi
I lavoratori, sostenuti dai sindacalisti, hanno incrociato le braccia per un paio di ore. Teste basse e il pensiero là, a poche centinaia di metri, in quella stanza di ospedale dove la collega lotta per la vita dopo i gravi traumi riportati con l'impatto con il camion che era in manovra. IL desiderio di starle vicino è stato anche più forte di qualsiasi polemica tanto che è stato proposto anche di devolvere alla sua famiglia il corrispettivo delle ore di sciopero
Emilio Castelli della Fim Cisl
Vero è che la domanda che è aleggiata è stata una sola: la tragedia si poteva in qualche modo evitare, cioè la lavoratrice poteva essere maggiormente tutelata.? "Da parte nostra non c'è nessun tipo di accusa" ha sottolineato Emilio Castelli della Fim Cisl "Vogliamo solo sapere cosa è andato storto".
Enrico Azzaro della Uilm di Lecco
"La nostra iniziativa di oggi è tesa ad alzare ulteriormente il livello di guardia sul tema della prevenzione e della sicurezza perchè sebbene ci sia uno sforzo comune di sindacato, imprese e lavoratori, dinnanzi alla fatalità tutti alzano le mani." ha sottolineato Enrico Azzaro della Uilm di Lecco. "Il presidio di oggi serve per ribadire, ancora una volta, che sui luoghi di lavoro non c'è mai mai sicurezza fino in fondo. Altrimenti non si piegherebbero i numeri drammatici come i 100mila infortuni in Lombardia e i 630 morti nel nostro paese".
Maurizio Oreggia, segretario generale della Fiom Cgil
"Quella di oggi è una manifestazione di solidarietà per la dipendente e per la sua famiglia" ha aggiunto Maurizio Oreggia, segretario generale della Fiom Cgil - Pensiamo che di fronte a certe situazione sia necessario fermarsi a rifletter. Noi dobbiamo tutti impegnarci per fare in modo che chi si alza la mattina per andare a lavorare torni a casa alla sera dalla propria famiglia sano e salvo. L'elemento umano nel lavoro deve essere centrale. Spiace rilevare che qualcuno pensi che quello che stiamo facendo oggi è uno show. In merito alla dinamica dell'incidente verranno effettuate tutte le valutazioni del caso. Questo non spetta a noi. Il nostro dovere è chiedere all'azienda di mettere in atto tutte quelle buone e doverose pratiche per fare in modo che eventi del genere non accadano mai più. La salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro devono essere prioritarie altrimenti vice il mercato.Vince chi pensa che le esigenze del prodotto siano superiori a quelle di chi lo produce, della donne e degli uomini che lavorano per vivere".
Mario Stojanovic