Rabbia

Ancora insulti a Giada. Il papà pubblica foto e nomi degli odiatori seriali e va in Questura

"Non mi spaventano le possibili conseguenze da parte dei genitori di questi ragazzi . Se i loro figli si permettono di insultare una ragazza solo perché è down, che ci mettano la faccia"

Ancora insulti a Giada. Il papà pubblica foto e nomi degli odiatori seriali e va in Questura
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“Questi sono 8 bulli che sabato 3 giugno 2023  si sono permessi di prendere in giro Giada, questa volta pubblico facce e nomi di questi imbecilli e domani avranno una bella sorpresa”.

Ancora insulti a Giada

Questa volta è determinato ad andare avanti Elio Canino, papà della diciassettenne ballerina calolziese con sindrome di down Giada Canino, da mesi presa di mira dai cosiddetti “leoni da tastiera” sui social per la sola “colpa” di postare sulle proprie pagine i video in cui mostra quello che più ama fare nella vita: ballare.

Come riportato su facebook da papà Elio, l’ultimo episodio risale proprio allo scorso venerdì quando, dopo aver terminato tra gli applausi il suo ultimo (in ordine di tempo) saggio di danza la ballerina ne ha postato il video. Nemmeno il tempo di pigiare il tasto “pubblica” che numerosi ragazzi, anche coetanei della ragazza, hanno iniziato a indirizzarle insulti di ogni genere.

Il papà pubblica foto e nomi degli odiatori seriali e va in Questura

Da qui lo sfogo del padre che, in men che non si dica ha letteralmente “spulciato” ogni commento, cercato ogni profilo di questi “haters” e pubblicato i loro volti: “Come potete notare le loro facce già dicono molto. - afferma Elio Canino - Questa sarà la nuova generazione. Cari bulletti dovete passare sul mio corpo, vi farò passare la voglia di insultare le persone. I vostri genitori cosa vi hanno insegnato? Mi fate pietà, siete senza cuore. Vergogna”.

Il post pubblicato da papà Elio. Noi abbiamo oscurato volti e nomi

Il bilancio (negativo) però è ben peggiore: “Ho pubblicato solo gli otto profili che hanno insultato più pesantemente Giada - aggiunge - tralasciando quello che tante altre persone hanno scritto. Adesso però è ora di dire basta e già oggi mi recherò in Questura per capire come muovermi e come poter denunciare queste persone. La battaglia è per Giada ma anche per tutti i ragazzi che come lei ogni giorno sono costretti a subire tutto questo”.

"Se i loro figli si permettono di insultare una ragazza solo perché è down, che ci mettano la faccia"

Come si suol dire in questi casi, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare: “La cosa che più mi sorprende è che la maggior parte di queste persone sono ragazze, proprio come Giada. Non mi spaventano le possibili conseguenze da parte dei genitori di questi ragazzi - chiosa Canino - Se i loro figli si permettono di insultare una ragazza solo perché è down, che ci mettano la faccia. Se è la guerra che vogliono, la avranno. Per Giada e per tutti gli altri”.

 

Luca de Cani

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