Ufficio postale chiuso: niente sportello mobile per alleviare i disagi
Richiesta negata, calolziesi costretti ad andare a Olginate o Vercurago ma i parcheggi scarseggiano...
L’uomo delle poste… ha detto no. È arrivata nella serata di ieri, martedì 29 novembre 2022, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale la comunicazione del sindaco di Calolziocorte, Marco Ghezzi in merito alla richiesta di posizionamento di un ufficio mobile per sopperire ai disagi causati dalla chiusura improvvisa per ristrutturazione dell’ufficio postale nel centro città.
Ufficio postale chiuso: niente sportello mobile per alleviare i disagi
A partire dallo scorso 25 ottobre la sede di Calolziocorte di Poste Italiane ha infatti abbassato le serrande per almeno 4 mesi per consentire lo svolgimento di alcuni interventi di ristrutturazione, come primo ufficio della Lombardia scelto nell’ambito del progetto “Polis – Casa dei Servizi di Cittadinanza Digitale”. Interventi che consentiranno lo sviluppo di attività innovative e di molti servizi della Pubblica Amministrazione per i cittadini attraverso i canali fisico digitali dell’Azienda e che si aggiungeranno, potenziandoli, a quelli già predisposti dalle singole istituzioni.
“Mi era stato dato mandato di chiedere a Poste Italiane di avere un ufficio mobile o di un servizio sostitutivo all’interno di alcuni locali comunali - spiega Ghezzi - Mi sono attivato pertanto sia telefonicamente che attraverso una lettera alla è arrivata oggi una risposta ufficiale. Dalle Poste, come prevedibile, hanno risposto che nel loro piano di intervento non è prevista questa possibilità”.
"Purtroppo non hanno voluto sentire ragioni”
Tra le motivazioni addotte da Poste Italiane vi sarebbe anche il fatto che sarebbero stati potenziati, proprio per sopperire ai disagi dei calolziesi, gli uffici limitrofi di Olginate e Vercurago: “Questi uffici - continua il borgomastro -sono carenti dal punto di vista dei parcheggi e inoltre la maggioranza dei calolziesi più anziani è impossibilitata a spostarsi nei paesi vicini. Purtroppo non hanno voluto sentire ragioni”.
Le perplessità della minoranza
Sull’argomento è intervenuta anche la consigliera di minoranza Sonia Mazzoleni che ha espresso le proprie perplessità sulla posizione assunta dal Sindaco: “È una risposta che sembra scontata a lavori iniziati. Questa richiesta andava fatta in via preventiva, poiché non è vero che questo servizio non è previsto e i comuni confinanti lo dimostrano. Dal momento in cui è stata comunicata la chiusura, il Sindaco doveva pretendere che i calolziesi non si dovessero spostare in giro per i servizi essenziali quando sul territorio abbiamo immobili che potevano essere messi a disposizione. Il sindaco, in questo caso non ha fatto la parte che gli compete”.
“La richiesta è stata fatta in contemporanea all’annuncio della chiusura - ha immediatamente chiarito Ghezzi - Di conseguenza potevo fare poco. Mi è stato comunicato tutto solo 7 giorni prima della chiusura e subito ribadito le difficoltà e i problemi che avrebbe comportato lo spostamento dei servizi ad Olginate. In questa faccenda non ho potere assoluto e non posso nemmeno incatenarmi davanti alle poste”.
Luca de Cani