Treni: Fragomeli denuncia carenze nei bus sostitutivi
Il consigliere Pd sollecita inoltre un intervento congiunto di Regione e Trenord per migliorare l’efficienza del servizio sostitutivo, riducendo i tempi di attesa e gestendo al meglio la permanenza dei passeggeri in stazioni con elevata affluenza, soprattutto in condizioni di caldo intenso.

Grave criticità nel servizio sostitutivo di Trenord dopo il blocco della ferrovia Lecco-Sondrio - Tirano. A denunciarlo è Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Partito Democratico, che con un’interrogazione ha chiesto spiegazioni all’assessore regionale ai Trasporti, Matteo Lucente, sulla gestione dell’organizzazione dei bus sostitutivi attivati per agevolare i lavori in vista delle Olimpiadi.
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Treni: Fragomeli denuncia carenze nei bus sostitutivi
Secondo Fragomeli, il primo test effettuato nel weekend ha evidenziato “una risposta del tutto inadeguata”. “L’offerta messa in campo da Regione e da Trenord è grandemente deficitaria – afferma il consigliere –. Abbiamo visto lunghissime code di turisti abbandonati sotto il sole, senza informazioni e senza un minimo di ristoro. Una situazione che penalizza il territorio e i pendolari”.
Nella sua interrogazione, Fragomeli chiede dettagli puntuali: “Qual è la capienza di ogni bus sostitutivo, suddivisa per linea e orario? Quanti bus circolano in sostituzione di ogni treno, considerando giorni feriali e festivi? Sono inoltre previsti potenziamenti della Navigazione laghi, con battelli diretti tra Lecco e Varenna, per alleggerire il traffico su gomma e il flusso di turisti?”.
Il consigliere Pd sollecita inoltre un intervento congiunto di Regione e Trenord per migliorare l’efficienza del servizio sostitutivo, riducendo i tempi di attesa e gestendo al meglio la permanenza dei passeggeri in stazioni con elevata affluenza, soprattutto in condizioni di caldo intenso.
“Non basta rispondere al minimo sindacale e con soluzioni temporanee – conclude Fragomeli –. Il servizio andava potenziato sin da subito, vista la chiusura prevista da tempo. Se non si interviene adeguatamente, il territorio lecchese rischia un danno di immagine rilevante”.
Il tema è di grande attualità, considerata l’importanza strategica della linea ferroviaria Milano-Lecco per pendolari e turismo, soprattutto in vista dell’intenso flusso previsto per le Olimpiadi in Lombardia.